I vantaggi dell'utilizzo delle tecnologie cibernetiche nell'apprendimento

Dopo avere analizzato vantaggi e limiti dell'apprendimento attraverso il linguaggio, vediamo ora i vantaggi offerti dall'apprendimento attraverso le tecnologie digitali.

Le tecnologie digitali permettono di applicare la metodologia sperimentale

Stock Photo - boy (6-7) using  laptop in laboratory,  close-up. fotosearch  - search stock  photos, pictures,  images, and photo  clipartA scuola apprendere in un laboratorio reale è raramente possibile per ragioni tecniche ed economiche, e perché molti dei fenomeni non si possono portare nel laboratorio reale.

Invece tutto si può apprendere all'interno di un laboratorio sperimentale virtuale.

In un laboratorio sperimentale virtuale, lo studente:

•  osserva visualizzazioni/animazioni/ di ogni tipo di fenomeni

•  fa simulazioni di ogni tipo di fenomeni (fisici, sociali, astratti), e tramite esse cambia le condizioni e i fattori che hanno un'influenza su questi fenomeni, e vede quali sono le conseguenze di questi cambiamenti

Le potenzialità delle simulazioni

Non vi è dubbio che l'uso che appare più interessante e più innovativo, quello che ha le maggiori potenzialità di cambiare il modo in cui si impara a scuola, è quello basato sulle simulazioni al computer. Una simulazione riproduce nel computer non soltanto come appaiono le cose (per questo bastano le visualizzazioni e le animazioni) ma riproduce quello che sta dietro alle cose, i meccanismi e i processi che le determinano. Interagire con una simulazione non significa soltanto dare un comando al computer che cambia quello che si vede, ma significa agire sui meccanismi e sui processi e vedere i risultati delle proprie azioni. E' questo che permette di capire le cose.

Modelli simulativi o computazionali sono oggi sempre più diffusi nelle discipline scientifiche, non solo in tutte le scienze della natura ma anche nelle scienze del comportamento e delle società umane.

Ora è necessario tradurre i modelli simulativi in laboratori didattici virtuali, cioè in ambienti in cui lo studente ha la possibilità di manipolare variabili e osservare gli effetti delle sue manipolazioni, di fare previsioni, di controllarne la validità, di modificare il modello per migliorarlo, in modo tale che questo lavoro di sperimentazione fatto in prima persona dallo studente derivi da una comprensione di meccanismi, processi, fattori, relazioni tra fattori, cause, effetti che stanno alla base dei fenomeni presi in considerazione.

Senza un modello simulativo, dietro le immagini che vediamo su un computer non c'è nulla. Se apprendere significa non solo vedere, ma anche capire, spiegare, andare dentro i fenomeni per trovare cause ed effetti, meccanismi e processi, è evidente che solo le simulazioni- o soprattutto loro- permettono allo studente di apprendere veramente.

Il laboratorio virtuale indebolisce i confini disciplinari e innesca forme di transdisciplinarità

L'introduzione della metodologia sperimentale attraverso l'uso di laboratori virtuali avrebbe conseguenze anche sull'organizzazione disciplinare del sapere e sulle materie scolastiche. Per una varietà di ragioni, questo passaggio comporta un indebolimento dei confini disciplinari, tra cui la persistente separazione tra le discipline scientifiche e le discipline umanistiche.

Mentre tradizionalmente ogni disciplina ha i suoi propri strumenti di ricerca e uno specifico apparato di concetti e modelli diverso da quello delle altre discipline, il computer è uno strumento di ricerca e di conoscenza universale, cioè applicabile in egual modo a contenuti e aspetti della realtà molto diversi tra loro.

Se i sistemi educativi adotteranno le simulazioni come laboratori didattici virtuali, questo non potrà, dunque, non avere delle conseguenze anche sull'organizzazione delle materie e dei programmi scolastici e avviare forme di transdisciplinarità.

Il laboratorio virtuale aumenta la motivazione ad apprendere

 

Imparare facendo è molto più motivante che imparare ricevendo le informazioni da altri.

