Cosa succede in Europa sulla valutazione delle scuole?


Nel frattempo esce un Bollettino di informazione italiana dell'Unità italiana di Eurydice (Indire) dedicato ai “Sistemi di valutazione dell'istruzione in Europa”, che ci consente di gettare uno sguardo su quello che avviene nei diversi paesi europei a proposito dei punti cruciali che sono in discussione oggi nel nostro paese.

Il tutto con beneficio di inventario, perché si tratta di autodichiarazioni delle Agenzie dei diversi paesi; in Italia come in Croazia ci sarebbe solo l'autovalutazione interna delle scuole (pg.2), più avanti nel testo fra le componenti del sistema educativo italiano sottoposte a valutazione ci sarebbe “soprattutto la scuola” (Fig 1 pg 4), mentre più oltre, più correttamente, (Fig 2 pg 6) l'Italia rientra fra i pochi paesi che non hanno valutazione esterna delle scuole. Evidentemente la reale situazione in cui ci troviamo non viene considerata come chiaramente dichiarabile al mondo.

In sintesi, gli elementi fondamentali che si deducono dalla utile pubblicazione sono i seguenti. La va l utazione dell e scuole e degli insegnanti è sempre più centrale.

La maggior parte dei paesi adotta un processo di valutazione della scuola, che può essere interno e/o esterno, e che, in molti casi, include anche la valutazione dei singoli insegnanti.

In un discreto numero di paesi, le scuole vengono valutate dall'esterno, generalmente da un ispettorato, e internamente da personale della scuola e, talvolta, da altri membri della comunità scolastica. La valutazione esterna delle scuole – che vede una gamma molto differenziata di soggetti attuatori -prende in esame molteplici componenti, come la didattica e/o tutti gli aspetti della gestione scolastica.

La valutazione esterna della scuole viene effettuata in metà dei paesi con criteri standardizzati a livello nazionale, secondo una tendenza iniziata negli anni Novanta. Là dove questa tendenza non si è ancora affermata, i valutatori attingono gli indicatori dalle norme e dai programmi; a volte sono gli enti locali a vario livello a definire i criteri, ma si registra una crescente tendenza alla centralizzazione.

Sempre più paesi pubblicano regolarmente su siti i risultati della valutazione esterna delle scuole. Decollata in Gran Bretagna, questa tendenza è andata via via espandendosi nei due decenni successivi, con particolare accelerazione nei paesi dell'Europa Centrale. Là dove ciò non avviene, viene comunque garantita ai genitori la possibilità di accedere ai rapporti dei valutatori.

Nella maggior parte dei paesi in cui viene effettuata la valutazione esterna delle scuole, i valutatori tengono conto dei dati relativi al rendimento degli studenti per esprimere il proprio giudizio sulla qualità della scuola. Questa tendenza si sta allargando, ad esempio all'Austria dall'anno scolastico in corso.

I dati sul rendimento presi in considerazione più comunemente sono i risultati ottenuti dagli studenti negli esami stabiliti a livello centrale e nelle valutazioni nazionali standardizzate.

Gli ispettori o gli altri valutatori esterni sono, in genere, liberi di interpretare i dati senza fare riferimento a parametri definiti a livello centrale; a partire dalla Gran Bretagna, tuttavia, si sta ampliando il numero di paesi che tendono a prendere provvedimenti diversi (sanzioni o sostegno) nel caso di situazioni inferiori ad un livello minimo stabilito.

Pubblicare i risultati aggregati per scuola ottenuti dagli studenti nelle prove nazionali è considerato un modo per responsabilizzare la scuola e per aumentare la competizione tra scuole. In questo ambito i paesi europei hanno adottato politiche varie e, talvolta, anche contrapposte, che vanno dalla regolare pubblicazione, al divieto ufficiale di stilare classifiche delle scuole sulla base dei risultati delle prove nazionali.

In un terzo dei paesi il governo centrale stabilisce che i risultati ottenuti dalle scuole nelle prove nazionali siano resi pubblici o obbligando le scuole ad includere, nei documenti distribuiti a tutti i genitori, anche i risultati aggregati relativi alle prove nazionali oppure a pubblicarli sul sito.

In altri casi vengono pubblicati direttamente i risultati delle singole scuole. Le modalità sono diverse: dati non elaborati, oppure elaborati con indicatori ponderati basati sulle caratteristiche della popolazione scolastica, dati relativi al valore aggiunto delle scuole. In Inghilterra vengono pubblicati sia i dati grezzi che quelli di Valore Aggiunto.

Esiste poi il caso dei paesi come l'Italia (insieme a Lussemburgo, Liechtenstein e Polonia)in cui le scuole sono libere di pubblicare o meno i loro dati

La grande maggioranza dei paesi utilizza gli esiti delle valutazioni degli studenti e delle valutazioni esterne delle scuole per il monitoraggio dei propri sistemi educativi.


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