4) IL CLUSTER


Cluster letteralmente vuole dire grappolo, si tratta di un sistema di più centri, una combinazione intelligente di più spazi o nuclei raccolti come gli acini dell’uva attorno al graspo.


Scuola Petrocelli, quartiere Romanina, Roma, (Herman Hertzberger), 2010

Nella scuola Petrocelli alla  Romanina,  di Herman Hertzberger, che abbiamo descritto prima, troviamo anche la rappresentazione del quarto elemento del nuovo paradigma architettonico, il cluster.

Le dieci aule della scuola primaria e le sei della scuola secondaria sono ordinate lungo un unico asse che, come una strada, si configura in una successione di spazi comuni, luoghi informali d'incontro. Lungo questo asse "pubblico" si incontrano  la mensa comune, le corti aperte e si può accedere alla palestra. La strada diventa spazio di aggregazione, secondo le diverse modalità, adottate nel tempo per il suo utilizzo. Lo spazio della mensa, per esempio, può essere chiuso attraverso pareti mobili per rispondere alle richieste della normativa igienico-sanitaria italiana, ma rimane uno spazio multiuso per attività molteplici, quando le pareti sono aperte. La sua sezione, leggermente ribassata rispetto agli spazi di distribuzione, consente, per esempio, di potersi sedere lungo i due lati lunghi, caratterizzati da gradini rivestiti in legno.


Campus Sonnwendviertel, Vienna 2011, Architetti PPAG

Un tipico esempio di cluster è il Campus Sonnwendviertel, costruito a Vienna nel 2011 dagli Architetti PPAG.

Il Campus Sonnwendviertel comprende scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado. L’articolazione spaziale delle aule e le attività interne ed esterne attraverso tutto il campus sono un esempio evidente del cambio di paradigma dell’architettura educativa. Le aule, le aree di progetto, le sale insegnanti sono organizzate attorno a uno spazio “mercato” , a formare un cluster.
Il cluster è suddiviso in tre unità separate: la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola  secondaria di 1° grado.  In realtà c’è la tendenza a combinare la scuola dell’infanzia con la scuola primaria,  per mettere insieme gruppi di bambini di età diverse.
 Fondamentalmente l’idea è di avere spazi comuni per tutte le  varie aule.
Le aule hanno porte scorrevoli che le collegano con salette annesse per permettere ai bambini di lavorare in piccoli gruppi.

Questa scuola è davvero molto flessibile ed i suoi spazi possono essere trasformati a secondo delle esigenze di lavoro in team o individuale.

Scuola Leutschenbach Zurigo, Svizzera, Architetto Christian Kerez, (2002 – 09)

La Scuola Leutschenbach  a Zurigo, Svizzera,  dell’Architetto Christian Kerez è un altro esempio di cluster. Dal punto di vista architettonico e strutturale è una delle più interessanti costruite negli ultimi anni.

L’edificio ha una struttura di acciaio. La disposizione degli spazi interni differisce da un livello all’altro, offrendo diversi rapporti con l’esterno.

Il pian terreno è basso ed è strettamente collegato al parco esterno. Siccome l’edificio poggia solo su 6 punti base, nessun elemento strutturale oscura la relazione con il parco, tanto più che le pareti sono di vetro non trasparente ma traslucido.

Tutte le classi sono sistemate al 2°, 3° e 4° piano.
L’idea del cluster è fornita dall’ampio atrio in ciascun piano attorno a cui si raccolgono tutte le classi, un grande spazio che funge da area ricreativa e anche  per attività didattiche.
 Due ampie scalinate, opposte l’una all’altra,  portano da un atrio all’altro nei vari piani, dividendo la scuola primaria dalla secondaria di 1° grado. Al 5° piano entrambe  si riuniscono (v. foto a sinistra) nella comune hall centrale, che è il cuore comune della scuola. L’ultimo piano è infatti coronato  dalla palestra, che dà l’ impronta all’intero progetto.
Come si è potuto vedere, questa scuola mette insieme soluzioni verticali e orizzontali in maniera molto intelligente.

Infine la scuola, vista dall’esterno immersa nel parco, è veramente affascinante, quasi un blocco di vetro circondato dal verde.

“Video di un passaggio significativo”



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