Prefazione Le scuole stanno cambiando sotto la pressione di una serie di nuove richieste: quelle dei genitori che pretendono una più alta qualità dell'istruzione, del mercato
che chiede lavoratori sempre più qualificati, dei rapidi progressi della tecnologia e del crescente successo di scuole alternative a quelle pubbliche come le charter schools. A questo punto nessuno può dire con certezza come le scuole di questo secolo differiranno da quelle del secolo appena trascorso, ma non ci sono dubbi che esse richiederanno una diversa leadership. La task force che ha lavorato a questo rapporto ha registrato al suo interno molti punti di divergenza, ma su due si è trovata assolutamente d'accordo:
Le scuole stanno andando alla deriva proprio perché sono prive di una chiara "leadership per l'apprendimento". Oggi non esistono capi d’istituto che abbiano le competenze necessarie per affrontare questo compito, per questo i membri della task force hanno convenuto che occorre "reinventare la dirigenza scolastica" per far fronte ai bisogni delle scuole del XXI secolo. Le regole sono cambiateUna volta ci si aspettava che un bravo capo d’istituto eseguisse gli ordini, facesse rispettare le regole al personale, provvedesse ai vari rifornimenti, gestisse bene il bilancio, garantisse la sicurezza degli accessi e dei campi sportivi, assicurasse che i trasporti e i pasti funzionassero regolarmente. Anche oggi i capi d’istituto devono fare queste cose, ma a loro si richiede molto di più. Molti studi hanno dimostrato che "Non c'è apprendimento senza un'adeguata leadership", che il ruolo dei capi d’istituto nel miglioramento dell'insegnamento e dell'apprendimento è assolutamente cruciale. I capi d’istituto devono innanzitutto rappresentare una guida nei confronti dell'apprendimento degli
studenti. Devono conoscere i contenuti dei curricoli e le tecniche pedagogiche. Devono lavorare con gli insegnanti per rafforzarne le competenze. Devono raccogliere, analizzare e utilizzare i dati in modo da favorire l'eccellenza. Devono saper convogliare l'impegno di tutti (studenti, insegnanti, genitori, servizi sociali e sanitari, gruppi giovanili, imprese locali e associazioni) verso il comune obiettivo di innalzare il rendimento degli studenti. E devono avere conoscenze e competenze di leadership per esercitare con autonomia e
autorevolezza
queste strategie.
Ora questo non avviene, perché i capi d’istituto non hanno né la preparazione adeguata né il giusto e necessario sostegno dell'amministrazione, la quale per decenni si è soltanto aspettata da loro che eseguissero i suoi ordini, sorvegliassero il personale e contenessero i conflitti. Le richieste che si pongono ai capi d’istituto sono cambiate, ma la professione non è cambiata per soddisfare queste richieste. La tensione comincia a farsi sentire, e allo
stesso tempo il numero di candidati qualificati che intendono svolgere la funzione di dirigente scolastico è del tutto insufficiente. La richiesta di dirigenti scolastici aumenterà del 10-20% nei prossimi 5 anni . Quello, però, che le statistiche non dicono è che pochi candidati sono preparati per le sfide che li attendono, a meno che non si producano sostanziali cambiamenti. Il conflitto fra una domanda di dirigenti scolastici in crescente aumento e una sempre minore offerta di candidati qualificati lascia prevedere una vera e propria catastrofe. Non c'è alternativa: occorre "reinventare la dirigenza scolastica", per mettere i capi d’istituto in condizione di far fronte alle sfide del 21° secolo. Una ricerca effettuata nel 1998 dalla National
Association of Elementary School Principals e dall' Association of Secondary School Principals ha verificato una grave carenza di candidati capi d’istituto adeguatamente preparati. Ai sovrintendenti, che nell'ultimo anno
si sono trovati a dover reclutare almeno un capo d’istituto, è stato chiesto se hanno riscontrato eccedenza, carenza o numero adeguato di candidati qualificati. La risposta è stata: Eccedenza = 8%; Carenza = 50%; Numero adeguato = 42 % Il dirigente scolastico di domaniIl ruolo del dirigente scolastico delle scuole del XXI secolo dovrà essere definito in termini di:
Tutte e tre queste caratteristiche sono importanti, ma attorno alla prima ruotano le altre. La leadership per l'apprendimento degli studenti è la priorità che collega tutti i ruoli fondamentali. Tutto ciò che fanno i
