I principi su cui si fonda La main à la pâte

Adesso vorrei illustrarvi i principi che sottendono questa filosofia, questa pedagogia dell'investigazione. Ve li elencherò, poi li tratteremo un po' più diffusamente uno ad uno. Essi sono:

•  L'osservazione del mondo reale. Innanzitutto,lasciatemelo dire ancora una volta, i bambini devono osservare i fenomeni del mondo reale , non devono stare davanti alla lavagna, ma guardare la realtà.
Non stiamo parlando di "buchi neri", ma di fenomeni comuni percepiti dai loro sensi, la temperatura, il freddo/ caldo ecc.., su cui si tratta di sviluppare il loro ragionamento.
I bambini si scambiano le idee, i loro risultati, ed è questo un modo di costruire conoscenze.

•  Non è un gioco, è costruzione di conoscenze. Non si tratta né di giocare, né di sperimentare per il piacere di fare un'esperienza, ma di costruire una conoscenza.

•  Organizzazione in sequenza per favorire la progressione dell'apprendimento. Per costruire conoscenze le attività devono essere organizzate in sequenza. Normalmente tre settimane sulle ombre del sole, quattro settimane sulla germinazione di un seme ecc. .

Le sequenze definiscono la progressione dell'apprendimento, l'avanzamento concettuale.
Ad esempio, alla fine della scuola materna o nel primo anno della scuola elementare, l' aria è un concetto astratto per i bambini, l'aria non la vediamo, per un bambino di sei o sette anni l' aria è tanto astratta quanto un elettrone per il cittadino medio.

Il vento invece è un concetto molto più concreto, perché direttamente collegato alla percezione sensoriale. Dunque una sequenza la si costruirà a partire dalla percezione sensoriale e questo permetterà di costruire il concetto astratto di aria.

Più tardi si potrà affermare che l'aria è materia, che l'aria è pesante, che l'aria si conserva etc. Questo significa costruzione progressiva.

•  Necessità di tempo. Ci vuole tempo per apprendere. Abbiamo stabilito due ore alla settimana, per diverso tempo. E' importante dare continuità al curricolo e mantenere la continuità anno dopo anno.

•  Il rapporto con il linguaggio: il diario degli esperimenti. Il rapporto con il linguaggio è un punto assolutamente essenziale, e la cui importanza è stata già sottolineata. Gli insegnanti sono continuamente sollecitati dalle autorità a dare priorità all' apprendimento della lingua.

L'apprendimento linguistico ha bisogno di un oggetto, e noi pensiamo, come è stato ampiamente dimostrato, che questo oggetto può essere trovato nella scienza.
La scienza ha bisogno della lingua, così come la lingua ha bisogno della scienza. Tutto questo viene costruito in maniera molto concreta a partire da un quaderno, da un diario degli esperimenti tenuto dai ragazzi.

Nel diario utilizzano le loro parole, quelle che loro stessi usano per appropriarsi di ciò di cui stanno parlando. Il diario degli esperimenti è assolutamente centrale in questo approccio pedagogico.

Se è vero che l'obiettivo principale consiste nell'acquisizione di conoscenze scientifiche e tecnico-operative, è altrettanto vero che questa acquisizione di conoscenze e competenze è sempre accompagnata da un rafforzamento dell'espressione scritta e orale. La lingua è intimamente legata all'apprendimento delle scienze.

•  Coinvolgimento delle famiglie e della comunità. E' un altro punto importante, perché a volte proprio nelle famiglie più svantaggiate vi è una quantità enorme di saperi empirici, messi in atto nella vita quotidiana per la propria sopravvivenza.

Si tratta di saperi molto forti, che non hanno però ancora acquisito lo statuto di conoscenza tecnico- scientifica. Il nesso con questi saperi familiari può essere realizzato proprio dagli insegnanti.

Ecco perché incoraggiamo molto il collegamento con le famiglie, gli scambi epistolari, in maniera che i bambini continuino a fare gli esperimenti a casa. Bisogna spiegare ai genitori il perché, dire loro se vi sono dei rischi, quali sono, fino a che punto ecc. .

•  Coaching da parte di partner scientifici. Un punto assolutamente centrale su cui tornerò è quello dell' accompagnamento da parte di partner scientifici. Il giovane dottorando, intervenuto prima, ha colto nel segno ed ha spiegato esattamente ciò che è possibile fare per accompagnare insegnanti della scuola primaria.

Naturalmente non si tratta di sostituirsi a loro, non è necessario che sia lo scienziato a tenere la lezione al posto dell'insegnante, che sarebbe fra l'altro mortificante, ma lo scienziato dovrebbe dare un supporto, un sostegno all'insegnante, affinché l'insegnante non abbia paura né della scienza né degli esperimenti.

•  Le scuole di formazione degli insegnanti. Naturalmente ci sono gli istituti di formazione per sviluppare le competenze degli insegnanti e anche molte altre risorse

•  Internet. Internet è diventata una risorsa formidabile, vi si possono trovare i moduli per la classe o le risposte ai propri dubbi e interrogativi.

Con l'ausilio delle nuove tecnologie l'insegnante può essere coinvolto in un dialogo a distanza con i colleghi, con i formatori o gli scienziati .

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