Perché una consultazione sulle scuole?
Gli Stati membri sono responsabili dell'organizzazione e del contenuto nell'ambito dei sistemi di istruzione e formazione. Il ruolo dell'Unione europea è quello di sostenerli.
La Commissione europea opera in stretta collaborazione con gli Stati membri per aiutarli ad elaborare e ammodernare le loro politiche di istruzione e formazione. L'istituzione opera in due modi:
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il programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010" , parte della strategia di Lisbona riveduta, agevola lo scambio di informazioni, dati e prassi ottimali attraverso l'apprendimento reciproco e la revisione fra pari. |
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Attraverso il nuovo programma di apprendimento permanente (nota 1) la Commissione investirà quasi 7 miliardi di euro in sette anni in progetti volti a fornire nuove possibilità di istruzione a migliaia di alunni, studenti ed insegnanti. |
L'importanza dell'istruzione e della formazione all'interno della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione (nota 2) è stata riconosciuta da tempo. Il Consiglio europeo ha sottolineato ripetutamente il ruolo dell'istruzione e della formazione per la competitività a lungo termine dell'Unione europea nonché per la coesione sociale. Varie relazioni congiunte sull'occupazione hanno sottolineato tematiche connesse all'istruzione; nella relazione più recente, per il 2006/2007 (nota 3), si chiedono maggiori investimenti nelle risorse umane attraverso un'istruzione migliore e conoscenze migliori e si riconosce la crescente importanza dell'apprendimento permanente nei programmi nazionali di riforma. Vengono inoltre sottolineati problemi specifici quali il persistere dell'abbandono scolastico precoce e si afferma che troppo spesso i sistemi d'istruzione aggravano le disparità esistenti e che le riforme dovrebbero essere più complete, basate su una programmazione politica a lungo termine e su una cultura della valutazione.
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Le sfide che si presentano ai sistemi di istruzione possono essere riassunte nei termini della comunicazione della Commissione del 2006 sulla promozione dell 'efficienza e dell' equità nei sistemi d'insegnamento. |
È opportuno garantire che i sistemi siano allo stesso tempo efficienti nel produrre livelli di eccellenza elevati ed equi nell' elevare il livello generale delle conoscenze.
In tale ambito alcune delle sfide più importanti e più significative per il benessere degli individui e per il bene della società si riferiscono alla qualità dell'istruzione e della formazione iniziali , a partire dall' istruzione precoce e prescolastica.
Le tematiche relative alle scuole tendono quindi ad occupare un posto centrale nei dibattiti politici nazionali riguardanti l'insegnamento. La scuola (nota 4) è il posto in cui la maggior parte degli europei trascorre almeno nove o dieci anni della vita (nota 5). A scuola essi acquisiscono le conoscenze, le capacità e le competenze di base e molte delle regole , degli atteggiament i e dei valori fondamentali che li sostengono per tutta la vita. Completando il ruolo cruciale dei genitori, la scuola può aiutare a sviluppare le proprie qualità e a sfruttare il proprio potenziale per la crescita (a livello emotivo ed intellettivo) ed il benessere personali. Per preparare le persone alla vita nel mondo moderno, la scuola le deve mettere sul cammino dell'apprendimento permanente . Una buona istruzione scolastica pone anche le basi per una società democratica e aperta formando le persone all'essere cittadini, solidali e a partecipare alla democrazia.
Tuttavia, finora le iniziative e le riflessioni dell'Unione europea a sostegno della strategia di Lisbona si sono concentrate su altri aspetti dei sistemi di istruzione e formazione, ad esempio la formazione professionale e, più recentemente, l'istruzione superiore. La scuola, benché fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi comuni del programma di lavoro Istruzione e formazione 2010 , finora non è stata oggetto di iniziative globali.
Sebbene vi siano molti esempi di scuole valide in tutta l"Europa, vi sono però anche segnali della necessità di intervenire maggiormente per:
migliorare l'alfabetizzazione dei quindicenni,
ridurre il numero degli abbandoni precoci,
e migliorare il tasso di completamento degli studi secondari superiori,
tematiche che costituiscono indicatori fondamentali nella strategia di Lisbona dell'Unione per la crescita e l'occupazione.
Attualmente:
• un quinto degli allievi di età inferiore a 15 anni raggiunge solo il livello più basso nella capacità di leggere;
• circa il 15% degli studenti di età compresa tra 18 e 24 anni lascia la scuola prematuramente;
• solo il 77% dei ventiduenni ha portato a termine la propria istruzione secondaria superiore (nota 6);
La questione delle capacità è fondamentale. Circa un terzo della forza lavoro europea possiede un basso livello di formazione ma, secondo talune stime, entro il 2010 il 50% dei nuovi posti di lavoro richiederà persone altamente qualificate e solo il 15% sarà destinato a persone con una formazione scolastica di base. Va osservato che per la scuola è difficile suscitare l'interesse dei giovani alle tematiche cruciali in ambito scientifico e matematico, che sono di estrema importanza per la competitività dell'Europa. Le ragazze hanno risultati peggiori rispetto ai ragazzi nelle materie matematiche e scientifiche e vi sono altre disparità di genere significative. I ragazzi stanno ottenendo risultati sempre inferiori rispetto alle ragazze in lettura; inoltre essi lasciano la scuola prematuramente più spesso rispetto alle ragazze.
Esistono anche le prove del fatto che programmi prescolastici di qualità elevata, concentrati sull'apprendimento, ma anche sulle competenze personali e sociali, hanno vantaggi a lungo termine per i risultati e la socializzazione a scuola e nella vita, soprattutto per i più svantaggiati, in particolare se sono seguiti con interventi quali sostegno all'apprendimento della lingua e adeguamento sociale (nota 7). L'offerta in termini di apprendimento ed insegnamento prescolastici varia però notevolmente a seconda dello Stato membro.
Inoltre, sebbene nessun sistema scolastico fornisca la stessa qualità d'istruzione a tutti, la gamma di disparità tra gli studenti varia ampiamente da paese a paese (nota 8), suggerendo che vi sia ancora la possibilità di operare miglioramenti in tale ambito.
Considerata tale situazione i servizi della Commissione hanno deciso di avviare la presente consultazione.
Gli intervistati sono invitati a:
1 ) identificare le iniziative necessarie nel rispettivo contesto nazionale a garantire che le scuole forniscano la qualità d'istruzione richiesta nel 21° secolo e
2) identificare gli aspetti dell'istruzione scolastica per i quali la cooperazione a livello dell'Unione europea potrebbe contribuire a sostenere gli Stati membri nell'ammodernamento dei loro sistemi (nota 9).
A tal fine la Commissione invita gli intervistati a riferirsi alle tematiche e alle questioni sollevate nella parte 2, che riflette entrambi i temi, già oggetto di dibattiti a livello dell'UE e sempre più al centro dei dibattiti a livello nazionale.
Nell'ambito dell'attività di sostegno agli Stati membri, i servizi della Commissione faranno ricorso a tali informazioni e ad altre fonti (nota 10) per identificare i settori in cui gli scambi di esperienze e l'azione comune sono più vantaggiosi in vista dell'attività futura nel quadro del programma di lavoro Istruzione e formazione 2010.
I risultati della consultazione saranno discussi anche nell'ambito di una conferenza che sarà organizzata dalla presidenza portoghese dell'Unione nel novembre 2007.