dirigenti - stabilire la "vision", porre obiettivi, gestire il personale, coinvolgere la comunità, creare un ambiente efficace per l'apprendimento, costruire sistemi di supporto per gli studenti, guidare l'istruzione -
deve essere al servizio dell'apprendimento degli studenti. Nuovi modelli di leadershipE' difficile pensare che una sola persona possa svolgere tutte le funzioni richieste dalla scuola. A questo fine il lavoro può essere distribuito fra un gruppo di leadership scolastica o attraverso l'affidamento di incarichi specifici. Un team di leadership potrebbe essere costituito dal dirigente scolastico, da un responsabile dell’istruzione, da un docente guida, da un coordinatore dei servizi del territorio, da un responsabile dell’organizzazione
dei servizi, e da un consiglio di amministrazione della scuola o da una qualsiasi combinazione di questi ruoli. Nell’attribuzione di singole funzioni, un docente guida potrebbe coordinare lo sviluppo del curricolo, un responsabile dell’istruzione potrebbe sovrintendere complessivamente all'istruzione, uno specialista di valutazione potrebbe visionare le prove di tutta la scuola e le valutazioni di routine delle singole classi. Un altro
membro dello staff potrebbe promuovere il coinvolgimento dei genitori e l'impegno pubblico; un coordinatore dei servizi della comunità, proveniente da un'organizzazione di servizi, potrebbe organizzare supporti e opportunità per studenti e famiglie; un “imprenditore” esterno potrebbe sovrintendere i servizi come le mense, i trasporti e la manutenzione. Alcune scuole hanno riscontrato che la distribuzione di queste funzioni fra
persone diverse dà risultati positivi. Un' altra modalità è quella di darsi strutture di governo della scuola, nelle quali il dirigente scolastico condivide le responsabilità con insegnanti, genitori e altri. Questo approccio non è nuovo. Organi Collegiali o Consigli della scuola
sono stati formati a Chicago e in altre parti degli USA. Anche in questo caso alcune scuole hanno trovato efficaci questi organismi , ma i risultati che hanno dato nei confronti del miglioramento dell'apprendimento degli studenti sono tutt'altro che omogenei, probabilmente perché questi organi spesso si concentrano su questioni che poco hanno a che fare con i risultati scolastici. In breve non esiste un solo modello di leadership distribuita che funzioni bene per tutte le scuole. In tutti i casi, al di là dell'approccio che scelgono le varie scuole, il ruolo del capo d’istituto rimane centrale. Strategie per reinventare il ruolo dei dirigenti scolastici Nelle scuole la leadership deve
dunque essere reinventata,
innanzitutto e principalmente in termini, come è stato detto, di leadership per l'apprendimento degli studenti. Tutte le funzioni tradizionali, sia che siano realizzate dal capo d’istituto o da altri membri dello staff di dirigenza, devono essere filtrate attraverso la lente della "leadership per l'apprendimento degli studenti". A questo scopo la task force dell'IEL
propone tre sfide: 1. Costruire un canale di reclutamento che assicuri leader scolastici efficaci. Per fare questo occorre rafforzare il reclutamento, ma anche la capacità di trattenere i dirigenti migliori in servizio; occorre migliorare la preparazione e innalzare gli standard dei programmi universitari in ingresso e in uscita, e
esplorare vie alternative per l'accesso alla dirigenza scolastica. 2. Sostenere la professione. A questo fine è necessario enfatizzare il ruolo della leadership finalizzata all'apprendimento
degli studenti, alla preparazione e allo sviluppo professionale, migliorare l'aggiornamento in servizio, promuovere
obiettivi condivisi e un comune impegno fra le organizzazioni che si occupano di dirigenza scolastica e infine aumentare le retribuzioni. 3. Garantire qualità e risultati. A questo scopo è necessario valutare i capi d’istituto in modo più efficace e frequente,
trovare metodi giusti e corretti per
responsabilizzarli nei confronti dell'apprendimento
e
insieme sviluppare sistemi adeguati per raccogliere dati
e informazioni sulle loro capacità in tal senso. 1. COSTRUIRE UN EFFICACE CANALE DI RECLUTAMENTO
L'attuale carenza di presidi qualificati - destinata ad aumentare nel prossimo decennio - ha richiamato un'attenzione nuova sul problema del reclutamento.
