Nel Kagan Online Magazine di Ottobre (http://www.KaganOnline.com/) Spencer Kagan, uno dei fondatori dell'"Apprendimento Cooperativo" (Cooperative Learnig - CL), ne elenca i "pro" (di cui è, ovviamente, convintissimo) e i "contro" ( per  dovere di obiettività).

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I PRO E I CONTRO DEL COOPERATIVE LEARNING

Una nota di Spencer Kagan

I  PRO

1.     Successo scolastico. Più di 500 ricerche hanno dimostrato che il cooperative learning (CL) migliora l'apprendimento in tutte le aree disciplinari, in ogni ordine e grado di scuola e con tutte le  tipologie di studenti, quelli con handicap e quelli particolarmente dotati, quelli delle città e quelli delle zone rurali, quelli appartenenti a gruppi etnici o razziali diversi. In termini di risultati scolastici il cooperative learning si configura come la più importante innovazione didattica degli ultimi 30 anni.

2.     Relazioni etniche/razziali. Gli studi in questo campo non sono altrettanto numerosi, ma gli effetti sono ancora più rilevanti e più significativi. I gruppi "cooperativi" eterogenei sono lo strumento educativo più efficace che gli educatori hanno per trasformare i rapporti razziali in relazioni positive. Nelle classi tradizionali c'è una polarizzazione crescente sulla questione razziale; nelle classi CL una progressiva comprensione e una crescente amicizia  fra ragazzi-e di razze diverse.

3.     Autostima. Negli studenti dei gruppi CL si registra un aumento di autostima nei confronti sia delle relazioni sociali che dell'apprendimento scolastico. E' la diretta conseguenza del fatto che si sentono meglio accettati dai compagni e che ottengono migliori risultati.

4.     Empatia. Gli studenti dei gruppi Cl acquisiscono la capacità di capire e interpretare il ruolo degli altri, di comprendere le opinioni e i sentimenti  altrui e di provare empatia.

5.     Abilità sociali. Il CL migliora numerosissime  abilità sociali, fra cui la capacità di ascoltare, di ruotare i ruoli, di risolvere i conflitti, di assumere la leadership, di lavorare in gruppo. Gli studenti che provengono da classi CL sono più educati e più comprensivi nei confronti degli altri.

6.     Relazioni sociali. Gli studenti delle classi CL si sentono ben accolti, amati e curati. Ciò deriva dal fatto che il CL determina una maggiore accettazione reciproca e  una più profonda collaborazione fra gli studenti. Tutti hanno più amici.

7.     Clima della classe. Il CL porta ad amare di più la scuola, la classe, le materie d'insegnamento, e l'insegnante.

8.     Responsabilità. Il CL valorizza l' autocontrollo degli studenti e la loro capacità di assumere l'iniziativa,  inducendo una  maggiore responsabilità nei confronti dei propri risultati. Tutto questo si spiega con il fatto che il CL offre maggiori possibilità di scelta e dà più indicazioni su cosa e come studiare.

9.     Capacità di capire le differenze. Lavorando in gruppi cooperativi eterogenei, gli studenti imparano a capire gli altri e a lavorare con altri diversi da loro. Queste abilità saranno fondamentali per vivere nella società del 21° secolo, che sarà sempre più multiculturale e multietnica.

10.  Più alti livelli cognitivi. Una delle vie maestre per acquisire più alti livelli cognitivi è l'interazione con punti di vista diversi dal nostro. Ciascuno di noi ha un proprio bagaglio di informazioni e di modalità per interpretarle. Tutti noi  tendiamo a mantenerle, finchè non siamo sfidati a interagire con qualcuno che ha informazioni diverse o un modo diverso di interpretarle. A quel punto siamo spinti verso più elevati livelli cognitivi e di sintesi. L'interazione all'interno di gruppi eterogenei crea questa possibilità, generando una più alta capacità cognitiva.

11.  Costante rendicontazione di ciò che si fa. In una classe tradizionale uno studente può permettersi il lusso di trastullarsi e distrarsi, sapendo che, se non alza la mano, non sarà chiamato a rispondere di ciò che si sta facendo. In un gruppo  CL questa possibilità di "farla franca" non esiste . Ciascuno studente a turno è chiamato a rendere conto di ciò che si fa.

