I nessi inscindibili
Si intende qui preliminarmente esplicitare perché un nuovo percorso di formazione e reclutamento non sia sostenibile in assenza di un nuovo Stato giuridico, di nuovi Organi collegiali, della decentralizzazione e di un' autonomia scolastica praticata e non solo dichiarata.
Infatti:
L'assenza di un nuovo stato giuridico priva il decreto di alcuni riferimenti necessari e indispensabili, quali:
- una coerente definizione della funzione docente e delle condizioni in cui si esercita e in cui si valorizza;
- gli standard professionali - “che cosa devono sapere e saper fare gli insegnanti” - che devono dare omogeneità alla formazione dei docenti sul territorio nazionale, e che non possono essere definiti da un decreto ministeriale, ma da un autonomo organismo della docenza (un'ipotesi già in atto alcuni Paesi europei, si veda la parte III “Formazione iniziale: le tendenze attuali”), la cui istituzione deve essere prevista da un nuovo Stato giuridico, o comunque per legge
- la carriera degli insegnanti, ossia la costruzione di quelle figure professionali, che costituiscono una leadership intermedia qualificata e specializzata, che è indispensabile per includere a pieno titolo la scuola fra gli attori della formazione
la mancata decentralizzazione protrae incertezze e ambiguità in relazione ai nuovi compiti delle Regioni, nonché ai nuovi poteri degli Enti Locali e delle istituzioni scolastiche in materia di individuazione del “datore di lavoro”, dell'ente cioè deputato sia al reclutamento che alla gestione del personale;
il mancato decollo di una reale autonomia delle scuole impedisce di intervenire sulla gestione del personale, compreso il reclutamento, che dovrebbe da un lato rispettare l' unitarietà della funzione pubblica dell'istruzione e dall'altro dare risposte ai progetti educativi dei singoli istituti;
la mancanza di nuovi organi di governo delle scuole che si fondino su una chiara distinzione dei ruoli fra chi gestisce l'istruzione, chi ne fruisce e chi valuta, toglie la possibilità di disporre di seri e rigorosi organismi di valutazione.