L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IMMIGRATI IN EUROPA
REGNO UNITO (Fonte Eurydice febbraio 2008)

Nel 2004, gli immigrati nel Regno Unito sono stati 518.000. In base al censimento del 2001 la percentuale di popolazione nata fuori dal Regno Unito era pari all'8,3 % (9,3 in Inghilterra). Nel gennaio 2006, la percentuale di alunni di lingua materna diversa dall'inglese era il 12,5% nelle scuole primarie e il 9,5% nelle scuole secondarie. Le Autorità locali (Local Authorities) hanno il dovere di fornire istruzione a tempo pieno nella loro area per tutti i bambini in età di obbligo scolastico, in base ad età, abilità, attitudini e bisogni educativi. Questo dovere si applica a prescindere dallo status di immigrato dell'alunno.

La politica generalmente adottata per l'istruzione dei bambini immigrati è quella dell'integrazione fin da subito nell'istruzione ordinaria, con un supporto linguistico aggiuntivo ove necessario.

Le scuole hanno il dovere, in base alla legge, Race Relations (Amendement) Act 2000, di impedire la discriminazione razziale e di promuovere le buone relazioni fra le razze. La legge prevede un dovere specifico per le scuole di valutare l'impatto delle loro politiche sugli alunni, il personale e le famiglie appartenenti a minoranze etniche. Ogni scuola deve adottare per iscritto una politica di pari opportunità razziali e misure per valutarne e monitorarne l'efficacia.

Il Ministero dell'educazione inglese, il Department for Education and Skills (DfES, recentemente denominato Department for Children, Schools and Families, cfr. http://www.dfes.gov.uk/) ha chiesto alle scuole di essere sensibili ai bisogni delle diverse culture, razze e religioni, anche adottando una politica più tollerante sulle uniformi a scuola, per esempio permettendo alle bambine di religione musulmana di indossare un abbigliamento appropriato o ai bambini Sikh di indossare i copricapo tradizionali.

Il Governo ha prodotto una vasta gamma di materiale per dare supporto alle scuole. Tutto questo, insieme ad altre pubblicazioni e contatti, incluse informazioni sull'insegnamento dell'inglese come seconda lingua, è messo a disposizione attraverso il sito del Ministero dell'educazione nella parte dedicata alle minoranze etniche. Questi materiali contengono informazioni che vanno dal ruolo delle autorità locali ai consigli su come sostenere le singole comunità.

L'Autorità per le qualificazioni e il curriculum (Qualifications and Curriculum Authority - QCA - ) ha prodotto delle linee guida dal titolo 'Percorsi per l'apprendimento dei nuovi arrivati', il cui scopo è quello di aiutare gli insegnanti a rispondere alle esigenze dei bambini appena arrivati dall'estero. Forniscono informazioni generali sul fenomeno delle migrazioni, sui paesi di origine e sui diritti dei bambini, consigli per le scuole e gli insegnanti per favorire il successo scolastico dei bambini nuovi arrivati, studi di caso e buone pratiche. Queste linee guida sono disponibili on line all'indirizzo http://www.qca.org.uk/8476.html.

I finanziamenti che le scuole ricevono per i bambini di rifugiati o richiedenti asilo sono gli stessi previsti per altri bambini iscritti nella scuola. Un finanziamento aggiuntivo per l'apprendimento della lingua viene allocato dal governo centrale alle autorità locali sotto forma di 'Assegnazione per il rendimento scolastico delle minoranze etniche'. Lo scopo è di contribuire al successo scolastico dei gruppi appartenenti a minoranze etniche più a rischio e di andare incontro agli interessi specifici di coloro per i quali l'inglese è una seconda lingua. Questa sovvenzione è stata istituita nel 1999 con l'intenzione di aumentare la gamma delle misure che si sono sempre incentrate maggiormente sull'apprendimento della lingua. Molte altre attività possono essere finanziate con questi fondi, inclusi programmi di consulenza, personale di contatto scuola-famiglia che parli la lingua di origine della famiglia e supporto curricolare aggiuntivo.

Bambini rifugiati o richiedenti asilo, in età di obbligo scolastico, iscritti nella scuola ordinaria e i cui genitori, o loro stessi, ricevono un supporto finanziario dallo Stato hanno diritto ai pasti e al latte gratuiti, se distribuiti. Le Autorità locali (LA) hanno poteri discrezionali per la fornitura delle uniformi scolastiche per gli alunni o per offrire aiuto finanziario per i costi di acquisto delle uniformi. È la LA che decide se e in base a quali criteri fornire questi aiuti.

Alcune scuole offrono l'insegnamento nelle lingue delle comunità etniche minori, come arabo, cinese, farsi, gujerati, turco e urdu. Questo può avvenire all'interno dell'orario scolastico, durante la pausa pranzo o fuori dall'orario. La conoscenza di queste lingue può essere accreditata attraverso la qualifica GCSE (General Certificate of Secondary Education) che si ottiene normalmente a 16 anni o la GCE A-level (General Certificate of Education- Advanced Level) che si ottiene normalmente a 18 anni. Molti alunni bilingue continuano a sviluppare le loro competenze nella loro lingua madre in scuole gestite dalle comunità. Queste sono istituti di volontariato che offrono supporto aggiuntivo fuori dell'orario scolastico per alunni provenienti da minoranze etniche. A volte queste scuole ricevono dei finanziamenti dalle Autorità locali o da fondazioni di carità. Nel gennaio 2007 il Ministero dell'educazione ha annunciato l'istituzione di un centro di sviluppo nazionale per sostenere e promuovere queste scuole in Inghilterra.

I bambini appena giunti dall'estero, inclusi i bambini di richiedenti asilo o di rifugiati, con scarsa o nessuna conoscenza dell'inglese, non devono sostenere i test di ingresso ai key stages e non devono essere inclusi fra gli iscritti alla scuola quando vengono calcolati i dati per la pubblicazione dei risultati annuali a livello primario e secondario. Questo si applica ai bambini ammessi in una scuola inglese per la prima volta dopo il loro arrivo e la cui lingua madre non è l'inglese.

L'immigrazione e le politiche nazionali ad essa collegate sono responsabilità del governo del Regno Unito, esulano perciò dalle competenze attribuite alle amministrazioni di Galles e Irlanda del Nord dove, quindi, le misure adottate sono simili a quelle indicate per l'Inghilterra. Tuttavia, in Irlanda del Nord prevale la politica di offrire supporto attraverso personale esterno che opera regolarmente prelevando i bambini dalle classi, singolarmente o in piccoli gruppi. In Scozia, non sono previste misure specifiche a livello nazionale. I bambini immigrati in genere frequentano la scuola ordinaria nella loro area di residenza.

Ogni autorità educativa si preoccupa di fornire le misure necessarie per il supporto, per esempio nella forma di insegnamento specialistico dell'inglese per non madrelingua. L'orientamento scolastico e il supporto al personale sono in genere previsti per assicurare l'integrazione di questi bambini nella comunità scolastica. L'insegnamento dell'italiano sponsorizzato dal consolato italiano, è stato offerto per alcuni anni in una o due scuole primarie.

Ci sono 12 scuole del fine settimana per i bambini immigrati gestite dalla comunità cinese. Molte scuole nell'ovest della Scozia, insegnano la lingua urdu. Una scuola francese e una scuola primaria danese (entrambe in Aberdeen) offrono istruzione per i bambini del personale impiegato sulle piattaforme petrolifere nel mare del Nord. Una scuola giapponese opera il sabato a Edimburgo per i figli del personale giapponese impiegato presso le industrie di alta tecnologia della Scozia centrale.


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