Un elemento di novità: il peso della varianza tra scuole

Un elemento che solo le valutazioni nazionali hanno messo in evidenza è la differenza fra il contributo che la “varianza tra scuole”, distinta dalla “varianza tra gli alunni” all'interno delle scuole, dà alla variabilità complessiva dei risultati.

Nel Sud (come si constata dalle due penultime figure) la varianza dei risultati che è dovuta a differenze tra le scuole è molto più alta di quanto non accada al Centro e soprattutto al Nord.

Ciò significa che il funzionamento del sistema scolastico al Sud si differenzia soprattutto per la disomogeneità di risultati fra una scuola e l'altra e questo, oltre che un fattore di iniquità, è anche un fattore che incide negativamente sull'efficacia media complessiva.

Varianza tra scuole in rapporto alla varianza totale dei risultati in Italiano per area geografica

 

Varianza tra scuole in rapporto alla varianza totale dei risultati in Matematica per area geografica

Conclusione

Credo, per concludere questo mio intervento, che a questo punto si apra la grande sfida per docenti e dirigenti scolastici di sapere e volere utilizzare i dati che vengono restituiti a ciascuna scuola.

E' cruciale che ogni istituzione scolastica predisponga forme di “lettura” consapevole dei dati, sapendo che questa operazione è il primo motore per la programmazione di azioni di miglioramento. Si tratta di un passaggio indispensabile per dare piena realizzazione alle finalità del Servizio Nazionale di Valutazione.

Sarebbe quanto mai opportuno che le scuole attivassero corsi di formazione appositamente dedicati, mettendo in campo, con l'aiuto di esperti, molteplici confronti sia con standard esterni sia al proprio interno.

E' questo un modo per affrontare anche il fenomeno “iniquo” della grande varianza fra scuole.


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