Il retaggio di cinque assunti sbagliati
Il nostro nuovo presidente ha scrutato l'abisso delle nostre attuali politiche economiche, energetiche, ambientali e sanitarie e ha promesso di sfidare i principi su cui si fondano. E ci sprona a pensare e ad agire insieme a lui in modo audace e coraggioso.
Noi possiamo solo sperare che nutra gli stessi sentimenti nei confronti delle politiche educative.
Dopo circa 25 anni di intensi sforzi, dobbiamo infatti prendere atto dei nostri fallimenti nei confronti della scuola pubblica e della nostra incapacità di superare la crescente marea di mediocrità denunciata nel 1983 da A Nation at Risk.
Ciò è dovuto soprattutto al fatto che quel Rapporto fece una diagnosi sbagliata del problema, e che gli assunti su cui si fondano le attuali politiche educative- e gli sforzi riformatori- sono o sbagliati o irrealistici.
La maggior parte delle persone che gestiscono i nostri sistemi educativi pubblici e che guidano le riforme sono competenti, impegnate e di grande esperienza. Ma sono così dediti a una strategia basata sulla valutazione e il raggiungimento degli standard che ogni idea diversa viene marginalizzata o addirittura repressa.
Si potrebbe scrivere un libro per ciascuno degli assunti fondamentali su cui poggia la politica educativa degli Stati Uniti, ma in questo spazio limitato, mi limiterò a pochi paragrafi.