PRESENTAZIONE

Vi ricordate Troisi in “Ricomincio da tre”?
Gaetano: nu ci'a faccio cchiù! Cioè, chello che è stato è stato, basta! Ricomincio da tre!
Lello: Da zero!
Gaetano: Eh?
Lello: Da zero! Ricominci da zero!
Gaetano: Nossignore, ricomincio da... cioè, tre cose me so' riuscite ind'a vita, pecchè aggià perdere pure cheste?! Aggià ricominciare da zero?! Da tre!...

Ecco,  almeno su tre cose mettiamo un punto fermo! Dismettiamo i panni del gattopardo e tre cose cambiamole davvero.
L’obiettivo di queste giornate insieme, che abbiamo chiamato ADI DAYS, è quello di riprendere, ridiscutere, pubblicizzare, tre grandi questioni che l’ADI dibatte da anni, che riteniamo indispensabili per innovare nel miglioramento:

  1. L’organizzazione della scuola autonoma
  2. I curricoli
  3. La docenza e la dirigenza

All’interno di questi tre grandi temi sceglieremo le cose essenziali, quelle che fanno da volano al processo riformatore.
Per scongiurare nuovi fallimenti, bisogna conoscere la storia della nostra scuola, aprirsi ad altre realtà, analizzare come altrove hanno risolto problemi che noi ci trasciniamo da decenni, in una drammatica coazione a ripetere.
Tutto questo vogliamo fare, discutendo insieme nelle due giornate di studio a Monte Mario.


LE TRE SESSIONI

Le giornate sono organizzate in tre sessioni

1a Sessione martedì mattina 28 luglio 2015

L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA AUTONOMA

La sessione è coordinata da Cristina Bonaglia ed è introdotta dalle relazioni di Rosario Drago e Luigi Berlinguer. Il fulcro della sessione è l’autonomia scolastica, coniugata in tutti i suoi aspetti: autonomia finanziaria,organizzativa e didattica. Perché l’autonomia non è decollata? Cosa non ha funzionato. Cosa bisogna cambiare. Quali questioni sono coinvolte?

Non vi è dubbio che in questa analisi siano implicati gli organi collegiali, l’introduzione di una molteplicità di figure professionali, docenti e non docenti, l’orario di servizio, l’uso degli spazi e una nuova applicazione dell’art. 11 del DPR 275/99 (sperimentazione avanzata) ed infine, ma non per importanza, la valutazione e rendicontazione.

2a Sessione Martedì pomeriggio 28 luglio

I CURRICOLI

La sessione è coordinata da Maurizio Serafin ed è introdotta dalle relazioni di  Tiziana Pedrizzi e Marco Bardelli.
Accanto a tematiche generali relative all’impostazione dei curricoli, verranno in particolare affrontati due fra i settori più scottanti, dove si “alimentano”  insuccessi e abbandono scolastici: 1) la scuola secondaria di 1° grado e 2) l’istruzione professionale

3a Sessione Mercoledì mattina 28 luglio

DOCENZA E DIRIGENZA SCOLASTICA

La sessione è  coordinata da Giampaolo Sbarra ed è introdotta dalle relazioni di Alessandra Cenerini e Vanna Contini
Partendo dall’analisi del disegno di legge e degli emendamenti avanzati, l’obiettivo è dare sistemazione a tutte le proposte che l’ADI ha elaborato in questi anni. Si intende  offrire una visione innovativa della docenza e della dirigenza, seppellendo antichi miti per aprirsi ai mutati bisogni delle nuove generazioni.


APERTURA A RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO E DEI PARTITI


Gli ADI DAYS sono aperti ai rappresentanti dei partiti e del governo, che vorranno confrontarsi con noi, e di cui daremo conto prima dell’inizio del meeting.

L'ESCURSIONE

Il principio su cui si basano tutti i seminari dell'ADi è “esplorare nuovi sentieri per l'istruzione e stare bene insieme”.
Abbiamo sempre respinto una tipologia di convegni che sottopongono a defatiganti, quanto inutili, tour de force senza intervalli e momenti di ristoro e convivialità.
Per questo, ed in particolare nei seminari estivi, studio e ri-creazione si ricompongono in un'atmosfera piacevole e coinvolgente. Così sarà anche quest’anno.

Al mattino prima dell’avvio dei lavori per gli amanti delle camminate saranno organizzati percorsi di jogging attraverso l’adiacente parco

Il pomeriggio del 29 luglio è stata organizzata un’escursione nella provincia di Viterbo, che vedrà le seguenti tappe:

1. Il parco dei mostri di Bomarzo

Il parco dei mostri di Bomarzo, o Sacro Bosco, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale.

« A Bomarzo la finzione scenica è travolgente; l'osservatore non può contemplare perché vi è immerso, in un ingranaggio di sensazioni (…), capace di confondere le idee, di sopraffare emotivamente, di coinvolgere in un mondo onirico, assurdo, ludico e edonistico (…)» (Bruno Zevi, Barocco Illuminismo, Roma, 1995)

Fu l'architetto e Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini a progettare e sovraintendere alla realizzazione, nel 1547, del parco, elevando a sistema, nelle figure mitologiche ivi rappresentate, il genere del grotesque. L'Orsini chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie, Giulia Farnese. Vi sono anche architetture impossibili, come la casa inclinata, o alcune statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchemica. Salvador Dalí ha parlato del Parco dei Mostri come di un'invenzione storica unica.

2. Viterbo

 

 

 

 

Visitato Bomarzo ci dirigeremo verso la città dei Papi: Viterbo.

La città ha antiche origini (si ritiene che Viterbo derivi dal latino Vetus Urbs, cioè Città Vecchia) e ha un vasto centro storico medioevale, conosciuto come uno dei più belli e meglio conservati d'Italia.

Viterbo è storicamente nota come la Città dei Papi, perchè nel XIII secolo fu sede pontificia e per circa 24 anni il Palazzo Papale ospitò o vi furono eletti vari Papi.

Il Palazzo dei Papi è, insieme al Duomo, il più importante monumento storico della città.

3. Cena alla Pergoletta a San Martino al Cimino

Concluderemo la nostra escursione con un'ottima cena alla Pergoletta a S. Martino al Cimino, una deliziosa frazione del comune di Viterbo.

Si mangiano piatti tipici  gustosissimi, tra cui i funghi del luogo (consigliato dal presidente ADI Umbria, Franco Barbabella, che se ne assume la responsabilità :-)).


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