CHE COSA SI VALUTA

Gli standard

•  In Italia non ci sono standard, non esiste cioè una formulazione di cosa devono sapere e saper fare gli insegnanti, né per la valutazione a conclusione della formazione (per esempio a conclusione delle SSIS), né per il reclutamento iniziale, né per l'anno di prova, né per lo sviluppo di carriera. Ora, non si può valutare se non si definiscono standard, ossia parametri di riferimento rispetto ai quali misurare la professionalità.

•  Ci sono standard negli altri paesi. In USA i più noti quelli formulati nel lontano 1989 dal NBPTS, che rappresentò una delle risposte che l'America diede al Rapporto A Nation at Risk (1983), che mise a nudo l'allarmante situazione dell'istruzione negli Stati Uniti. L' ADi ha preso a modello quegli standard quando nel 2000 formulò un'ipotesi di standard per l'Italia

•  I più recenti sono gli standard dei docenti inglesi (2007), che l'ADi ha tradotto e messo a disposizione di tutti sul proprio sito.

COME SI VALUTA

Alla luce di quanto avviene negli altri Paesi si possono indicare tre modalità di valutazione dei docenti, che potrebbero essere riferite anche ad altre professioni:

L'e-Portfolio

Il portfolio- una raccolta documentale che testimonia il percorso svolto e le competenze acquisite- è da tempo uno strumento di valutazione professionale. Il portfolio si costruisce con riferimento a standard (conoscenze, abilità e competenze). Una delle prime utilizzazioni del portfolio per la valutazione dei docenti è stata operata dal citato NBTS per selezionare gli insegnanti efficaci. E' stato poi utilizzato in Inghilterra per il concorsone del 2000, ed è ora sempre più diffuso anche per altre professione, come quella medica e paramedica.

Dal portfolio cartaceo si è da vari anni passati all'e-portfolio.

Diffuso negli USA e in Canada, è ancora poco usato in Europa, ad eccezione dei Paesi nordici: Finlandia, Svezia, Norvegia, Olanda e anche UK.

L'European Institute for E-Learning (EifEL) ha lanciato la campagna "ePortfolio per tutti" entro il 2010, collegata a quadri di riferimento trasparenti dei titoli di studio e delle competenze acquisite.

In attesa del 2010, il portfolio, anche nella forma tradizionale, si propone come un interessante strumento di valutazione.


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