“Less is more”
(“di meno è di più”, ossia “poco ma bene”)

 

 Negli USA si moltiplicano i richiami a ridurre gli standard

Due importanti organizzazioni degli Stati Uniti, il NRC (National Research Council, il Consiglio Nazionale della Ricerca) e il NCTM (National Council of Teachers of Mathematics , Il Consiglio Nazionale degli Insegnanti di Matematica) hanno recentemente lanciato lo slogan “ less is more ”, “di meno è di più” o “poco ma bene”: un invito a ridurre il numero degli argomenti trattati nelle varie discipline a favore dell'approfondimento dei nodi fondanti.

Il NRC, National Research Council ha sostenuto che è necessario individuare un numero limitato di argomenti fondanti per ciascuna disciplina.

Il NCTM National Council of Teachers of Mathematics (www.nctm.org/) ha presentato un rapporto sui curricoli di matematica dalla scuola dell'infanzia fino alla terza media, in cui ha tentato di definire un numero limitato ma significativo di punti focali, “focal points”, che tutti gli allievi di tutte le classi devono padroneggiare.

Questo richiamo a una grande “parsimonia” nella trattazione delle varie materie non è nuovo, tuttavia molti osservatori hanno sottolineato come sia questo il momento giusto di riproporlo.

Le pressioni esercitate dalla riforma “No Child Left Behind(“Non uno di meno ”, 2002) costringono infatti i vari Stati a rivedere i propri standard. Contemporaneamente le scienze cognitive stanno facendo luce sui processi d'apprendimento, sulla progressione con cui si costruisce la comprensione dei vari argomenti. La ricerca sulla progressione nell'apprendimento risulta particolarmente importante per la messa a punto di un insegnamento che sia strutturato in modo coerente e vada in profondità.

A questo proposito il Prof. Richard A. Duschel, della Rutgers University di New Brunswick, ha affermato:

“Come si può costruire un insegnamento valido quando si impartiscono tante nozioni fluttuanti nel nulla? L'unica cosa importante è fare in modo che i ragazzi costruiscano una solida rete cognitiva alla quale poter “agganciare” nuove conoscenze, e sviluppare un insieme logico e coerente di nozioni.

Il Rapporto del NRC riprende questo tema, dichiarando che la maggior parte dei curricoli contengono argomenti totalmente scollegati gli uni dagli altri e a cui viene data uguale priorità, mentre pochissima attenzione è prestata all'effettiva comprensione degli studenti.


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