EDGAR MORIN

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LA VITA

Edgar Morin è nato a Parigi nel 1921 da genitori ebrei sefarditi, nomadi d'Europa- sia il ramo materno che paterno della sua famiglia ha sostato in Italia, Spagna, Turchia, ecc. Il suo cosmopolitismo è sicuramente riferibile a questa origine ebrea e meticcia. Il suo vero nome è Nahum.

Morin è il cognome che assume durante la Resistenza, prendendolo da quello di una sua compagna, che poi sposa nel 1945. Autodidatta, in quanto interrompe gli studi universitari per impegnarsi nella Resistenza, aderisce, dopo una prima attrazione per i movimenti anarchici, pacifisti e libertari, al Partito Comunista Francese, da cui è espulso nel 1951. Sociologo al C.N.R.S. (Centre national de la recherche scientifique) di cui è tuttora direttore per la sezione scienze umane e sociali, si dedica negli anni Cinquanta a ricerche, rimaste celebri, sul divismo, i giovani e la cultura di massa. Collabora con articoli politici al “France-Observateur” e poi al “Nouvel Observateur”. Fonda, nel 1956, con altri intellettuali transfughi del P.C.F, la rivista “Arguments”, che si ispira alla rivista “Ragionamenti” di Franco Fortini, e durerà fino al l962, trattando i temi politici centrali degli anni Cinquanta e Sessanta: il congelamento della lotta di classe nei paesi del “socialismo reale”, la nuova classe burocratica, la guerra d’Algeria, il gaullismo. Nel 1967, con Roland Barthes e Georges Friedmann, fonda la rivista “Communications”, di cui è tuttora co-direttore. Un soggiorno al Salk Institut nel l969 lo mette a contatto con la teoria dei sistemi che costituirà il punto di partenza delle sue successive ricerche epistemologiche. Nel 1987 ha vinto il Premio Europeo “Charles Veillon”.  Nel 1998 è nominato Presidente del Comitato Scientifico per la riforma dei saperi nelle scuole secondarie superiori dall'allora Ministro dell'Istruzione francese Claude Allègre. Attualmente è Presidente dell'Associazione per il Pensiero Complesso con sede a Parigi e Presidente dell'Agenzia europea per la Cultura (UNESCO).

IL PENSIERO

Edgar Morin è una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea. Pensatore poliedrico, ha fatto del tema della complessità il cardine dei suoi studi, in una lunga ricerca che lo ha portato a toccare con originalità e rigore i problemi del mondo scientifico, dell'antropologia e della sociologia.

L'idea di un mondo policentrico, il destino dell'Europa, la rinascita di un nuovo umanesimo, la necessità di una riforma del pensiero attraverso un'etica della fraternizzazione. L'idea di un nuovo assetto mondiale economico collegato all'idea di solidarietà terrestre. E ancora il bisogno di una nuova scienza polidisciplinare, la riforma dell'organizzazione dei saperi e la necessità di educare gli educatori. Queste sono le questioni centrali che il grande sociologo francese pone a base della sua riflessione sul futuro del mondo e dell'umanità

OPERE RECENTI DISPONIBILI IN ITALIANO

1974, Il paradigma perduto. Bompiani, Milano

1984, Scienza con coscienza. Franco Angeli, Milano

1989, La conoscenza della conoscenza. Feltrinelli, Milano

1993, Le idee: habitat, vita organizzazione usi e costumi. Feltrinelli, Milano

1993, Introduzione al pensiero complesso. Sperling & Kupfer, Milano

1994, Terra-Patria. Raffaello Cortina Editore,Milano

1999, Educare gli educatori. EdUP, Roma

2000, La testa ben fatta. Raffaello Cortina Editore, Milano