Analisi della situazione di partenza
Le azioni da intraprendere
Poiché i tradizionali canali di reclutamento non garantiscono la qualità dei dirigenti scolastici, è necessario investigare nuovi e diversi approcci, tra cui:
2. SOSTENERE LA PROFESSIONE
Senza un solido sistema di sostegno alla professione, anche i migliori piani sono destinati al fallimento. Occorre intraprendere un approccio innovativo per lo sviluppo professionale, per il mentoring, il coaching, le reti di sostegno fra pari e le retribuzioni.
Analisi della situazione di partenza
Le azioni da intraprendereLa società deve sostenere i dirigenti scolastici nel loro nuovo ruolo attraverso varie strategie:
3. GARANTIRE QUALITA' E RISULTAT
I
Per molti decenni, gli stati e i distretti hanno assegnato ai capi d’istituto una responsabilità virtuale nella gestione delle scuole senza il beneficio - per i capi d’istituto e per la comunità che servono - né della valutazione né di una effettiva delega di responsabilità . Gli Stati e i distretti scolastici raramente raccolgono informazioni, individuali e generali, sui capi d’istituto,
cosa che invece potrebbe aiutare innanzitutto i capi d’istituto a lavorare meglio. E i politici hanno solo da poco cominciato a considerare i dirigenti scolastici responsabili del miglioramento dell'apprendimento degli studenti.
Analisi della situazione di partenza
Le azioni da intraprendere Oggi in America tutti, dai politici ai genitori, affermano il
loro diritto a considerare i dirigenti scolastici responsabili del successo formativo . Se questo è vero, diventa assolutamente necessario rafforzare e sostenere la leadership dei capi d’istituto, esplorando diverse possibilità:
Conclusione Se è diventato un luogo comune dire che le scuole pubbliche sono in crisi, si deve anche aggiungere che lo sono perché devono lottare contro mille difficoltà - fare fronte a problemi di sicurezza degli studenti, fornire adeguata tecnologia, gestire un rapidissimo turn over del personale ecc..-. Ogni giorno sui giornali si hanno notizie, a volte drammatiche,
di questi problemi. Ironicamente però,
la tragedia più grande riceve meno attenzione, quella cioè che le scuole, tirate da tutte le parti, falliscono di adempiere al loro compito fondamentale: assicurare ai ragazzi un alto livello di educazione. Le sfide della globalizzazione dell'economia e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie esigono che la scuola abbia una forte leadership rivolta all'apprendimento degli studenti. Troppo spesso i dirigenti scolastici
sono impreparati a far fronte a questo bisogno. Questo non è dovuto a una carenza congiunturale di capi d’istituto privi di questi requisiti è piuttosto il fallimento del sistema scolastico di adeguare la dirigenza scolastica ai nuovi bisogni della scuola. Lo Stato e i governi locali dell'istruzione devono abbandonare il modello del secolo scorso, quello di un preside
"middle-manager", responsabile di ogni aspetto delle operazioni e prestazioni della scuola. Al contrario, vanno esplorati
