S.F : Il saggio di Meuret critica fortemente la politica francese, l'accusa di opporsi all'evoluzione del sistema educativo, Lei condivide questo punto di vista ?
N.B: Meuret critica duramente le posizioni della destra e della sinistra francese sulla scuola. Meuret si serve del confronto con gli Stati Uniti per rinviare ai suoi concittadini una rappresentazione della scuola diversa da quella che coltivano e riproducono. Il confronto gli serve per produrre un'immagine speculare del sistema francese, meno deformata da pregiudizi e prevenzioni. Meuret sviscera le forze reazionarie che bloccano l'evoluzione della scuola francese. Meuret non lo dice espressamente, ma vivendo in Francia lo si indovina, queste forze sono annidate più a sinistra della scacchiera politica che non a destra. E' bene sottolineare che Meuret non è un reazionario. Le ricerche e gli studi da lui svolti smentiscono questa accusa che gli si potrebbe rivolgere per la simpatia con la quale descrive la politica scolastica americana.
Non condivido invece il giudizio benevolo di Meuret sulle capacità di rinnovamento esistenti all'interno dell'apparato francese. Meuret elenca tutta una serie di riforme scolastiche realizzate in Francia in questi ultimi anni, ma questa lista deve essere contrapposta non alle riforme americane ma alle riforme fallite o mancate in Francia. Meuret è troppo benigno a questo riguardo, Direi che ha tendenza a vedere il bicchiere mezzo pieno mentre io ho piuttosto la tendenza opposta, ossia di considerarlo mezzo vuoto.
S.F : Tornando a quelli che vengono considerati i due padri fondatori del sistema educativo francese e americano, quali sono le idee principali di Dewey e Durkheim che sarebbero alla base delle differenze oggi esistenti tra i due sistemi ?
N.B: I due padri fondatori, John Dewey ed Emile Durkheim, che hanno creato due modelli di politica scolastica diversi, si rifanno a due culture politiche opposte, quella di Jean-Jacques Rousseau e di John Locke
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In fondo, il divario tra il sistema scolastico francese e quello americano che appare osservando le reazioni dei sue sistemi, il loro modo di evolvere, risale a due filosofie politiche diverse che hanno il loro fondamento nel Settecento, a due diverse concezioni della società e del contratto che lega tra loro i membri di una società. Dewey, che si rifa a John Locke, delinea una scuola che mira a promuovere ed a potenziare la democrazia grazie alla molteplicità delle esperienze e degli scambi tra i cittadini; Durkheim, che si rifà a Rousseau, delinea un sistema scolastico che si propone di salvaguardare e potenziare la Repubblica, lottando contro le superstizioni, il vizio, la violenza, le menzogne che sono nella società. Secondo Durkheim l'educazione è al di sopra di queste bassezze ed al di sopra della Repubblica, ossia dello Stato. Gli educatori, quindi gli insegnanti, sanno quel che è buono e quel che è malvagio, quel che è bene e quel che è male. L'istruzione insegna la virtù, educa i futuri cittadini e ciò facendo salva la società e lo stato. La scuola si sente superiore allo stato e gli insegnanti sono le vestali delle virtù laiche necessarie per la convivenza sociale.
S.F: Grazie, Professor Bottani. Ci sarebbero molti spunti interessanti per un analogo confronto Stati Uniti/ Italia, ma il discorso ci porterebbe troppo lontano…..