Parte IV -  Indicazioni politiche

La decentralizzazione dell'istruzione e l'autonomia scolastica non possono prescindere dalla costituzione di sistemi regionali di valutazione al servizio delle politiche regionali dell'istruzione. Pertanto nella prospettiva dell'attribuzione di competenze ampie in materia scolastica alle regioni è indispensabile prevedere la costituzione a livello regionale di sistemi di valutazione. L'esempio del Trentino potrebbe offrire indicazioni utile sulla natura e le prestazioni di un tale servizio. Molti esempi si possono ritrovare a livello regionale in sistemi scolastici europei. Gli assessorati in genere sono reticenti a esternalizzare questi servizi ed in particolare a concordare collaborazioni con le università anche se queste sono ampiamente utilizzate in altri sistemi scolastici.

La collaborazione delle scuole nell'impostazione dei test e dei questionari di valutazione è un parametro indispensabile per fare sì che sia una valutazione al servizio degli apprendimenti e non una valutazione degli apprendimenti.

La collaborazione delle regioni con le operazioni nazionali di valutazione svolte dall'INValSI è elemento molto importante ed esige la costituzione di servizi regionali di valutazione come condizione preliminare per svolgere un ruolo interlocutorio costruttivo e per evitare di subire passivamente programmi di valutazione decisi od imposti dal livello centrale.


ADi Associazione Docenti Italiani
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