I due sistemi del 2° ciclo: da scelta inevitabile a scelta discriminante
Si è visto come la prima decisiva separazione fra ”istruzione” e ”istruzione e formazione professionale” si trovi nell'art. 117 del Titolo V.
A quell'articolo si deve innanzitutto la divisione del 2° ciclo in sistema dei licei e sistema dell'istruzione e della formazione professionale (L. 53/03 art. 2 comma d).
La legge 53/03 ha però approfondito il solco, tanto che da scelta inevitabile si è trasformata in scelta discriminante, perchè:
- i licei sono stati mantenuti quinquennali, e si è ridott o a 4 anni il solo percorso per il conseguimento del diploma professionale, nonostante tutte le proposte più lungimiranti chiedessero la conclusione di tutti i percorsi del 2° ciclo a 18 anni, cioè al conseguimento della maggiore età, come avviene in tutti i Paesi europei, e non solo.
- sono stati “licealizzati” tutti gli istituti tecnici, marginalizzando ulteriormente l'istruzione e la formazione professionale , facendone cioè una filiera di "relegazione" riservata agli alunni che non hanno successo nella scuola, o ai figli di prima generazione degli immigrati. Una smentita della proclamata pari dignità fra i due sistemi
- si agisce come se il sistema dei licei continuasse ad essere a gestione statale (con le stellette di prima classe) e solo l'istruzione e formazione professionale a gestione regionale (con il bollo dell' emarginazione)
- non è stato definito, fino ai 16 anni, un nucleo di “competenze essenziali” uguali per entrambi i sistemi: tale carenza rende di fatto impossibile qualsiasi flessibilità o passaggio fra i sistemi