Lodi Mario

Scrittore e pubblicista (1922 - ). Per molti anni maestro, è stato tra i fondatori del movimento di cooperazione educativa, che studiò nuove metodologie pedagogiche per l’insegnamento elementare. Importanti testimonianze del suo lavoro sono contenute in Il paese sbagliato. Diario di un’esperienza didattica (1970):

Il Paese sbagliato  rappresenta per me la conclusione di un percorso iniziato nei primi anni del dopoguerra quando, dopo la caduta del fascismo e la fine del conflitto, il problema di fondo era la ricostruzione materiale e morale dell’Italia sui nuovi valori espressi dalla Liberazione. E proprio nel 1948, l’anno in cui veniva promulgata la Costituzione, io, giovane maestro ancora fresco di studi ma inesperto sul piano didattico, venni mandato allo sbaraglio in una scuola ancora autoritaria e verticistica, con nel cuore e nella mente i valori della libertà, della democrazia e della partecipazione che dovevano essere alla base della nuova società da costruire. Era un momento storico stimolante soprattutto per noi giovani docenti, diplomati in una scuola dove esperienze dirette non si facevano. Nella mia stessa situazione psicologica erano tanti altri docenti, convinti che i nuovi valori dovevano entrare nella scuola per rinnovarla. La libertà di pensiero e di parola, la democrazia, la partecipazione alla cosa pubblica non erano cose da imparare leggendole sui libri, ma moneti da vivere dentro la scuola, ancora rigidamente trasmissiva”. (Ed. 1995, Pagg. IX-X).