Hegel
Georg
Wilhelm Friedrich |
Il
più grande filosofo tedesco (Stoccarda, 1770- Berlino 1831). Precettore,
poi insegnante di filosofia e preside del Liceo (Aegidiengymasium) di
Norimberga (1808-1816). Ha lasciato importanti discorsi (anche sul
significato etico dell’educazione) rivolti ai genitori in occasione
della consegna dei premi alla fine dell’anno scolastico (La
scuola, 1993): “…
i voti non debbono essere resi pubblici e sia espressamente dichiarato, se
se ne dà lettura agli alunni, che quei voti sono da considerare giudizi
liberamente emessi su di loro dai loro insegnanti, ma che non spetta a
quei giudizi esercitare la minima
influenza immediata sul cammino ulteriore della vita e sulla posizione
futura nel seno dell’organizzazione pubblica. Infatti, come il
lavoro della scuola è un esercizio preliminare e una preparazione, così
il giudizio che essa pronuncia è un pregiudizio; per importante che sia
tale presunzione, non ancora qualcosa di definitivo”(pag. 17). Del
suo altissimo magistero ci rimangono alcune testimonianze degli allievi: Non
posso ricordarmi di nessun caso in cui l’impudenza o l’insolenza
abbiano cercato di farsi valere contro di lui… Ma non perché era
ritenuto severo o solo raramente sorrideva e ancor più raramente lodava o
perché talvolta riprendeva le sgarberie e le mancanze dei giovani con un
rimprovero adatto, sempre breve tuttavia e che colpiva nel segno, e
soltanto con alcune opportune parole; no, non per questo, ma piuttosto
perché sembrava assolutamente un uomo nel significato più alto del
termine, un dotto, un pensatore profondo, un carattere compiuto… In
questo modo esercitava un influsso sereno ma potente su tutti quelli che
avevano la fortuna di essere suoi scolari”. (pag.136) |