Il primo dopoguerra
Dopo la Liberazione, fu diffusa convinzione che contro il malcostume e le facilitazioni scolastiche dell'ultimo fascismo occorresse ridare serietà alla scuola mediante il ripristino di esami “seri”, di cui è testimonianza il fermo e solenne proposito contenuto nel quinto comma dell'art. 33 della Costituzione: “E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale”.
- Nel 1947 il ministro Gonella tornò alle commissioni esterne integrate da due membri interni .
- Nel 1952 (DPR 649), fu sancito in via legislativa il ritorno alla commissione esterna, e si passò da due a un solo rappresentante di classe
L’avvento della scuola di massa
Ma ben presto l'esame trovò un nemico ancora più potente della guerra: l'avvento della scuola di massa.
Di fronte a quest'onda d'urto, in pieno clima di contestazione studentesca, il Decreto legge 15 febbraio 1969, riordinò “in via sperimentale” (durata 30 anni!) gli esami di stato. Vennero soppressi gli esami di riparazione per la maturità, le materie furono ridotte all'osso (due prove scritte e due orali scelte dal candidato), fu introdotto il criterio dell'opzione sia per lo scritto (4 titoli per la prima prova), sia per l'orale, ma fu mantenuta la commissione esterna con un rappresentante di classe.
Nonostante la commissione esterna il balzo in avanti dei promossi fu eclatante e progressivo, come indica la tabella sottoriportata.
PRIMA E DOPO LA RIFORMA ‘69 |
Anno scolastico |
Candidati |
Popolazione scolastica |
N. |
% |
Prima |
1951-52 |
9.621 |
30.340 |
6.817 |
71,6 % |
Prima |
1960-61 |
11.597 |
52.994 |
8.274 |
72,6 % |
Dopo |
1970-71 |
34.486 |
236.361 |
31.253 |
90,6 % |
Dopo |
1975-76 |
62.834 |
333.852 |
58.561 |
93,2 % |
Dopo |
1979-80 |
66.313 |
329.491 |
62.069 |
93,6 % |
Dopo |
1980-81 |
62.528 |
323.000 |
61.924 |
94,5 % |
Fonte ISTAT, 1982 |