Introduzione

di Angela Martini


L'avvento al governo in Spagna dei socialisti nella primavera del 2004 ha avuto, fra altre conseguenze, il rinvio dell'applicazione della legge di riforma della scuola (LOCE, Ley Organica de Calidad de la Educación), già approvata dal precedente governo Aznar nel dicembre 2002.

Per onorare l'impegno assunto con le forze sociali e politiche che sostengono il nuovo governo, il 27 settembre 2004 il Ministero dell'Educazione spagnolo ha presentato un documento di proposte (Propuestas para el debate). Fin dall'intitolazione, Un'Educazione di Qualità per tutti e fra tutti” (Una educación de calidad para todos y entra todos ), si vuole ribadire l'obiettivo di un'istruzione di qualità per ciascuno senza esclusione alcuna e l'esigenza di un impegno comune di tutte le componenti sociali per raggiungerlo. Nella presentazione il Ministero sottolinea come le proposte nascano in primo luogo dalla concezione dell'istruzione come diritto universale e come servizio pubblico.

Scopo del documento è aprire un dibattito nazionale per giungere ad un progetto di legge di revisione della LOCE 2002, da sottoporre al Parlamento.

Si sottolinea che l'approvazione della nuova legge richiederebbe tempo, ma che, contemporaneamente, alcune situazioni esigono misure urgenti, quindi, per contemperare queste due esigenze, Il documento di proposta ha ipotizzato i seguenti tempi:

Nel dicembre 2004, però, il Governo ha deciso che il dibattito sulla riforma sarà prolungato di tre mesi, fino all'inizio di Marzo 2005.

Le proposte si articolano in 14 capitoli, raggruppati in 7 blocchi:

Il primo blocco

sviluppa alcune riflessioni di carattere generale sul modo di intendere la qualità dell'istruzione e il principio di eguaglianza delle opportunità, sull'esigenza di coordinare gli sforzi della società, delle famiglie, degli alunni e degli insegnanti per far sì che l'esercizio del diritto all'istruzione si traduca in un vantaggio per tutti; viene inoltre sottolineato l'inserimento degli obiettivi del sistema d'istruzione spagnolo nel quadro e nella direzione indicate dall'Unione Europea per il 2010.

Il secondo blocco

delinea le proposte per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria

Il terzo blocco

è dedicato all' istruzione secondaria obbligatoria .

Il quarto blocco

sottolinea l'importanza, per una piena integrazione europea, dell'apprendimento precoce delle lingue straniere e della padronanza delle TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione). Esso affronta inoltre le questioni dell' istruzione secondaria post-obbligatoria , delle modalità di accesso all'Università e della formazione professionale .

Il quinto blocco

affronta le problematiche dell' educazione ai valori e alla cittadinanza e dell' insegnamento religioso nelle scuole.

Il sesto blocco

è dedicato al corpo docente, riconosciuto come fattore centrale per la qualità dell'istruzione.

Il settimo blocco

infine, affronta le questioni del governo delle scuole autonome , della conciliazione fra diritto alla scelta della scuola ed esigenze derivanti dalla concezione dell'istruzione come servizio pubblico, della valutazione degli istituti e del sistema educativo nel suo complesso.

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