IN CONCLUSIONE
Che fare?
Che fare? Non voglio lasciarvi con l’interrogativo: „Adesso che facciamo?“ Vi darò dei compiti da svolgere.
Quando tornate in classe leggete un racconto ad alta voce e non chiedete nient’altro ai vostri alunni se non che ascoltino; dite loro che dopo 10 minuti vi interromperete se loro lo vorranno…
Passati 10 minuti i vostri alunni saranno presi dal racconto e si zittiranno l’un l’altro. Anche se uno di loro si addormenterà non svegliatelo. Questo è il primo piacere del lettore.
Non dovete chiedere nulla in cambio, perchè il libro è un dono. Continuate a leggere e aspettate finchè a un certo punto l a loro curiosità si sveglierà, non bisogna forzarla, bisogna solo avere pazienza.Infine un’informazione su un lavoro che sto facendo con il mio team.
Daniel Pennac e i diritti del lettore
Vi lascerò con alcuni consigli di Daniel Pennac. I suoi libri sono tradotti in tutte le lingue del mondo, andate a comprare i suoi libri, io non ho nulla a che fare con lui, non voglio fargli promozione, ma vale davvero la pena di leggerlo.
Qui vi riferirò di quali sono, secondo lui, i diritti del lettore: 1) il diritto di non leggere, 2) il diritto di saltare delle pagine, non è un obbligo procedere pagina per pagina, 3) il diritto di non finire un libro, delle volte si comincia e non si finisce, magari si finirà dopo, 4) il diritto di rileggere, rileggere e rileggere ancora, ai bambini piace riascoltare le stesse storie, 5) il diritto di leggere qualunque cosa, non si deve negare la lettura di un libro, i bambini devono leggere ciò che vogliono,6) il diritto di scambiare un libro per la vita reale, quando succede è bellissimo, 7) il diritto di leggere ovunque, in bagno, sull'autobus, 8) il diritto di toccare il libro, annusare le pagine, vi è mai capitato? 9) il diritto di leggere a voce alta, la voglia di leggere il libro a qualcuno a voce alta per poter condividere la meraviglia della storia, 10) e infine il diritto di starsene tranquilli, a volte volete starvene tranquilli, finito un libro per un po' volete stare lì a capire che cosa ha significato per voi, ecco quello è il diritto a stare tranquilli.
Due libri da leggere a voce alta
Ed ora vi voglio leggere una storia, come avete visto la mia relazione è fatta di storie!
1. Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry
Una storia che potreste cominciare da domani a leggere alla vostra classe, è Il piccolo principe, è molto molto famoso. Leggete la prima pagina ai vostri studenti ...video
"Una volta quando avevo sei anni, in un libro sulla foresta vergine che si intitolava “Storie della natura”, vidi un disegno stupendo. Raffigurava un serpente boa che ingoiava un animale.
“I serpenti boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla. Dopo non riescono più a muoversi e dormono per i sei mesi chi gli occorrono per digerire”.
Mi colpi molto. Fu allora che feci il mio primo disegno. Era più o meno così.
Avete visto l'immagine. Che cosa è ? Un cammello? Un cappello ....? No un elefante coperto. Ed è questo che vogliamo far nascere nel bambino: la fantasia, l'immaginazione. Come insegnanti dovete far appassionre alla lettura, dovete gettare questo seme.
- Ti fa paura? - Perché dovrei avere paura di un capello?
- Non è un cappello. È un serpente che digerisce l’elefante.2. Oh, the Places You'll Go!del Dr. Seuss
Vi cito anche il libro Oh, the Places You'll Go!dell’autore per bambini notissimo negli USA, il Dr. Seuss. Ve lo consiglio, io lo leggo ai miei studenti universitari, così come leggo loro il Piccolo Principe. Sì all'Università! Leggo una pagina nell'intervallo di cinque minuti, tra una lezione e l'altra. Io insegno biologia non insegno lingue o letteratura, ma io adoro questo libro, e spero di trasmettere ai miei studenti il mio amore per la lettura. Una citazione dal Dr. Seuss: “E ce la farete? Si ce la farete al 98,75%. Ragazzi smuoverete le montagne! “
Questa è la teoria del Caos , sono un biologa, metto sempre un po' di scienza nelle mie conferenze.
Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla, sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo.
Se fate qualcosa di piccolo, non sarà mai veramente piccolo, può essere enorme, può avere ripercussioni su larga scala. Tutto parte da un piccolissimo battito d'ali di una farfalla. Leggendo a voce alta creerete un uragano nella vostra classe, e via via oltre la vostra classe. Chissà mai che cosa succederà tra ottant’anni, e voi, con il vostro battito d' ali, potreste aver creato una comunità di innovatori che faranno la differenza, per il vostro Paese, per il Mondo.Ciascuno di noi è speciale, insieme possiamo fare la differenza
Noi siamo tutti speciali, tutti diversi, unici. Con lo studio del DNA, con l'epigenetica, si è riscontrato che persino i gemelli omozigoti sono diversi, rispondono all'ambiente in modo diverso.
Dal momento che siamo tutti unici, che abbiamo tutti qualcosa di unico da dare al resto dell'Umanità, se ci uniamo, possiamo veramente fare la differenza. Uomini e donne che si alzano e le loro idee e le loro azioni si diffondono come il vapore e il fango bollente di un vulcano. Io sono qui per sfidarvi a diventare vulcani !
C’è un’altra immagine che voglio lasciarvi: gli anelli creati da un sasso buttato nell'acqua, che si allargano e si allontanano. Se tutti buttiamo un sassolino, chissà, anche i nostri cerchi si uniranno, interagiranno, faranno una grande differenza.
Tutti i cambiamenti devono partire dal basso, nella scuola da noi insegnanti, siamo noi che facciamo la differenza. Ma non vi dovete sentire delusi se il cambiamento non arriverà in due giorni, in una settimana, in un anno. Il cambiamento richiede tempi lunghi, molto lunghi, dovete essere pazienti. Come insegnanti siamo le persone più pazienti del mondo. Allora siate pazienti e il cambiamento arriverà. Ci saranno ostacoli, sicuramente, possiamo immaginarli e prevederli, ma non devono essere gli ostacoli a frenarci. Il nostro ruolo di insegnanti è di fare da catalizzatori, dobbiamo sempre stimolare i nostri studenti ad andare avanti, siamo la loro guida, li teniamo per mano, li accompagniamo in questo viaggio che noi abbiamo compiuto prima di loro.
Ora vi chiedo di pensare a cosa farete domani. Tornati a scuola, vi chiedo di parlare, parlate durante gli intervalli, nell'ora di pranzo, fate un programma, anche un piccolo programma, ma fatelo: davvero potreste fare la differenza nella vostra classe, nella vostra scuola e oltre…..Vi lascio con questa canzone,The higher you climb. Il messaggio della canzone è che il cambiamento è un processo lungo che durerà tutta la vita. Questo dobbiamo sapere, con la fiducia che lo tramanderemo alle nuove generazioni.
Grazie