Scuola dell'infanzia
Per la scuola dell'infanzia l'indagine è interessata:
ai bambini anticipatari, in che modo si attui l'inserimento e quanto essi costituiscano una criticità o piuttosto una risorsa;
alle modifiche dei materiali strutturati per le diverse attività;
alle metodologie praticate (attività di esplorazione, elaborazione di esperienze, aspetti di relazione, osservazione dell'alunno);
alle modalità di progettazione e verifica del curricolo e ai suoi contenuti (esplicitando una essenziale serie di obiettivi che richiamano i diversi campi d'esperienza).
Scuola primaria
Per la scuola primaria ci si occupa:
del numero di classi a 24, 27, 30 ore o a tempo pieno (40 ore),
se e quanto la riorganizzazione del tempo pieno sia stata una criticità o una risorsa,
che numero di docenti – esclusi quelli di religione, di inglese e di sostegno – si alternano sulla classe (più di tre? più di due nel tempo pieno?),
quante siano le classi con insegnante prevalente,
come avvenga la programmazione delle attività.
Una domanda si riferisce all'utilizzo delle ore di compresenza nel tempo pieno: evidentemente vi sono scuole che riescono a ricavare qualche ora di compresenza.
Anche qui si chiede se i bambini anticipatari siano una criticità o una risorsa e se vi sia un progetto di accoglienza.
Questioni comuni fra scuola primaria e secondaria di 1° grado
Significative le domande – identiche per la primaria e per la secondaria di primo grado - riferite alle metodologie, si chiede se siano orientate:
all'inclusione,
alla didattica personalizzata,
alla didattica per esplorazione e scoperta,
alla didattica per competenze
e quelle riferite alle forme di insegnamento:
lezione frontale,
lavoro di gruppo,
didattica laboratoriale.
Si tratta, per la verità, di scelte che possono essere estremamente disomogenee all'interno di una scuola e non sempre sufficientemente definite, sicché le relative autodichiarazioni rischiano di essere piuttosto approssimative. Ne valuteranno la significatività gli statistici.
Si chiede infine, sia per la primaria sia per la secondaria di primo grado, come venga progettato il curricolo, se
verticale,
per discipline,
per aree disciplinari,
per competenze
e con percorsi individualizzati/personalizzati per recupero e potenziamento (ma è data un'unica voce per le due cose, profondamente diverse tra loro ed entrambe di importanza cruciale).
Scuola secondaria di 1° grado
Per la secondaria di primo grado il questionario chiede:
dati sull'orario (se, ad esempio, le lezioni si svolgono su cinque gironi con rientro pomeridiano, se con unità di lezione inferiori a 60 minuti (quale utilizzo per le unità di recupero orario? Qui potenziamento e recupero sono differenziati, ma si tratta di un numero di scuole limitato).
se sia previsto un progetto di accoglienza,
se vi siano certificazioni per l'apprendimento delle lingue, per il conseguimento del patentino, ecc.,
quante classi facciano l'inglese potenziato (cinque ore settimanali invece di tre, rinunciando alla seconda lingua straniera)
se vi sia – e come sia – un progetto per l'orientamento scolastico,
quali laboratori e spazi siano presenti.
Si chiede poi – ma si pone, anche qui, il dubbio sulla significatività della risposta –
quanto la scuola “attivi un insegnamento in cui sia stata superata un'impostazione trasmissiva”,
quanto essa “indirizzi le attività di orientamento allo sviluppo di conoscenze e competenze capaci di garantire il successo formativo”.