Che cosa è lo spaced learning

E' una tecnica didattica tutto sommato abbastanza tradizionale di trasmettere conoscenze, ma è contraddistinta da una peculiarità: la ripetizione strutturata, separata da brevi intervalli, che aiutano ad inglobare le informazioni nella memoria a lungo termine.

La base teorica: la creazione della memoria a lungo temine

Paul Kelley ha ideato questo metodo cercando di dare applicazione didattica alle teorie del neuroscienziato americano Douglas Fields del National Institute of Child Health and Development. Ci si riferisce in particolare alle scoperte riportate nel noto articolo apparso su Scientific American del 2005 ''Making Memories Stick''

Douglas Fields ha scoperto che le cellule del cervello si “accendono” e si collegano tra loro a seconda di come sono stimolate.

Stranamente se la stimolazione della cellula è continua la cellula non si “accende”.

La stimolazione deve essere separata da intervalli. Il team di Fields ha verificato che occorrono 10 minuti di interruzione fra una stimolazione e l'altra perché le cellule “si accendano ” e si determini il percorso di costruzione della memoria a lungo termine.

Paul Kelley, dopo essere entrato in contatto con Fields, si è convinto che questa scoperta potrebbe indurre cambiamenti radicali nelle metodologie di insegnamento, e ha tentato una prima trasposizione didattica di questa teoria con lo spaced learning o apprendimento intervallato.

Non ho nessuna competenza per affermare se questa trasposizione sia scientificamente fondata o se invece sia solo uno dei tanti tentativi, a volte approssimativi, che si stanno facendo di applicare le neuroscienze all'apprendimento. So però, per averlo provato, che il metodo è efficace.

Lo schema di una lezione di spaced learning

Una lezione di spaced learning è costituita da tre 'input‘ di 15-20 minuti separati da due intervalli di 10 minuti, durante i quali si fanno attività di distrazione, fisiche o manuali, che staccano totalmente dai contenuti della lezione (es., come nella figura sopra, modellare oggetti con il pongo)

Ma vediamo più in dettaglio….

1° input

Il primo input si concentra sulla presentazione da parte del docente delle informazioni ritenute essenziali. E' consigliata la presentazione delle lezioni mediante PowerPoint ma non è indispensabile.

intervallo

Attività di distrazione

2° input

Il secondo input si concentra sul richiamo degli argomenti chiave, con un'intensa interazione con gli studenti. Ciò può essere realizzato usando esempi diversi dello stesso argomento o facendo completare agli studenti il testo della presentazione a cui sono state tolte alcune informazioni chiave

intervallo

Ripresa dell'attività di distrazione

3° input

Il terzo input vede protagonisti solo gli studenti, che dovranno dimostrare la comprensione del l'argomento, applicando i dati chiave. Mentre lavorano l'insegnante si limita a stare tra loro per verificare come se la cavano.

In questo schema le cose importanti sono:

1) la successione degli input: presentare, ricordare, capire;

2) la durata della pausa di circa 10 minuti fra gli input;

3) lo svolgimento di attività di distrazione durante le pause.


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