I punti forti

 

In alcuni corsi di laurea, buona parte degli studenti frequenta parallelamente all'esercizio di una professione pertinente. Caso tipico, l'impiegato di commercio (diploma secondario) che ha fatto l'apprendistato in una banca, conseguendo la maturità professionale, frequenta la SUPSI a tempo parziale (offriamo per questo anche corsi serali e al sabato), continuando a lavorare nella banca (che gli lascia uno o due giorni liberi alla settimana per studiare), e consegue così la laurea in economia aziendale SUP dopo almeno quattro anni (tre anni se frequentasse a tempo pieno), diventando così quadro presso la banca (p.e. consulente d'investimenti); se bravo, la banca gli permetterà in seguito di frequentare un Master (p.e. un MBA), magari all'estero, e diventare dirigente. L'attuale numero uno della UBS, la maggiore banca svizzera, ha fatto una carriera di questo tipo. Oppure l'elettricista, che continua a lavorare nell'azienda dove ha fatto l'apprendistato e intanto studia ingegneria elettronica alla SUPSI. Oppure il disegnatore che studia ingegneria civile mentre già lavoro in uno studio di progettazione e direzione lavori.

Si tratta della modalità di formazione più efficace, più del tempo pieno, perché permette gradualmente allo studente di applicare sul posto di lavoro quanto impara , rispettivamente di portare in classe esperienze e problemi del lavoro. Il massimo di efficacia didattica si ha quando in una classe si hanno studenti che lavorano in aziende di tipo diverso (p.e. nei corsi di laurea in lavoro sociale, studenti che già operano in istituti per anziani, per adolescenti, servizi tutori, carceri ecc.: ciascuno portando in classe un'esperienza diversa a profitto degli altri).

Se a questa integrazione col mondo del lavoro si aggiunge quella con le aziende (per insegnanti e ricercatori) tramite i progetti di ricerca applicata, e si aggiunge il costante impegno sul fronte della formazione continua per i professionisti, si capisce la forza delle SUP come “integrate col mondo del lavoro”.

Nei corsi di laurea si applica un numero controllato delle ammissioni, tenendo conto del mercato del lavoro. La quasi totalità dei laureati SUP, se già non aveva un lavoro durante lo studio, lo trova entro breve termine.

Modello F sta per “femminile" ma anche "flessibilità”: la stessa utilizzata verso gli studenti che lavorano, viene applicata a chi ha oneri di famiglia, e deve quindi diluire lo studio su più anni.


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