12.  Uguale partecipazione. Quando la partecipazione è volontaria si verificano situazioni in cui alcuni alzano sempre la mano per rispondere e intervenire, mentre altri lo fanno di rado o non lo fanno mai. Nell'organizzazione CL non c'è possibilità che questo accada, la partecipazione coinvolge sempre tutti. Per esempio nel  Timed Pair Share (lavoro di coppia con suddivisione dei tempi) ciascuno studente spartisce un uguale tempo di lavoro.

13.  Aumento della partecipazione. Se sentiamo gli studenti uno alla volta, in una classe di 30 studenti occorreranno 30' per dare a ciascuno studente un minuto per esporre il proprio punto di vista, ammesso che noi non interveniamo. Nel lavoro a coppie, lo stesso livello di partecipazione può essere ottenuto in 2 minuti! Gli studenti in gruppi CL sono dunque impegnati singolarmente per una percentuale di tempo molto superiore rispetto ad una classe tradizionale.

14.  Positivo orientamento della socialità. In una classe tradizionale gli studenti  percepiscono gli altri come ostacoli alla  loro personale affermazione, alla loro individuale possibilità di emergere. Nel CL gli studenti sanno che il successo di un compagno (che , ad esempio, sa padroneggiare bene la materia) aumenta le probabilità del loro stesso successo. Così imparano a considerare gli altri come persone con cui è fondamentale collaborare anziché persone da battere.

15.  Positivo orientamento dello studio. Nelle classi tradizionali gli studenti quasi sempre studiano per il voto. Nel CL quasi sempre lavorano per il gusto di lavorare con gli altri, di conquistare una meta, di essere considerati importanti per il lavoro di squadra e di classe.

16.  Conoscenza e realizzazione di sé. Gli studenti interagendo con gli altri apprendono molte cose di sé. Se  hanno la tendenza a dominare gli altri, se sono timidi, maleducati, o eccessivamente servizievoli,  lo  scoprono soltanto quando interagiscono con gli altri e quando dagli altri ricevono il feedback. Questa conoscenza di sé  porta  al cambiamento, alla crescita e alla scoperta delle proprie potenzialità. Da soli si è bloccati, nell'interazione con gli altri si cresce.

17.  Abilità per il futuro posto di lavoro.  Nel CL gli studenti imparano a lavorare in squadra, e si preparano così  a quelle modalità di lavoro in team che saranno dominanti nel XXI secolo. Lo sviluppo della tecnologia e l'aumento della complessità richiederanno un crescente impiego di team professionali interdipendenti.

 

I CONTRO

Premessa

E' ora doveroso  elencare altrettanti "contro", se non altro per esigenza di simmetria.  E così scopriamo  che il Cooperative Learning non funziona sotto molti aspetti. Noi sosteniamo però che tutte le situazioni negative che vengono qui di seguito descritte possono essere evitate. Io ed altri abbiamo trascorso  molta parte della nostra vita a ricercare strategie per scongiurarle. Per esempio, il capitolo più ampio del mio libro che esplicita i fondamenti del Cooperative Learning è quello relativo alle abilità sociali. In esso sono sviluppati argomenti su come trattare "clienti" difficili: lo studente che non vuole lavorare con gli altri, lo studente rifiutato, lo studente ostile, lo studente timido  e così via.

La ragione per cui nel mio libro dedico tanta attenzione alle abilità sociali è che gli studenti di oggi non hanno ricevuto la stessa socializzazione di quelli delle generazioni precedenti. Molti ragazzi vengono a scuola senza possedere basi minime di educazione, quali il rispetto dei bisogni e dei sentimenti degli altri, o la capacità di controllare i propri impulsi. Così quando mettiamo gli studenti in gruppi, può esplodere qualsiasi problema legato all'interazione sociale.

Il Cooperative Learning non produce mancanza di abilità sociali,  smaschera una mancanza che già c'è.

