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E LA BARCA VA … – La VII Commissione ha espresso i pareri su Licei, Tecnici e Professionali

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E LA BARCA VA… – La VII Commissione ha espresso i pareri su Licei, Tecnici e Professionali
Il 20/01/10 la VII Commissione Cultura della Camera ha approvato, con molte condizioni, i pareri sui Regolamenti dei Licei, dei Tecnici e dei Professionali. Contrari PD, IDV e UDC. A fine mese i provvedimenti dovrebbero andare in CdM per la stesura definitiva. All’interno le osservazioni della VII Commissione

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[stextbox id=”alert” image=”null”]L’iter di riforma dopo il parere della VII Commissione della Camera[/stextbox]

Il 20/01/10 la VII Commissione Cultura della Camera presieduta da Valentina Aprea ha licenziato i pareri sui tre Regolamenti del 2° ciclo: Licei, Istituti Tecnici, Istituti Professionali.

Nonostante il paziente lavoro della presidente, che ha cercato di raccogliere molte delle osservazioni espresse sia dai partiti di opposizione che dalle parti sociali, i pareri sono stati approvati dalla sola maggioranza con l’opposizione di PD, IDV e UDC.

Ora manca solo il parere della Commissione Cultura del Senato perché il Consiglio dei Ministri possa approvare definitivamente i provvedimenti.

Considerati tutti gli adempimenti di revisione dei testi, tra cui si inserisce  il 23 gennaio anche il matrimonio del ministro Gelmini, è probabile che il voto definitivo in CdM si abbia a fine mese o ai primi di febbraio. Dopodichè il tutto passerà alla firma del Capo dello Stato e al visto della Corte dei Conti.

Ma vediamo le principali condizioni e osservazioni avanzate dalla VII Commissione

[stextbox id=”alert” image=”null”]Osservazioni della VII Commissione comuni a Licei, Tecnici e Professionali[/stextbox]

  1. br0_zattera_apreaViene richiesto di fissare l’avvio della riforma a partire dal 1° anno scolastico e non dal primo e secondo anno, come attualmente previsto. Questa richiesta non coinvolge i Professionali per i quali era già previsto di avviare la riforma dal 1° anno
  2. Rafforzare l’acquisizione di saperi e competenze di indirizzo in funzione orientativa nel primo biennio, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti
  3. Prevedere, ove possibile, un coordinamento tra i percorsi di istruzione secondaria superiore e quelli in apprendistato
  4. Prevedere una fase transitoria che comporti la confluenza degli insegnamenti previsti nei nuovi indirizzi di studio  nelle vigenti classi di concorso
  5. Consentire l’utilizzo della quota dell’autonomia nei limiti dell’organico assegnato a livello regionale e definire il concetto di flessibilità in modo distinto da quello dell’autonomia
  6. Chiarire la confluenza dei percorsi sperimentali in atto nei nuovi ordinamenti

[stextbox id=”alert” image=”null”]Osservazioni della VII Commissione specifiche per i Licei[/stextbox]

  1. br0_zattera_liceiIntrodurre le scienze naturali nel primo biennio di tutti i licei e  rafforzare la matematica e la lingua straniera
  2. LICEO DELLE SCIENZE UMANE: delinearne con maggiore nettezza il profilo, inclusa la relativa opzione economico-sociale con un necessario rafforzamento dell’area giuridica ed economica
  3. LICEO SCIENTIFICO:modificare la denominazione dell’opzione scientifico-tecnologica in opzione scientifico-informatica, tenendo conto delle sperimentazioni del PNI
  4. LICEO MUSICALE E COREUTICO: a) approfondire  storia della musica e storia della danza, al fine di meglio garantire una solida preparazione culturale; b) privilegiare lo strumento della convenzione tra licei ed istituzioni dell’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica); c) superare, senza oneri aggiuntivi, il limite posto di 40 sezioni musicali e 10 sezioni coreutiche
  5. LICEO ARTISTICO: separare i sub-indirizzi al fine di preservare i passaggi tra vecchio e nuovo ordinamento e alla luce della trasformazione degli istituti d’arte in licei artistici, e riconoscere per gli istituti d’arte la possibilità di confluenza anche negli istituti professionali per l’industria e l’artigianato
  6. SEZIONI LICEALI A INDIRIZZO SPORTIVO: prevederne la disciplina.