nuovi schemi di gestione, come ad esempio strategie di leadership di gruppo e l'affidamento di alcune competenze ad esterni. Nuovi modelli di dirigenza scolastica - e ci sono sicuramente molteplici modelli che stanno emergendo - devono tutti ruotare attorno al concetto di leadership per l'apprendimento. Reinventare la dirigenza scolastica in questo modo non sarà facile. Lo stato, i sistemi locali dell'istruzione, gli istituti superiori, le imprese, i capi d’istituto stessi, dovranno lavorare assieme per rafforzare il canale di reclutamento, per fare sì che nel prossimo decennio le scuole possano avere quei leader altamente qualificati di cui hanno bisogno. I vari stakeholders dovranno anche trovare i modi di sostenere la professione, in modo da potere attirare leader di talento. Occorre dare loro gli strumenti e la libertà per fare bene il loro lavoro, e ricompensare le prestazioni di qualità. Infine questi stakeholders dovranno
esplorare strategie efficaci per assicurare risultati di qualità, soprattutto attraverso sforzi senza precedenti nei confronti della valutazione dei capi d’istituto, dell'assegnazione chiara di responsabilità, e della raccolta di dati e informazioni. Questo lavoro deve essere sviluppato a livello statale e locale. Il prossimo passo dell'iniziativa sulla "Leadership scolastica per il XXI secolo" sarà quello di fornire ulteriori
proposte, assistenza tecnica e guida a sostegno degli Stati e delle comunità locali impegnati su questo terreno. Di seguito diamo indicazione di strumenti e iniziative significative sviluppatesi finora. APPENDICE Negli Stati Uniti la responsabilità della pubblica istruzione
è affidata ai vari Stati. E molti Stati si sono impegnati per avviare, a volte in modo pionieristico, riforme scolastiche. Alcuni hanno anche tentato di rafforzare la leadership delle scuole. L'iniziativa più importante ed efficace in quest'ultimo campo trascende però i confini dei singoli stati. E' quella dell'ISLLC, Interstate School Leaders Licensure Consortium, che ha messo insieme dozzine di stati e di associazioni per sviluppare, in modo volontario, un modello di standard
professionali, di valutazione e di procedure di abilitazione dei leader scolastici. La missione fondamentale dell'ISLLC è quella di sostenere la creazione di leader per l'apprendimento degli studenti attraverso la definizione e la realizzazione di standard professionali che si fondano su di una profonda conoscenza e comprensione dell'insegnamento-apprendimento. I sei standard
per
leader scolastici sono stati così formulati dall'ISLLC : Un dirigente scolastico è un leader dell'educazione che promuove il successo di tutti gli studenti
E' stato inoltre creato nel 1998 lo School Leaders Licensure Assessment, per la valutazione delle competenze dei capi d’istituto che vogliono accedere alla professione. Tale procedura è già stata adottata in 8 stati. Nel maggio 2000, l'ISLLC ha fatto un ulteriore passo in avanti.
Dopo avere innalzato il livello richiesto ai leader scolastici attraverso la definizione di un modello di standard e di valutazione, l'ISLLC ha pubblicato un rapporto che collega gli standard, ora usati in più di 30 stati, allo sviluppo professionale
dei leader scolastici. Lo Sviluppo Professionale dei Leader Scolastici basato sugli Standard (Standards Based Professional Development for School Leaders) propone strategie, fornisce modelli e promuove la collaborazione per avviare processi di sviluppo professionale. Fonte: Council of Chief State School Officers, September 2000.
