3) L'ETICA VERSO I COLLEGHI
E' un aspetto delicato ed importante dell'etica professionale. Si rivolge al dovere ed all'impegno di ciascun docente di contribuire a costruire relazioni feconde ,improntate al rispetto e basate su un forte spirito di collaborazione, capaci di superare i ritualismi della collegialità formale, alimentare lo scambio delle esperienze e delle idee, stimolare l'elaborazione e la produzione culturale, così da costruire una vera e propria comunità scientifica e professionale dei docenti.
Nell' impegno all'autovalutazione, non più solo individuale ma di gruppo, si indica poi un modo per costruire atteggiamenti di apertura e fiducia fra colleghi. Una pratica in cui anche i migliori si mettono in discussione, dove si è tutti alla pari e ciascuno ha qualcosa da imparare dall'altro.
Questo capitolo è tutto teso alla costruzione di quella comunità scientifica e professionale che sola può approfondire e insieme "socializzare" i contenuti, i valori e le regole della professione docente, che è anche il modo migliore per aiutare i più giovani, i supplenti e i neo assunti, ad apprendere la professione.
4) L'ETICA VERSO L'ISTITUZIONE SCOLASTICA
Il superamento della subalternità del ruolo docente, della sua collocazione impiegatizia è anche determinato dall'assunzione in prima persona, da parte di ciascun insegnante, dell'impegno a contribuire a determinare il "clima" della propria scuola.
Il docente professionista non subisce né atteggiamenti dirigistici e autoritari, né, al contrario, fenomeni di lassismo nella conduzione della propria scuola.
E' dovere dunque di ciascun insegnante adoperarsi per creare un ambiente impegnato, accogliente e culturalmente stimolante e sconfiggere l'immagine diffusa degli insegnanti-istruttori opachi e rassegnati in una scuola di massa scialba grigia e ripetitiva.
E' un richiamo forte al senso di appartenenza alla propria scuola, al dovere di diffonderne una buona immagine e di farla apprezzare dalla collettività.