IL COMPORTAMENTO A SCUOLA E LA SUA VALUTAZIONE

La disciplina a scuola   è diventata in tutti i Paesi del mondo occidentale una questione di difficilissima gestione ed   è assurta a priorità assoluta nell'agenda dei responsabili dell'istruzione. Le crescenti difficoltà di regolazione dei comportamenti degli allievi hanno infatti pesanti ripercussioni sugli apprendimenti e sulla possibilità stessa degli insegnanti di svolgere in modo sereno ed efficace la propria attività.

Tale questione pertanto non deve più essere trascurata o affrontata con sistemi tradizionali, ma divenire specifico   oggetto di   approfondimento e di formazione degli insegnanti.

Anche la valutazione del comportamento richiede l'assunzione di un nuovo punto di vista e necessita e strumenti più accurati di misurazione, come le rubriche.

    Il corso prevede 2 opzioni: strutturazione su due incontri o su un solo incontro.

Prima opzione: due incontri

1° incontro

1^ PARTE

Il problema educativo oggi.

•    Il contesto educativo attuale. Il problema educativo oggi: società complessa e progressivo aumento di frammentazione, variabilità, centrazione sul solo presente in ogni aspetto della vita.   Una   progressiva perdita di strutture, limiti, distinzioni.

•    Mutamento antropologico. Verso un vero e proprio mutamento antropologico? Dalla società della stabilità e del senso del limite alla società dell'in-differenza:   la compatibilità di tutto con tutto.

•    L'educazione in famiglia. Genitori e educazione oggi: i profondi mutamenti nel rapporto famiglia-società e nella realizzazione della funzione educativa della famiglia. Dalla prevalenza del normativo alla prevalenza dell'affettivo.   Il diverso ruolo della donna in famiglia e nella società rispetto al passato. Cambiamento del ruolo paterno. "Buonismo"   e   "Indeterminatezza".

2^ PARTE

Come si struttura lo stile del comportamento nella formazione della personalità

•    Funzione strutturante  dell'educazione a scuola.   Bambini e ragazzi davanti ai compiti di costruzione della propria identità in un quadro di   indeterminatezza di riferimenti. La scuola (e l'educazione in generale) come percorso di progressiva  strutturazione del pensiero e dei comportamenti.

•    Stili di relazione e di personalità.   Fattori che determinano lo stile delle   emozioni,   delle   relazioni,   dei comportamenti nell'organizzazione di base della personalità. Stili di relazione sicuro e insicuro (evitante, ambiguo, disorganizzato) - Scuola secondaria di 2° grado: la riorganizzazione del sé in adolescenza.

•    Problemi e disturbi del comportamento.   Problemi di adattamento e di relazione, Iperattività, Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP), Disturbo del Comportamento (DC).   Il problema dell' "adattamento all'insuccesso scolastico".

2° incontro

1^ PARTE

La regolazione del comportamento

    •    La relazione educativa.   Stile comunicativo verbale e non verbale dell'insegnante in classe come regolazione dei comportamenti: il potere regolativo della parola e del   contesto. Comprensione e fermezza: promozione   delle potenzialità personali e adattamento a contesti strutturati secondo regole. Il vantaggio di possedere comportamenti strutturati.

•    Empatia e riflessività. I due presidi di base contro le dinamiche sociali di aggressività (bullismo, ecc.). La   costruzione di relazioni nella classe: il rispetto dell'altro, l'accoglienza reciproca, la fiducia della capacità regolativa della buona comunicazione. Lo stile cooperativo e lo spirito di iniziativa nella relazione con l'altro. La   relazione d'aiuto verso il compagno con forti difficoltà o disabilità. Cenni di   educazione alla cittadinanza.

•    L'azione rivolta agli alunni difficili.   Apprendimento e crescita personale: valenza educativa della buona didattica.   L'azione rivolta agli alunni difficili: indisciplinatezza, iperattività, trasgressività, aggressività. Il problema del   bullismo.

•    Il sistema delle regole nella scuola e la gestione disciplinare della classe.   Valore cognitivo della regola   e della   sanzione; rispetto delle regole e autostima; ritualizzazione delle regole e senso di appartenenza; contenimento come protezione; l'interiorizzazione delle regole come conquista dell'autonomia. La sanzione. Il valore di   messaggio   della regola e della sanzione. La costruzione di un contesto ben regolato. La gestione disciplinare della classe. Il coinvolgimento dei   genitori.

2^ PARTE

La disciplina del comportamento nella normativa

•    Normativa nazionale e Regolamento d'istituto.   Condizioni e   criteri   per il Regolamento di disciplina (D.P.R. 249/98 e D.P.R. 235/2007, "Statuto delle studentesse e degli studenti"):
a)   diritti   e   doveri   degli alunni;
b) il quadro delle   regole,   delle   sanzioni,   delle   procedure;

•    La   valutazione del comportamento.   La   valutazione   del comportamento e il   voto   nella secondaria di 1° e di 2° grado (D.P.R. 122/2009).Funzione   formativa   della valutazione del comportamento e sua   processualità. Criteri della valutazione: il D.M. n. 5/2009. Distinzioni e relazioni tra la sfera del   comportamento, quella dell'impegno e quella del   profitto. Condizioni istituzionali e pedagogiche della valutazione del comportamento: la condivisione dei criteri di valutazione tra i docenti e la composizione dei punti di vista.

•    Il Patto educativo di corresponsabilità.   Coinvolgimento e collaborazione   scuola-genitori:   una scuola che si qualifica per l'impegno educativo; il   Patto educativo di corresponsabilità.   Cenni all'Educazione alla cittadinanza.

Seconda opzione: un incontro

Si struttura con cenni dei temi del primo incontro dell'opzione n°1 e con particolare sviluppo delle parti relative al 2° incontro


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