Il fare motiva, come affermano tanti psicologi, ma come in fondo, se ci riflettiamo, sappiamo tutti noi.

Le tecnologie digitali permettono la socializzazione dell'apprendimento

Un altro grandissimo vantaggio che proviene da internet, in particolare dallo sviluppo di web 2.0, è la socializzazione dell'apprendimento, cioè l' interazione tra gli studenti, e anche una nuova possibilità di interazione, se la si saprà sfruttare, degli studenti con gli insegnanti, i tutor e gli esperti.

Il socio-costruttivismo ha indagato in profondità i vantaggi di questa pratica.

I vantaggi in sintesi

Il carattere attivo e non verbale dell'apprendiment o e la sua socializzazione fanno sì che:

•  lo studente capisca meglio la natura dei fenomeni,

•  li ricordi meglio,

•  li colleghi meglio con quello che già sa,

•  e soprattutto sia più motivato a imparare.

A ben pensare questi sono i principi della pedagogia di Piaget: l'apprendimento deve essere attivo, deve avvenire in modo non puramente verbale, ma vedendo e facendo, e deve essere sociale, basato sull'interazione.

Un possibile riequilibrio fra apprendimento attraverso il linguaggio e attraverso gli strumenti cibernetici: 50%+50%

Oggi si tratta di usare il computer e internet nel modo giusto, in maniera tale che l'apprendimento nelle nostre scuole avvenga per il 50% attraverso il linguaggio e almeno per il restante 50% attraverso l'esperienza e l'interazione con la realtà (simulata), rispetto al rapporto 90%-10% che caratterizza oggi la scuola.

Gli insegnanti restano una componente importante ma non più l'unica.

Rimarrebbero indispensabili per il 50% di apprendimento attraverso il linguaggio. Per il restante 50% di apprendimento attraverso l'esperienza in sistemi simulati l'insegnante continuerebbe a svolgere un ruolo significativo, ma completamente diverso rispetto al tradizionale fare lezione.

L'insegnante dovrebbe assumere il compito di facilitare e indirizzare l'uso degli strumenti cibernetici e della realtà simulata nell'apprendimento, e favorire, non reprimere, l'assidua interazione che questi strumenti consentono fra pari e anche fra studenti e insegnanti.

 L'apprendimento cibernetico: un terremoto per la scuola

L'uso sistematico delle nuove tecnologie digitali scuoterebbe alla radice l'impalcatura ingessata della scuola, la sua organizzazione, in senso fisico e sociale, le competenze, il ruolo delle figure professionali, in primo luogo degli insegnanti, nonchè il quadro economico.
Non si può immaginare una scuola che mantenga edifici, aule, orari, classi, etc.. con le nuove tecnologie. C'è qualcosa che contrasta.

Il quadro che si determinerebbe sarebbe più o meno così:

•  I vincoli fisici e organizzativi (edifici, aule, orari, corsi, programmi, testi, ecc.) si allenterebbero in quanto le nuove tecnologie rendono possibile a chiunque imparare dovunque, in qualunque momento, qualunque cosa, in qualunque modo;

•  le competenze professionali cambierebbero perché molte delle funzioni di fornire contenuti, valutare progressi, di indirizzare l'apprendimento verrebbero "automatizzate" in quanto passerebbero dagli insegnanti ai sistemi tecnologici, e gli insegnanti potrebbero concentrarsi maggiormente sulla formazione sociale e del carattere dei ragazzi;

•  con Internet l'apprendimento diventerebbe più sociale: interazione tra gli studenti e interazione tra gli studenti e gli insegnanti, i tutor e gli esperti;

•  il quadro economico della scuola cambierebbe in quanto cambierebbero le competenze professionali e con esse la destinazione delle risorse. Una buona parte delle risorse destinate oggi agli stipendi degli insegnanti verrebbe dirottata sulla produzione e sviluppo dei sistemi tecnologici di apprendimento.

video di un passaggio significativo (2 min 27 sec):


indice della paginaTorna ad inizio pagina