INTRODUZIONE

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Questa relazione, come tutto il seminario parte da un assunto: i tempi di crisi possono anche diventare opportunità per profonde trasformazioni, purché si abbia la forza e la volontà di guardare lucidamente in faccia ciò che ha provocato declino e guasti, di capirne le cause e di trovare il coraggio di cambiare anche a costo di iniziali sacrifici e “amputazioni”.

Questa è la nostra filosofia. Non intendiamo assistere inerti al declino della nostra scuola, al riprodursi drammatico degli stessi errori. Sentiamo il dovere, per quanto ci compete, di denunciare il riproporsi di soluzioni dannose e di indicare strade verso il miglioramento.

La scuola deve e può diventare un luogo in cui si apprende e si insegna con soddisfazione.

E' questo il senso del titolo del seminario estivo ADI 2013, Alla ricerca della felicità ai tempi della crisi. Nuove condizioni normative, sociali e retributive degli insegnanti.

Un nuovo statuto della professione docente

Il mio compito è quello di definire alcuni punti cruciali per un nuovo statuto della docenza che la liberi

•  da uno statalismo invasivo e inefficiente;

•  da una contrattazione onnivora, che le ha tolto lo status di professione, l'ha declassata e impoverita.

Dare sepoltura ai miti estinti

La relazione esprime la convinzione che ci sarà rigenerazione dell'insegnamento solo quando si radicherà la consapevolezza della fine dei miti che hanno avvolto questo “mestiere” nel secolo scorso, e che sono oggi artatamente mantenuti in vita per preservare lo status quo. Uno status quo che in 50 anni è stato incapace di trasformare la scuola di massa in scuola di tutti, inerte di fronte all'espulsione di migliaia e migliaia di ragazzi. Uno dei più dolorosi fallimenti della democrazia, un enorme spreco di risorse umane e sociali.

La scuola diventerà scuola di tutti quando sarà contraddistinta da equità e qualità, un'impresa difficile, ma non impossibile. Per la professione docente s i tratta di sviluppare in positivo ciò che è già potenzialmente presente nel processo evolutivo in atto: la valorizzazione di ciò che unisce più che di ciò che divide, il lavoro di squadra rispetto all'individualismo, la collaborazione rispetto alla competizione, le valutazioni condivise rispetto alla discrezionalità dei giudizi, la collegiale analisi dei dati e la conseguente assunzione di comuni soluzioni rispetto al solitario, procedere.  

Da qui avrà inizio la mia relazione, dalla fine degli antichi miti, per poi dipanarsi attorno ai tre fattori che costituiscono oggi il capitale professionale, secondo la brillante impostazione di Andy Hargreaves e cioè il capitale umano, il capitale sociale, il capitale decisionale, come pilastri di un nuovo Statuto della docenza.

 


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