Ci sono 6 "chiavi" per fare sì che l'Apprendimento Cooperativo abbia successo:

1)     La formazione delle squadre (SQUADRE)

2)     La creazione fra gli studenti della volontà di lavorare assieme (VOLONTA')

3)     La gestione della classe CL (GESTIONE)

4)     La valorizzazione delle abilità sociali (ABILITA' SOCIALI)

5)     L'assicurazione che ci sia Positiva Interdipendenza, Individuale Responsabilità, Equanime Partecipazione e Simultanea Interazione (PIES)

6)     La strutturazione  dell'interazione sociale all'interno dei gruppi per massimizzare la positività degli esiti (STRUTTURE)

Noi diciamo: "Le squadre  gestiscono le abilità sociali e le PIES attraverso le Strutture". L'insegnante ha bisogno di usare tutte queste chiavi per scongiurare i "Contro" del Cooperative Learning. Soltanto l'insegnante preparato sarà in grado di evitare  i vari "trabocchetti". Le situazioni negative che vengono sotto elencate possono tutte essere evitate, ma se ciò non avviene, allora diventano i "Contro" del Cooperative Learning.

L'elenco dei  contro

1.     Mancanza di abilità sociali.   Gli studenti non sanno come si lavora insieme. Senza istruzioni e senza una solida strutturazione gli studenti si deprimono vicendevolmente e non riescono a risolvere né i conflitti relativi ai compiti di ciascuno (l'affidamento dei compiti è il punto nodale del progetto di gruppo) né i conflitti sociali ( "Odio Gianni e non voglio lavorare con lui”)

2.     Voti di gruppo.   I progetti di squadra che ricevono un voto di gruppo creano risentimenti e sono ingiusti. Uno studente fa la maggior parte o tutto il lavoro, gli altri prendono il voto come lui.

3.     Difficoltà  nei confronti dell'eterogeneità.   Una volta che i gruppi eterogenei sono formati il più bravo butta l'occhio al più somaro e dice, abbastanza forte, perché tutti lo sentano, "Io non voglio quell'asino nella mia squadra". Il più somaro si vendica con un " Va a ….."

4.     Raggiro degli insuccessi.    Gli studenti temono di fare la figura degli stupidi davanti ai compagni e mascherano la paura dell'insuccesso non partecipando, dicendo "Questo compito è stupido" o "L'Apprendimento Cooperativo è un'idiozia".

5.     La competizione di squadra. Soltanto le squadre migliori ricevono riconoscimenti e premi. Alcune squadre, che per diverse volte non vincono, smettono di tentare, e  salvano la faccia dicendo "Non ci interessa". Non ammetteranno mai che vorrebbero vincere ma non ci riescono.

6.     Le classificazioni. Si organizzano dei tornei e i più bravi finiscono sempre nella tabella dei migliori e i meno bravi in quella degli scadenti. Dopo un po' di volte, quelli che non vincono mai si rendono conto di essere diventati "la tabella degli scemi" e perdono autostima.

7.     Complessità delle lezioni cooperative. La progettazione di lezioni CL così complessa, richiede tanto tempo e tanta fatica che l'apprendimento cooperativo ha luogo solo occasionalmente e così non si raccolgono i benefici del CL. 

8.     Materiali specifici. L'apprendimento cooperativo richiede metodologie e materiali specifici. Dopo che si è adattato il curricolo a questi metodi specifici e dopo che sono stati faticosamente preparati i materiali, capita che l'insegnante cambi grado di scuola oppure il curricolo venga modificato, rendendo i materiali inutilizzabili, e cosi il Cooperative Learning viene lasciato cadere.

9.     Nessuna preparazione nei confronti dei genitori. L'insegnante usa  la strategia "indovina la bugia" senza averla prima spiegata ai genitori. Quando Susie torna a casa da  scuola la mamma le chiede :"Cosa hai fatto in classe oggi?" Lei risponde:" La maestra  ci ha insegnato a dire le bugie." La madre inorridisce.

10.  Affrontare argomenti delicati. L'insegnante utilizza il sistema di elencare i Pro e dei Contro dell'aborto, perché gli studenti imparino a prendere posizione su questioni sociali e ad articolare il loro punto di vista. Uno studente va a casa e riferisce che gli è toccato il compito di parafrasare le idee di un compagno pro aborto. Il genitore antiabortista è sdegnato e accusa la scuola di fare il lavaggio del cervello a suo figlio.

11.  Dipendenza. Gli studenti lavorano quasi esclusivamente in squadra, così facendo diventano dipendenti dai loro compagni di squadra e non vogliono più lavorare da soli.

