Personale docente

PERSONALE DOCENTE - Sintesi del testo

CRITERI E PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEGLI ORGANICI DEI DOCENTI

Determinazione degli organici in base ai nuovi ordinamenti, assegnazione agli istituti autonomi per un uso flessibile
Adozione di nuovi criteri per la determinazione delle dotazioni organiche in relazione alla revisione degli ordinamenti scolastici. L'organico di istituto verrà assegnato alle scuole che, nell'ambito della propria autonomia, organizzeranno l'attività didattica con criteri di flessibilità;

Ridefinizione dei criteri per la formazione delle classi, con progressivo innalzamento del rapporto alunni/classe con particolare riguardo ai valori minimi e massimi necessari per la costituzione delle stesse.
Accostamento del rapporto alunni/docenti e alunni/classi ai relativi standard europei, come previsto dall'art. 64 comma 4 della legge 133/2008. 

Costituzione delle classi iniziali di ciclo sulla base del numero di iscritti, con accoglimento successivo delle scelte individuali e solo nel limite dei posti disponibili.
I dirigenti scolastici sono personalmente responsabili di tale operazione.

Innalzamento del rapporto alunni-classe dello 0,20 per l'a.s. 2009/2010 e dello 0,10 in ciascuno dei due anni scolastici successivi, rispetto ai parametri vigenti.
L'operazione terrà conto della presenza di alunni disabili.
Le finalità sono: 1) contenimento della spesa, 2) superamento della polverizzazione dei plessi, 3) eliminazione, specie nel biennio iniziale, della frammentazione degli indirizzi. Per ottimizzare l'organico si potrà promuovere l'azione modulare di gruppi di alunni della stessa o di diverse classi o di diversi anni di corsi, ai sensi dell'art. 4, comma 2 lettera d) del DPR 275/1999 marzo 1999, n. 275.

Superamento delle attività di co-docenza e contenimento delle attività in compresenza tra docenti di teoria e insegnanti tecnico-pratici di laboratorio.

Riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre di scuola di I e II grado;

Eliminazione del mantenimento della titolarità in caso di riconduzione della cattedra a 18 ore negli istituti di 2° grado

Nei corsi per l'istruzione degli adulti determinazione dell'organico secondo la serie storica degli alunni scrutinati e non di quelli iscritti

Sostegno allo sviluppo di sistemi di istruzione a distanza

Posti di sostegno: graduale applicazione del comma 413 dell'art. 2 della L. 244/2007 (finanziaria 2008)


ACCORPAMENTO DELLE CLASSI DI CONCORSO

Accorpamento delle classi di concorso con una comune matrice culturale e professionale, ai fini di una maggiore flessibilità nell'impiego dei docenti. La misura è funzionale all'essenzializzazione dei curricoli e alla revisione dei quadri orario delle discipline.

DOCENTI SPECIALISTI DI LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Messa a punto di azioni per un' intensiva formazione dei docenti che non hanno ancora il titolo per poter insegnare la lingua inglese.

DOCENTI INIDONEI PER MOTIVI DI SALUTE

Accelerazione della procedura della legge finanziaria 2008 per la costituzione di un ruolo specifico per i docenti inidonei per motivi di salute, da impiegare anche in altre Amministrazioni, onde evitare che questa voce che gravi sul bilancio dell'istruzione.

RICONVERSIONE PROFESSIONALE

Saranno attivati corsi di riconversione professionale per i docenti, facenti parte delle classi di concorso in esubero, nonché corsi relativi ad altre tipologie di docenti, ai fini dell'inserimento in classi di concorso più ampie.

RIDUZIONE DELL'UTILIZZO DEI DOCENTI IN COMPITI DIVERSI DALL'INSEGNAMENTO

Saranno rivisti gli istituti giuridici che comportano comandi, collocamenti fuori ruolo, utilizzazioni ecc.., onde ridurre allo stretto necessario la spesa rappresentata dal pagamento dei supplenti in sostituzione.

Commento ADi

 

Un'impostazione vecchia che non risolve ma aggrava i problemi.

Le modalità con cui il piano vuole razionalizzare gli organici appartengono a un'impostazione antica che non risolve ma acuisce i problemi. Infatti l'aumento, all'interno dell'attuale rigida struttura organizzativa, del numero massimo di alunni per classe (oggi 28 scuola infanzia, 25 scuola primaria e secondaria di 1° grado, 28 scuola secondaria di 2° grado) , acuirebbe una situazione già molto pesante. Occorre voltare pagina e valorizzare l'autonomia delle scuole, che il piano al contrario svilisce.

E' tempo di demolire l'ingessata impalcatura delle classi e fare avanzare modelli nuovi, molto più snodati e aperti, che ciascuna scuola possa organizzare sulla base del proprio piano didattico e dei bisogni della propria utenza.

Si chiarisce quanto segue :

•  L'organico va definito per istituto e non per classi, sulla base di un indicatore che stabilisca il rapporto fra numero complessivo di allievi frequentati e numero di insegnanti.

•  L'organizzazione degli studi deve fondarsi su gruppi articolati che superino sia in orizzontale che in verticale la rigida struttura della classe. Devono potersi costituire gruppi sulla base dei diversi bisogni (sia degli alunni più deboli che delle eccellenze), o delle diverse competenze, ad esempio per l'apprendimento della lingua straniera (in nessuna scuola di lingue i raggruppamenti avvengono per età), per attività sportive, per l'apprendimento della lingua italiana da parte di alunni stranieri, ecc…,
E ancora devono potersi costituire gruppi piccoli in fase di primo accesso ad una scuola, bilanciati da gruppi più ampi in fase avanzata degli studi (oggi avviene, con gravi danni, l'esatto contrario: prime classi numerosissime che approdano in quinta in numero ridottissimo a causa della selezione in itinere, di cui la più pesante avviene proprio al primo anno)
A tutto questo si aggiunga che solo un'organizzazione così snodata consentirà l'introduzione di discipline opzionali che oggi appare ineludibile.

•  Occorre, senza più indugi prendere atto che la rivoluzione digitale ha sconvolto negli ultimi 15 anni i modi di apprendere delle nuove generazioni, introducendo modificazioni così profonde che la scuola non può più ignorare. Sta prendendo corpo ormai in molti paesi anche una radicale revisione dell'architettura scolastica, come ben chiarisce Paolo Ferri nel suo libro La scuola digitale. Sarà proprio la rivoluzione digitale a imporre, in tempi molto più ravvicinati di quanto non si pensi, un totale ribaltamento nell'organizzazione tradizionale dell'insegnamento/apprendimento dentro e fuori la scuola.


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