Curricolo e saperi scolastici: una questione di definizioni
La teoria del curricolo si è sviluppata in Inghilterra negli anni '70 con la nuova sociologia dell'educazione.
Tale teoria si prefigge di spiegare come vengono selezionati, definiti e “preparati” i contenuti dell'insegnamento. In questo modo la cultura scolastica emerge come forma specifica di decodificazione delle conoscenze, delle competenze, dei valori e dei riferimenti (Forquin, 2008 ).
A partire dagli anni '80, si assiste a una diversificazione dei riferimenti teorici e disciplinari che determina una pluralità di percorsi di ricerca sul curricolo:
alcuni sociologi si interessano dei rapporti esistenti tra stratificazione sociale e stratificazione didattica;
esperti di didattica analizzano la trasposizione didattica dei saperi accademici in saperi scolastici;
altri esperti di didattica utilizzano la nozione di “pratica di riferimento” per comprendere come si producono le scelte curricolari a partire dai valori, dai saperi, dalle culture e dall'esperienza;
gli storici ricostruiscono la genealogia delle discipline e dei contenuti dell'insegnamento per chiarire le condizioni del loro emergere e consolidarsi;
i pedagogisti analizzano l'acquisizione dei saperi da parte dello studente attraverso l'introduzione delle competenze (Harlé, 2010; Audigier, et al., 2006; Martinand, 2003 )
Queste diversità implicano che parole tra loro vicine ( saperi, conoscenze, contenuti, discipline, programmi, materie ) vengano a volte impiegate indifferentemente, nonostante le loro intrinseche differenze ( Whitty, 2010 ).
Il più delle volte il curricolo rimanda a una visione d'insieme dell'educazione in una data società in un dato periodo storico, includendo il piano di interventi, i valori e gli obiettivi del sistema, le strategie pedagogiche e gli apprendimenti, i contenuti e le modalità di valutazione nonchè la gestione dell'ambiente scolastico (Audigier et al. , 2006; Demeuse et al. , 2006; Jonnaert & Ettayebi, 2007)
Diversi lavori, soprattutto nel campo della sociologia, illustrano molto bene la costruzione curricolare : lungi dall'essere la traduzione scolastica di saperi “neutri” preesistenti, essa è spesso il prodotto di una storia sociale marcata da rapporti di forza e da conflitti tra gruppi d'interesse (Goodson, 2008; Crahay & Forget, 2006).
Studiando le evoluzioni curricolari di diverse discipline, i ricercatori hanno messo in evidenza la presenza, nella costruzione e ridefinizione dei contenuti insegnati, di molteplici attori, sia dentro che fuori il sistema educativo.
La presa di coscienza del divario che esiste tra ciò che è ufficialmente stabilito all'interno dei programmi, ciò che viene effettivamente insegnato nelle classi e ciò che viene acquisito dagli allievi, ha portato a forgiare le nozioni di curricolo prescritto, di curricolo insegnato e di curricolo nascosto (Audigier et al. , 2006). E tuttavia l'importanza del livello per così dire locale del curricolo non deve portare a ignorare l'importanza del suo inquadramento istituzionale (Goodson, 2008).