Presentazione

di Tiziana Pedrizzi

La necessità di fissare obiettivi specifici

Il dibattito e l'elaborazione normativa stanno ricominciando anche in Italia a focalizzarsi sui risultati di apprendimento attesi sia per quanto riguarda il biennio dell'obbligo che per quanto riguarda le Indicazioni nazionali del primo ciclo.

Ma, mentre abbondano e strabordano le riflessioni generali a carattere pedagogico, più povere o quasi inesistenti sono le ipotesi concrete che servano anche da punto di riferimento per la valutazione e la certificazione.

Non sembra tuttavia accettabile pensare che da un lato le Commissioni Ministeriali definiscano “complessi” scenari e riscoprano le eterne liste di argomenti, dall'altra l'INValSI scelga in modo indipendente il framework, il quadro di riferimento, delle prove su cui testare il livello delle scuole e dall'altro ancora le scuole si esercitino a riempire a fantasia i modelli richiesti di certificazione degli allievi.

Il timore che in Italia prende sempre chi debba scendere nel concreto, per il più che fondato timore di uscirne comunque impallinato, deve trovare un limite nel senso di responsabilità verso una scuola che rischia di ritrovarsi completamente allo sbando grazie all'illeggibilità dei suoi risultati.

Un concreto riferimento: le elaborazioni della Regione Lombardia

In questo quadro possono costituire un interessante elemento di informazione gli Obiettivi Specifici di Apprendimento elaborati in Regione Lombardia, e deliberati il 10 aprile 2007, per i percorsi sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale che si effettuano da tre anni sia nei Centri di Formazione Professionale che negli Istituti Professionali e negli Istituti Tecnici.

Si tratta di una primo quadro di riferimento che ha finalità prioritaria di orientare le attività didattiche in corso e che è stata elaborata congiuntamente da docenti ed esperti della Formazione Professionale e della Istruzione Professionale e Tecnica

 

Le caratteristiche fondamentali degli OSA della Lombardia

Le caratteristiche fondamentali degli OSA della Lombardia possono essere così sintetizzate:

•  Costituiscono la declinazione regionale degli Standard Formativi Minimi nazionali relativi alle competenze di base e alle competenze tecnico-professionali e ai profili prefessionali definiti dagli Accordi della Conferenza Stato-Regioni rispettivamente il 15.1.2004 ed il 5.12.2006

•  Sono elaborati attraverso l'utilizzazione dell'esperienza concreta delle scuole e di strumenti di riferimento internazionali, in primo luogo i Framework PISA di Lettura, Matematica e Scienze ed i Key Stages del sistema di istruzione anglosassone

•  Sono organizzati con riferimento al format del Quadro Europeo delle Qualifiche che prevede la certificazione sullo stesso piano dei risultati attesi in termini di conoscenze, abilità e competenze che vengono nello stesso contesto definite

•  Sono focalizzati sul raggiungimento di competenze in quanto, se da un lato non si danno competenze se non in riferimento ad abilità e conoscenze, dall'altro solo l'acquisizione della competenza costituisce il vero oggetto dei processi di apprendimento

•  Sono strumenti di progettazione ma anche di valutazione e certificazione, costituendo un orientamento imprescindibile per le prove finali nella parte standardizzata esterna e per la prevista certificazione finale delle competenze

•  Sono un repertorio vincolante ma liberamente assemblabile nella progettazione didattica delle scuole

Indipendentemente dai loro specifici contenuti potrebbero pertanto costituire un punto di riferimento metodologico interessante, anche per altri livelli della formazione precedenti o seguenti o per altre aree disciplinari.


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