L'ambigua posizione del centro sinistra
sullo stato giuridico dei docenti

Abbiamo appreso dal sito della CGIL Scuola che il 7 ottobre alcuni parlamentari del centrosinistra- Piera Capitelli, Alba Sasso, Giovanna Grignaffini, Chiara Acciarini, Titti De Simone, Giovanni Manzini, Antonio Rusconi, Albertina Soliani- hanno convocato un incontro per discutere i due disegni di legge sullo stato giuridico in discussione al parlamento, con le organizzazioni sindacali scuola CGIL CISL, UIL e SNALS e con le associazioni professionali CIDI, MCE, UCIIM, FNISM, AIMC e Legambiente.


Ci si chiede, non senza un qualche stupore, sulla base di quali criteri il centrosinistra scelga i propri interlocutori e ne escluda altri. Sapevano benissimo questi parlamentari, almeno alcuni di essi, che l'ADi è stata l'unica associazione professionale a lanciare la campagna per un nuovo stato giuridico dei docenti , ad approfondire l'argomento in due convegni nazionali e a produrre le ricerche più documentate in materia. Perché escluderci? Una voce fuori dal coro disturba?
In ogni caso al di là delle scelte dei propri interlocutori, ciò che sarebbe oggi importante conoscere è la posizione ufficiale del centrosinistra sullo stato giuridico dei docenti, non solo e non tanto le critiche ai due disegni di legge, quanto piuttosto le "proposte" autonomamente elaborate da queste forze politiche.


Il resoconto dell'incontro comparso sul sito della CGIL scuola è per certi aspetti preoccupante. In sostanza si continua a dire che lo stato giuridico "invade" materie riservate alla contrattazione, quando è esattamente l' opposto, è infatti la contrattazione che continua ad invadere e a pretendere di invadere materie che sono riserva di legge.
Abbiamo considerato perciò necessario ritornare sull'argomento, nella speranza di apportare qualche ulteriore elemento chiarificatore. L'abbiamo fatto di nuovo con Carlo Marzuoli che consideriamo uno dei giuristi più qualificati in materia, un autentico democratico, un intellettuale che affronta e sostiene le proprie convinzioni sempre con argomentazioni scientificamente fondate.