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I
Dirigenti Scolastici inglesi si interrogano
SUL FUTURO DELLA SCUOLA
POSSIBILI
FUTURI :
QUATTRO SCENARI PER LA SCUOLA DEL 2030
(Riel
Miller, Tom Bentley, Possible Futures:
four scenarios for schooling 2030, NCLS, 2003)
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Questo
studio, commissionato dal NCSL, National College for School Leaders
( il College nazionale dei dirigenti scolastici inglesi), è stato
redatto da Riel Miller dellOCSE e Tom Bentley direttore di Demos.
Lo studio offre possibili scenari per listruzione del futuro.
Di seguito la presentazione del libro ad opera del NCLS
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Gli studi sul futuro non mirano a predire il futuro, ma servono
a meglio comprendere i processi di cambiamento e linfluenza
che questi potranno avere sul ruolo della scuola nella società.
Gli scenari avveniristici dellistruzione descritti in questa
pubblicazione mirano unicamente a provocare una discussione su
futuri possibili e non tanto a descrivere quello che avverrà.
Nellepoca
industriale, il ruolo fondamentale della scuola è stato
quello di educare alla disciplina, di impartire ai ragazzi le
abilità di base richieste dal lavoro e - cosa estremamente
importante di accudirli mentre i genitori erano al lavoro.
Gli autori identificano cinque funzioni centrali che le scuole
hanno ereditato dal periodo industriale: funzione di custodia,
insegnamento di corretti comportamenti, funzione cognitiva, funzione
di screening o selezione e funzione di socializzazione.
Il
problema che si pone ora è quello di capire se nellera
postindustriale le scuole dovranno continuare a svolgere tutte
queste funzioni, o solo alcune, e se quelle che continueranno
a svolgere saranno svolte nello stesso modo di prima.
Se
si isolano le funzioni fondamentali descritte sopra e le si considerano
una per una, è più facile immaginare quali scenari
segneranno una rottura decisiva con la scuola del passato.
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La relazione che si stabilisce tra scuola e società nella
fase di transizione è di interesse vitale per i dirigenti
scolastici. Essi hanno infatti bisogno di sapere quali aspettative
nutrirà nei confronti della scuola una società organizzata
in modo molto diverso dal passato. Che tipo di abilità
e di intelligenze saranno richieste? E ancora, si continuerà
a chiedere alle scuole di svolgere funzioni non direttamente collegate
allapprendimento?
Prima
di descrivere le funzioni che saranno attribuite alle scuole del
futuro, cè bisogno di capire meglio i cambiamenti
che la società potrà complessivamente subire. Questa
transizione sociale ed economica è più importante
di quella avvenuta con lindustrializzazione? Una domanda
questa che può essere esplorata, ma alla quale non si possono
ancora dare risposte definitive.
Lera
postindustriale sta avanzando più lentamente di quanto
non sia stato predetto 30 anni fa quando il termine fu coniato.
Questo è in parte dovuto al fatto che leconomia dei
servizi ha continuato a fondarsi sui metodi di erogazione della
fabbrica, ed è rimasta strettamente collegata alle forme
tradizionali di produzione industriale
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Non è più così. Ci stiamo muovendo da unepoca
imperniata sulla produzione di massa alla sua polarità
opposta, le creazioni uniche. In unepoca di creazioni uniche,
il consumatore diventa coproduttore nel senso che chiede merci
e servizi progettati sulle proprie specifiche esigenze.
La
transizione dalla produzione di massa alle creazioni uniche comporta
un cambiamento radicale nei rapporti con il lavoro e con i consumi.
Non cè una ragione intrinseca perché le scuole
debbano accelerare questa transizione da unepoca allaltra,
ma possono comunque giocare un ruolo guida.
Questa pubblicazione curata da Riel Miller e Tom Bentley propone
4 possibili scenari per le scuole, per i prossimi 25 anni.
- Diversificazione
nellerogazione - le scuole mantengono tutte le
loro attuali funzioni, ma perdono il monopolio dellistruzione,
emergono nuovi enti erogatori dei servizi educativi.
- La
scuola si modernizza- le scuole mantengono sia le funzioni
esistenti sia il loro monopolio. La riforma dellistruzione
ha esito positivo e le scuole diventano capaci di impartire insegnamenti
individualizzati.
- La
scuola parametro di riferimento per lapprendimento
- le scuole mantengono le loro funzioni educative, ne perdono
il monopolio a favore di altre agenzie, ma contemporaneamente
assumono la funzione di parametro di riferimento per gli altri
enti erogatori dei servizi educativi.
- La
scuola mediatrice dellapprendimento - le scuole
mantengono soltanto la funzione di screening, di selezione. Laula
scompare e le scuole assumono il compito di validare i progressi
degli studenti e operare come regolatrici e fonti di informazione
per i nuovi erogatori dei servizi educativi.
Gli
scenari non vanno intesi come opzioni separate, ma come una sorta
di istantanee di possibili futuri: Mirano a mostrare che i contorni
del futuro possono essere mappati, ma che il sentiero non è
ancora tracciato.
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