Educational Testing Service (ETS) I test per la valutazione in ingresso dei dirigenti scolastici
1. I test servono a valutare se gli aspiranti dirigenti scolastici hanno le conoscenze e competenze per svolgere adeguatamente questo lavoro. 2. Questo tipo di test è in vigore nei seguenti stati: Arkansas, District of Columbia, Kentucky, Maryland, Mississippi, Missouri, North Carolina, Pennsylvania, Tennessee, and Virginia. 3. Il test è elaborato da dirigenti scolastici per i nuovi dirigenti scolastici. Commissioni composte da capi d’istituto di chiara fama, da membri delle loro organizzazioni professionali e da altri amministratori scolastici contribuiscono a definire i contenuti dei test, a verificare e approvare tutte le domande e tutti gli esercizi. Lo School
Leaders Licensure Assessment si basa sugli standard dell'ISLLC per dirigenti scolastici e su recenti ricerche, tra cui una completa analisi dei compiti e delle competenze più importanti richiesti ai presidi all'inizio della loro carriera, infine su accurate indagini tese a verificare la validità di questi test. 4. Lo School Leaders Licensure Assessment (SLLA),consiste di 25 domande (constructed-response questions), che spaziano da
vignette che richiedono una risposta breve a esercizi molto più lunghi relativi allo studio di un caso (case-study) 5. Tutti coloro che intendono sottoporsi allo School Leaders Licensure Assessment dovrebbero studiarsi bene lo School Leadership Series Registration Bulletin, che descrive gli standard dell'ISLLC, fornisce esempi di esercizi, una guida al punteggio e tipologie di risposte con relativo punteggio. Il
Registration Bulletin
può essere scaricato dal web
http://www.teachingandlearning.org/licnsure/sls/slsfaq.html
o richiesto telefonando a ETS al numero 1-609-771-7395. 6. Dopo avere svolto i test, i candidati ricevono la risposta con il punteggio conseguito entro 4 o 6 settimane Copyright © 2001 Educational Testing Service. All rights reserved. Last Updated: 2001/07/02
Principals’ Executive Program (PEP) La Carolina del Nord è uno degli stati che si sono seriamente fatti carico del sostegno alla professione dei capi d’istituito.Il Principals’ Executive Program (PEP) del Centro per lo sviluppo della dirigenza scolastica dell'Università della Carolina del Nord fornisce una gamma unica di supporti per lo sviluppo
professionale dei presidi delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Creato nel 1984 dalla General Assembly della Carolina del Nord, con la finalità di migliorare i risultati degli studenti, il PEP ha prodotto
programmi di sviluppo professionale dei presidi, facendo riferimento al noto programma elaborato dall'Università di Harvard per la formazione alla leadership dei dirigenti di imprese. PEP offre formazione in due forme: “residenziale” e “su argomenti specifici.” I programmi residenziali al Chapel Hill campus, che forniscono un approfondito aggiornamento su numerose questioni scolastiche, dura dai 3 ai 20 giorni.
I programmi su argomenti specifici si svolgono in sessioni che durano da uno a tre giorni.
La valutazione tra pari Vicino a San Diego, nel distretto delle scuole elementari di Chula Vista , i dirigenti scolastici non aspettano di essere valutati dal loro sovrintendente per capire come stanno andando le cose. Hanno assunto in proprio questo aspetto professionale, valutandosi reciprocamente. Nel 1994, con l'incoraggiamento, la guida e il sostegno della sovrintendente Libia Gil, i 35 direttori del distretto hanno sviluppato e realizzato un processo di valutazione fra pari ( Peer Group Evaluation Process), un modo per garantire che la valutazione serva al suo scopo fondamentale: promuovere la crescita professionale. Gruppi di pari, che comprendono da quattro a sette direttori, si incontrano una volta al mese durante l'anno scolastico. Dopo una riunione con la
sovrintendente, ciascun dirigente partecipa a sessioni di gruppo che stabiliscono gli obiettivi. I gruppi selezionano i direttori che devono essere valutati, con una rotazione che li coinvolge tutti ogni due anni, tranne i nuovi assunti che vengono valutati ogni anno durante i tre anni di prova. Per realizzare il processo valutativo i gruppi di pari utilizzano l'osservazione in classe, l'analisi degli elaborati degli alunni e interviste con i genitori e il personale. Sono pure considerati dati "longitudinali" relativi ai risultati degli alunni, ai tassi di frequenza e ad altri dati scolastici. Sistematici sondaggi di opinione
di genitori, di membri della comunità locale, del personale scolastico e degli studenti contribuiscono a definire le necessarie azioni di miglioramento. |