12.  Nessuna preparazione della presidenza. L' insegnante sta usando nella sua classe la strategia dell'"Uguale/Diverso". Il preside, non informato, entra in classe e esce dicendo: "Ero venuto per assistere ad una lezione, vedo che i suoi studenti stanno  giocando, tornerò più tardi quando lei si mette a insegnare."

13.  Mancanza di strategie gestionali. L' insegnante non riesce a tenere la disciplina e si esaurisce nel tentativo di tenere sotto controllo l'attenzione degli studenti.

14.  Comportamenti che deviano dai compiti assegnati. Gli studenti stanno lavorando in squadre su un progetto di matematica. Uno fa cenno a pettegolezzi scabrosi. E' sufficiente perché gli studenti deviano completamente dal compito.

15.  Nessuna preparazione nei confronti dei colleghi vicini. Gli studenti stanno cantando in gruppo. Alzano molto il tono della voce. L'insegnante della classe a fianco mette la testa dentro l'aula, guarda sbigottita e chiede: "Hai completamente perso il controllo della classe?"

16.  Nessuna preparazione nei confronti della comunità locale. Una radio locale che non ha mai visto un vero Cooperative Learning in azione e che non conosce le ricerche al riguardo, annuncia clamorosamente che l'apprendimento cooperativo consiste nel fatto che studenti che sanno molto poco di un argomento lo insegnano ad altri che ne sanno ancor meno.

17.  Sentirsi usati, essere usati. Il genitore di un ragazzo molto bravo si lamenta che suo/a figlio/a viene usato, passa il tempo ad insegnare ai somari della classe, anziché apprendere criticamente il curricolo.

COMMENTO

Con tutta onestà il CL non è fatto per i timorosi, perché non vi è dubbio che nel CL possono verificarsi molti problemi. Se li si vuole evitare si può scegliere la strada di fare sedere gli studenti in fila uno dietro all'altro, di non lasciarli parlare o interagire gli uni con gli altri, di costringerli a prendere appunti dal bravo insegnante.

Certo possiamo farlo. Possiamo scegliere di mascherare il fatto che gli studenti non hanno abilità sociali. Ma allora, quando o come acquisiranno le abilità per interagire socialmente, che sono la cosa che più di ogni altra influenzerà il loro successo nella vita e la loro gioia di vivere?

Se abbiamo troppa paura dei potenziali rischi del Cooperative Learning non riusciremo mai a coglierne i potenziali benefici. La T-shirt preferita di Laurie porta scritto:"Il più grande rischio in educazione è non assumerne nessuno".

Grazie al cielo c'è una forte comunità di ricercatori, teorici, e insegnanti che hanno lavorato sodo in quest'ultimo quarto di secolo per minimizzare i rischi.

Esiste ora un grande numero  di metodologie che ci consentono di raccogliere i frutti ed evitare i trabocchetti. Possiamo ottenere i PRO senza i CONTRO? Sì! Se si seguono alcuni semplici principi che ci consentono una transizione sufficientemente indolore verso il meraviglioso mondo del Cooperative Learning.

Ecco alcuni dei miei preferiti:

10 SUGGERIMENTI

 PER OTTENERE BUONI RISULTATI

CON IL COOPERATIVE LEARNING

1.     Non usate mai voti di gruppo.

2.     Informate e stabilite accordi con i genitori, il preside, l'amministrazione e i membri della comunità prima di trasformare la  classe.

3.     Non presumete che le abilità sociali provengano dagli studenti; definite una accurata strutturazione per la loro acquisizione.

4.     Non consentite un'interazione che esuli dalle vostre metodologie di conduzione

5.     Create la volontà di lavorare assieme (attraverso la costruzione delle squadre e della classe) prima di affrontare il curricolo.

6.     Cominciate con compiti brevi e fortemente strutturati, avviatevi molto lentamente verso progetti più lunghi e non strutturati.

7.     Quando date avvio alle attività relative al curricolo, cominciate con compiti che siano alla portata anche del più scadente.

8.     Non consentite un'interazione non strutturata finchè gli studenti non hanno acquisito sia la volontà sia le capacità di lavorare assieme.

9.     Non tentate di reinventare  tutto per conto vostro: cominciate con strategie interattive collaudate e ben strutturate.

10.   Prendetevela  calma. Semplificate le cose per voi e per i vostri studenti. Imparate bene una nuova strategia prima di provarne un'altra.