IL NOSTRO SISTEMA EDUCATIVO SI È ROTTO
Il nostro sistema educativo si è rotto! Il suo modello lineare non funziona più. La sua uniformità impedisce di dare a ciascun alunno ciò di cui ha bisogno. Non è più funzionale, come lo era un tempo, al sistema economico, che oggi è basato sulla creatività non sulla produzione. E la creatività non si sviluppa in una situazione di controllo, di ricompense estrinseche.
Dobbiamo costruire un ambiente non lineare in cui il nostro bisogno innato di apprendere non sia inibito, ma trovi un terreno fertile, un ambiente che stimoli la curiosità, che renda autonomi e inneschi la voglia di imparare per tutta la vita.
Per insegnare agli studenti ad essere creativi serve un sistema che permetta scelte autonome, possibilità di procedere per tentativi ed errori, quindi un apprendimento non lineare e tale da valorizzare la motivazione intrinseca.
Perché il sistema attuale non funziona più
Di seguito le ragioni del superamento del sistema tradizionale:1) il sistema attuale promuove l’apprendimento lineare
Trattiamo ancora gli studenti con lo stesso approccio uguale per tutti: ciascuno in classe comincia allo stesso punto e segue esattamente lo stesso percorso di apprendimento, con gli stessi identici tempi. Nella maggioranza delle classi non c’è spazio per percorsi individuali. O si segue il gregge o si rimane indietro.
Sopra è riportata l’immagine del canale di flusso stilata dallo psicologo ungherese Mihaly Csikszentmihalyi, che rispecchia il processo di apprendimento nella scuola tradizionale. Un processo tutto etero diretto, in cui se sei fortunato riesci a seguire la traiettoria lineare, a salire e raggiungere buoni risultati, ma il più delle volte non è così. L’apprendimento non è lineare, allora capita che, se studiando lo studente non riesce ad acquisire maggiori competenze, cade in uno stato di ansia, al contrario, se studiando ottiene risultati, succede che più competenze acquisisce più si sposta verso uno stato di noia, dovuto alla riduzione delle sfide.
L’apprendimento di qualsiasi essere umano segue un’altra traiettoria, che non è lineare, è un avanzare e regredire, molto complesso, come è indicato nella figura sopra.
La maggior parte degli studenti apprende meglio procedendo ai propri ritmi, magari uno sprint, poi una pausa, poi un altro sprint ecc.. E sappiamo anche che l’apprendimento si sviluppa meglio se avanza per tentativi ed errori, come nel gioco, ma nella scuola, con gli attuali sistemi di valutazione, non è possibile.
Nel gioco l’apprendimento non è lineare; si apprende per tentativi ed errori, senza paura di sbagliare, dopo un errore si riprova, e ancora e ancora finchè non si riesce: errore-apprendimento-errore- apprendimento- successo. In conclusione: anche nella scuola abbiamo bisogno di un apprendimento non lineare!
2) Nel sistema attuale domina la motivazione estrinseca
Nella scuola domina la motivazione estrinseca: i voti, i risultati dei test e altro ancora. Alcune scuole in America e in Asia sono giunte ad offrire agli studenti bravi dei buoni pizza! Molti studenti studiano solo in vista della ricompensa. Non fraintendetemi, i punteggi sono uno strumento utile per dare motivazione all’apprendimento, ma troppa motivazione estrinseca inibisce la motivazione intrinseca all'apprendimento ( come la creatività, il problem solving e la capacità di pensare sul lungo termine).
La pressione sugli studenti è poi ulteriormente aggravata dai genitori che li stressano per fare i compiti e avere risultati migliori.3) La scuola è noiosa
Agli esseri umani non piace stare seduti ore ed ore ad ascoltare lezioni o a leggere lunghissimi testi.
Si impara dalle narrazioni. Si impara facendo, si impara per tentativi ed errori.Gli studenti vogliono sentirsi parte attiva del loro apprendimento. Vogliono essere loro a controllare il loro percorso, essere loro a gestire i loro pensieri e i loro comportamenti
Sfortunatamente, però, i metodi tradizionali di insegnamento impediscono ai ragazzi di avere un ruolo attivo e di operare scelte autonome. Questo diminuisce ulteriormente la motivazione ad apprendere, motivazione che è invece insita in ogni essere umano. L’apprendimento si esaurisce in obiettivi contingenti, il voto, non ha un respiro a lungo termine, lifelong, e lentamente uccide il protagonismo dei ragazzi.