Importanza del sistema di valutazione

L' informazione che guida le famiglie nelle scelte scolastiche appare insufficiente: oltre alla prospettiva di ottenere un diploma uguale per tutti, vanno loro offerti criteri uniformi di valutazione, che permettano scelte mirate. Va eliminato l'incentivo perverso, per famiglie e scuole, a colludere nell'abbassare gli standard qualitativi dell'insegnamento, specialmente se il finanziamento rimane legato esclusivamente al numero di iscrizioni. I primi passi verso lo sviluppo di un articolato sistema di valutazione già presenti nel nostro ordinamento meritano di essere ulteriormente sviluppati, anche per indirizzare più consapevolmente l'azione pubblica di governo e di riforma del sistema scolastico.

Considerazioni non dissimili valgono per l' università, istituzione essenziale per una economia che voglia restare a pieno titolo nel novero di quelle avanzate. Negli anni recenti importanti interventi hanno interessato l'università italiana. Per la prima volta si è proceduto a una valutazione della qualità dell'attività di ricerca. Nonostante tutte le difficoltà di misurazione, essa può essere utilizzata in tempi brevi per orientare i finanziamenti pubblici destinati ai singoli atenei. E' importante che il lavoro svolto non si tramuti in un'occasione persa.

La trasparenza e il pubblico accesso al processo di valutazione contribuiscono a rafforzare il confronto tra le università, accrescendo la consapevolezza delle scelte degli studenti, soprattutto di quelli meno inseriti nei circuiti informativi più ricchi. E' auspicabile che ciò costituisca il primo gradino di un'azione tesa a stimolare la concorrenza tra università, accrescendo gli incentivi all'innalzamento degli standard di qualità nella ricerca e nella didattica, nella selezione dei docenti.

Riconoscimento del merito

Nella scuola, nell'università, una più esplicita, consapevole apertura al merito evita che siano mortificati i talenti migliori, se assistita da opportune misure di sostegno degli studenti meritevoli non abbienti.

Il riconoscimento del merito non è garanzia di equità, ma, senza, la società è sicuramente più iniqua, perché accentua la discriminazione generata dalle condizioni di partenza; allo stesso tempo, è anche più povera, perché spreca le sue risorse.

Sapremo ritrovare, ne sono convinto, l'unità d'intenti che sola può far progredire l'istruzione del Paese, quell'unità su cui, a partire dal dopoguerra, è stato fondato il progresso del sistema educativo italiano.



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