 

[stextbox id=”alert” image=”null”]Osservazioni della VII Commissione specifiche per gli Istituti Tecnici[/stextbox]

  1. br0_zattera_tecniciLimitare a non più di due ore la riduzione dell’orario settimanale delle lezioni
  2. Potenziare la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici nei laboratori di chimica  e fisica del primo biennio, poiché senza tale potenziamento rischiano di essere gravemente compromessi gli aspetti operativi della didattica in laboratorio
  3. SETTORE TECNOLOGICO: a) aggiungere una ulteriore articolazione denominata “Viticoltura ed enologia”, b) nell’indirizzo «Chimica, materiali e biotecnologie», eliminare il riferimento alla chimica nelle articolazioni per le biotecnologie ambientali e sanitarie; c) in Costruzioni, ambiente e territorio» mettere un’articolazione denominata Geotecnica dove fare confluire gli istituti tecnici del settore minerario, richiamando anche il riferimento alle tecnologie del legno, d) esplicitare il profilo relativo al settore aeronautico
  4. SETTORE ECONOMICO: a) due articolazioni dell’indirizzo «Amministrazione, finanza e marketing», riguardanti: 1) «Relazioni internazionali per il marketing» (che raccolga la sperimentazioni Erica) 2) «Sistemi informativi aziendali» (che raccolga la sperimentazione Mercurio), dove vanno ripristinate le compresenze con gli insegnanti tecnico-pratici nei laboratori di informatica;

[stextbox id=”alert” image=”null”]Osservazioni della VII Commissione specifiche per gli Istituti professionali[/stextbox]

 

  1. br0_zattera_professionaliLimitare a non più di due ore la riduzione dell’orario settimanale delle lezioni
  2. Potenziare la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici nei laboratori di chimica   e fisica del primo biennio perché , senza tale potenziamento rischiano di essere gravemente compromessi gli aspetti operativi della didattica in laboratorio
  3. sostituire le parole «diploma di tecnico», con le parole «diploma di istruzione professionale»
  4. riconoscere agli istituti professionali di Stato la facoltà di svolgere corsi per il rilascio delle qualifiche – sino alla compiuta attuazione da parte di tutte le Regioni degli adempimenti connessi alle loro competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale
  5. SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO: a) ricondurre in questo settore l’indirizzo «Servizi di manutenzione e assistenza tecnica»; b) fare confluire  nel medesimo settore Industria e artigianato, oltreché nei licei artistici, gli istituti d’arte.
  6. SERVIZI SOCIO SANITARI: a) prevedere due articolazioni specifiche per «Ottici» e per «Odontotecnici»
  7. SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA: prevedere adeguate specificazioni relative ai diversi servizi concernenti i laboratori dei settori di: 1) enogastronomia; 2) servizi di sala e di vendita; 3) accoglienza turistica

 

 

[stextbox id=”alert” image=”null”]Alcune considerazioni conclusive[/stextbox]

 

[stextbox id=”grey” image=”null”]br0_zattera_conclusioni[/stextbox]

L’operazione più importante fatta dalla Presidente della VII Commissione è quella di prendere tempo sugli istituti professionali per evitare lo scempio dell’omologazione ai tecnici, che eliminerebbe di fatto un settore importantissimo, che invece necessita di una profonda autonoma riforma, che l’unifichi progressivamente alla formazione professionale, valorizzandone al massimo gli aspetti laboratoriali e la cultura del lavoro.

Tutti gli altri interventi operati dalla VII Commissione sono, in linea con il precedente, di cauta conservazione dell’esistente, come ad esempio il recupero di varie sperimentazioni o la limitazione nella diminuzione dell’orario settimanale nei tecnici e nei professionali, per evitare i danni che una riforma per molti aspetti improvvisata, nonostante i 60 anni di gestazione, potrebbe provocare. In altri casi si tratta di richieste di chiarimenti e specificazioni.

Ci preme infine intervenire sulla questione dell’apprendistato presente nei tre pareri, sia perché così posta appare demagogica e inapplicabile, sia perché in questi giorni, ancora una volta, su questo argomento cruciale ci si dilania in polemiche vetuste,  incapaci, sia a  destra sia a sinistra, di affrontarlo seriamente.

In Italia l’apprendistato (o formazione duale) non è mai decollato e va ricreato.

L’apprendistato si svolge a scuola e in azienda:
–         nella scuola: il nucleo delle  competenze essenziali e gli apprendimenti di indirizzo
–         in azienda: l’apprendimento pratico del mestiere.
Le aziende che accolgono gli studenti devono essere regolarmente ispezionate e rispettare determinate condizioni. Ovunque la formazione duale si conclude con  una qualifica nazionale attraverso un triplice esame su:
1) nucleo di competenze essenziali
2) apprendimenti di indirizzo tecnico-professionale
3) acquisizione della pratica professionale in azienda.
Tale certificazione dà crediti per il passaggio agli istituti tecnici o professionali o ai licei.
La legge 30/2003 ha definito un’apprezzabile impostazione dell’apprendistato, si tratta ora di darne applicazione estesa ed adeguata e soprattutto di definire gli elementi fondamentali:
–   chiarificazione su modalità e contenuti della formazione teorica
–   gli incentivi alle aziende per diventare formatrici
–   gli accordi con i rappresentanti delle aziende – un piano di realizzazione con obiettivi, finanziamenti e scadenze fisse.

 

 

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  1. Parere della VII Commissione della Camera sullo schema di Regolamento dei Licei (20-01-10)
  2. Parere della VII Commissione della Camera sullo schema di Regolamento degli Istituti Tecnici (20-01-10)
  3. Parere della VII Commissione della Camera sullo schema di Regolamento degli Istituti professionali (20-01-10)

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