PRESENTAZIONE


Il titolo, Il tallone di Achille

Students dance in the arena, at New Milford High School, during the broadcast of Cool Schools, on Friday, Dec.11,2009. Photo: Michael Duffy / The News-Times

Il titolo scelto per il seminario internazionale dell'ADi 2013, Il tallone di Achille, è un'efficace metafora per indicare i punti più “vulnerabili” dell'istruzione in Italia

  1. Decentralizzazione e autonomia scolastica,
  2. istruzione e formazione tecnica e professionale,
  3. professione docente.

Questi tre temi saranno sviluppati nella mattina e nel pomeriggio di venerdì 1 marzo e nella mattina di sabato 2 marzo 2013, subito dopo le elezioni politiche così da tracciare un'agenda per il prossimo governo.

Il fallimento della scuola di massa è questione universale...

Il fallimento dell'istruzione, inteso come fallimento dell'apprendimento di tutti, non è peculiarità italiana.

La scuola in tutto il mondo si trova, suo malgrado, nel mezzo di una complessa fase di transizione, che ha le caratteristiche di una vera e propria mutazione, il cui esito non è scontato.

La massificazione dell'istruzione non ha prodotto un nuovo modello culturale di scolarizzazione, ha semplicemente invaso l'antico "tempio" destabilizzandolo: i diplomi hanno perso valore, l'autorità degli insegnanti è in costante declino, la motivazione degli alunni si fa sempre più evanescente mentre sempre più forte si manifesta la contrapposizione fra cultura giovanile e cultura scolastica.

Le tecnologie digitali, per parte loro, stanno modificando nel profondo, e hanno già modificato, i modi di apprendere dei new millenium learners, infliggendo nuovi colpi all'antico modello.

La pedagogia, che aveva alimentato le utopie progressiste degli anni Sessanta/Settanta, è ora inerte e si limita a diffondere retoriche, buone intenzioni e pratiche difensive.

Ormai solo un pool di diverse discipline - economia, sociologia, statistica, psicologia, competenze disciplinaristiche e digitali - potrebbe cercare di affrontare la "questione istruzione".

E così è per la ricerca educativa, che, se rinnovata nel senso indicato, potrebbe giocare un ruolo centrale nell'analisi e nelle soluzioni dei problemi aperti.

... ma in Italia il fallimento è reso più acuto dall'"inesorabile tragedia della perseveranza storica" (S. Cassese)

Se la situazione descritta pervade il globo, i comportamenti politici che si manifestano nei vari Paesi sono molto differenziati.

Nella comparazione internazionale la situazione italiana risulta aggravata da ciò che Sabino Cassese ha efficacemente descritto come "atavismo", vale a dire come "l'inesorabile tragedia della perseveranza storica".

Di tali "perseveranti" difficoltà strutturali non è difficile fare l' elenco, noi ci limiteremo a tre:

•  decentralizzazione e autonomia scolastica, tanto auspicate quanto ostacolate dalle corporazioni riunite (sindacali e ministeriali, con la condiscendenza delle Regioni);

•  la mancata valorizzazione dell'istruzione tecnica e professionale, con la persistente emarginazione della formazione professionale e dell'apprendistato e con la difficoltà di decollo dell'Istruzione Tecnica Superiore;

•  la mancata ridefinizione dell'identità professionale degli insegnanti, con l'assenza di una formazione iniziale e continua degne di questo nome, con l'ostinato monopolio impiegatizio dell'anzianità, con la mancanza di valutazione e di articolazione professionale, con la miseria degli stipendi, con un precariato "strutturale" vergognosamente lungo, ecc..

Le tre sessioni del seminario

I tre temi sopra ricordati costituiranno le tre sessioni del seminario che si svilupperanno nella mattina e nel pomeriggio di venerdì 1 marzo e nella mattina di sabato 2 marzo 2013.

Ciascuna sessione avrà la seguente impostazione:

•  Un'analisi puntuale dei punti critici relativi al tema oggetto della sessione, svolta attraverso un'incisiva sintetica narrazione a più voci.

•  Un'illustrazione di situazioni straniere di successo, relative al tema in questione, affidata ad una o più relazioni di qualificati esperti italiani e stranieri.

•  Proposte innovative, illustrate a più voci, per traghettare oltre il guado le difficili situazioni italiane, analizzate in apertura di ciascuna sessione.

Prima sessione: venerdì 1 marzo mattina

Statalismo malattia dell'istruzione in Italia

La prima sessione, coordinata da Rosario Drago, uno dei maggiori esperti di politiche scolastiche italiane, affronterà i temi della decentralizzazione, con la mancata applicazione del Titolo V della Costituzione, e dell'autonomia scolastica con l'attuazione solo apparente della legge 59/97 e del Regolamento 275/1999.

La prima relazione sarà una narrazione a più voci in cui docenti e dirigenti, in 30 minuti complessivi, metteranno in evidenza, con brevi incisivi flash, i danni di questo persistente immobilismo.

La seconda relazione, tenuta da Roel J. Bosker, professore ordinario al Dipartimento di Scienze dell'Educazione, all' Università di Groningen, Olanda, un profondo conoscitore di questi temi, illustrerà, con stile avvincente, le caratteristiche di successo delle scuole in regime di decentralizzazione ed autonomia.

Il terzo intervento è di nuovo affidato a più voci che delineeranno le possibili proposte per uscire dal guado.


Seconda sessione: venerdì 1 marzo pomeriggio

Istruzione tecnica e professionale: un figlio non voluto

La seconda sessione, coordinata da Norberto Bottani, noto analista di politiche educative, affronterà i temi spinosi dell' istruzione tecnica e professionale, dell'IeFP, dell'apprendistato e degli ITS.

La prima relazione, a più voci, metterà in evidenza le contraddizioni esistenti e la persistente mancata valorizzazione di questo canale dell'istruzione in Italia.

La seconda relazione, tenuta da Caecilia Baumgartner, direttrice per l'Apprendistato nella Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, tratterà del modello dell'istruzione e formazione professionale e dell'apprendistato a Bolzano

La terza relazione, tenuta dalla polacca Malgorzata Kuczera, analista OCSE esperta di questo specifico settore, esporrà, da un osservatorio privilegiato, i modelli più efficaci di istruzione e formazione tecnica e professionale.

La quarta relazione a più voci traccerà le possibili proposte per rilanciare questo fondamentale settore dell'istruzione in Italia.


Terza sessione: sabato 2 marzo mattino

Insegnanti in cerca di identità

La terza e ultima sessione, coordinata da Alessandra Cenerini, presidente nazionale dell'ADi, tratterà un tema fondamentale e ineludibile, la professione docente.

La prima relazione a più voci metterà in evidenza tutti nodi irrisolti, aggravatisi in questi ultimi anni, della condizione degli insegnanti in Italia.

Seguiranno due interventi di relatori stranieri.

La seconda relazione, tenuta da Andy Hargreaves, professore all'Università di Boston, uno dei più prestigiosi ed apprezzati analisti della professione docente, delineerà la costruzione del capitale professionale, che è anche il titolo del suo ultimo fortunato libro.

La terza relazione, svolta da Marcel Crahay, Ordinario di psicologia dello sviluppo e dell'apprendimento all'Università di Ginevra, apprezzato esperto di politiche educative, illustrerà i modelli più efficaci di docenza nei Paesi dell'UE.

L'ultima relazione a più voci farà puntuali proposte per dare una nuova identità e un nuovo status alla professione docente in Italia.


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