CONGRESSO ADI 11-12 NOVEMBRE 2017 ROMA

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Relazione della Presidente A. Cenerini al 6° Congresso ADi
Roma 11-12 novembre 2017

Sul sito ADi la relazione della presidente nazionale Alessandra Cenerini, Una scuola autonoma, equa, di qualità, locale e globale, che aprirà il 6° Congresso dell’Associazione, l’11 novembre a Roma.

Una lunga appassionata relazione, un impegno militante a contrastare quella che Bauman chiama retrotopia, ossia la tendenza a guardare con nostalgia al passato, un passato mitizzato, che appare come la più seducente possibilità di fuga dalle incertezze e paure del presente.

1) Una nuova primavera

Cenerini ribalta il discorso sulla retrotopia, per farsi guidare dall’Utopia, dal sogno non impossibile di un futuro umano sostenibile. E con proposte concrete e puntuali disegna unanuova primavera della scuola, dove l’apprendimento per tutti trova oggi un formidabile sostegno nelle neuroscienze e nella tecnologia digitale che insieme aprono nuove vie alla pedagogia attiva.

2) Un’educazione impegnata

E lancia la parola d’ordine “educazione impegnata”. Un’educazione fondata su un intreccio virtuoso di testa, cuore e mani,che dia credito, fiducia, autonomia ai giovani che hanno la responsabilità di applicare le loro conoscenze e competenze in modo da rendere il mondo un posto migliore. Un’educazione impegnata che colmi il persistente grave steccato fra istruzione generalista e professionale, che rilanci con rinnovata passione un impegno attivo sui valori della nostra Costituzione, della Convenzione sui diritti dell’infanzia, ma anche sugli Obiettivi Globali per lo Sviluppo sostenibile.

3) L’ADI agente del cambiamento, promotrice per l’Italia del GGC2030

A questo fine, ADI  aderisce e si fa promotrice per l’Italia della organizzazione Global Goals Curriculum 2030, GGC 2030, accreditata all’UNESCO, nata in Germania, e diffusa in altre nazioni, per sviluppare un’educazione coerente  con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (ONU 25/09/2015), che presuppone  un cambiamento paradigmatico nei curricoli e nel fare scuola.

4) Le criticità del sistema scolastico e formativo italiano

Nel riscontrare tristemente il fallimento della legge 107/2015, che le analisi dell’ADi avevano puntualmente preannunciato, la relazione indica le principali persistenti criticità dell’istruzione e formazione in Italia:

1) pochi laureati, il 18% contro 36% media OCSE; 2) poche lauree scientifiche; 3) troppe lauree nelle discipline umanistiche, la percentuale più alta fra i Paesi di riferimento; 4) la più bassa percentuale sul PIL per spesa pubblica in istruzione  nell’area OCSE, e per giunta con un’allocazione irrazionale delle risorse; 5) Neet al 26%, rispetto al 14% della media Ocse; 6) preoccupante retrocessione dell’istruzione tecnica e professionale,  con sorpasso dei licei;7) maglia nera anche nella formazione adulti; 8) accentuazione del centralismo e della burocratizzazione a danno dell’autonomia scolastica;9) definitiva sepoltura di un nuovo Stato giuridico.

5) Le proposte di ADi per il rilancio dell’istruzione in Italia

Le proposte si concentrano su alcuni obiettivi da tempo perseguiti, che la relazione puntualmente definisce nei contenuti:

1) Decentralizzazione e autonomia scolastica: l’ADi,  mentre  auspica che il processo di decentralizzazione delle competenze alle Regioni riprenda anche a geometria variabile, ha contestualmente deciso di perseguire una più efficace autonomia scolastica attraverso  Istituti Autonomi a Statuto Speciale, IASS, di cui il Congresso è chiamato ad approvare uno specifico disegno di legge elaborato con l’apporto imprescindibile del Prof. Carlo Marzuoli dell’Università di Firenze; 2) Dirigenza scolastica, “Non c'è apprendimento senza adeguata leadership scolastica”, per questo è sbagliato giustificare i sacrosanti aumenti retributivi in termini di pura equiparazione retributiva alla restante dirigenza pubblica, 3) Carriera docente e leadership intermedia: argomento dirimente, all’ordine del giorno dal 1987, ma mai risolto, ADI ne indica tutti gli aspetti e modalità di attuazione; 4) Istruzione Professionale Statale  e Istruzione e Formazione Professionale regionale: in questo settore si gioca, tra l’altro, la possibilità di risolvere l’incivile numero  di NEET nel nostro Paese (ragazzi che non sono né a scuola né al lavoro né in alcun percorso formativo). La proposta di ADI è radicale , in analogia a quanto avviene in Trentino Alto Adige; 5) Superamento dell’anacronistica dicotomia fra scuole dell’infanzia statali e comunali.

6) Presente e futuro dell’ADi

Dopo un’orgogliosa rivendicazione delle attività e dei riconoscimenti anche internazionali di cui ADI gode ed avere elencato alcune criticità nell’organizzazione, Cenerini lancia con forza il rinnovo generazionale, dichiarandosi disponibile ad aiutare la transizione, ma con tempi definiti, poiché, senza sottovalutare il tanto lavoro fatto, dichiara da parte sua che è giunto il tempo di passare il testimone.

Leggi sul sito la relazione integrale 

SEMINARIO INTERNAZIONALE 2-3 MARZO 2018 BOLOGNA
PROGRAMMA E RELATORI

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Un  seminario internazionale davvero unico nel panorama italiano, che immagina il futuro per costruire il presente,  che riesce a coniugare in modo esemplare approfondimenti teorici ed esperienze pratiche, convogliando personalità prestigiose  da tante parti del mondo.
Sul sito, insieme alla presentazione, il programma dettagliato dell’evento e le biografie dei relatori, tutte di grandissimo spessore e portatrici di idee e proposte originali e innovative.
Di seguito una brevissima sintesi delle 3 sessioni e il rimando al sito per i dovuti approfondimenti.

1^ Sessione: Dalle neuroscienze alla classe 

Il 21° secolo ha aperto nuovi squarci sull’apprendimento. Le neuroscienze  sono esplose sulla scena,  alimentando la speranza di disvelare i segreti di come si apprende. La prima sessione ci  condurrà in questo viaggio affascinante, tra scoperte scientifiche e applicazioni pratiche con  queste relazioni:

• Neuroscienze cognitive e apprendimento, relazione di Roberto Cubelli, Professore Ordinario di Psicologia Generale presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento.

• I  “SuperPoteri” che i bambini possono apprendere, relazione di Ed Fidoe , uno dei tre fondatori della celebre School21 di Londra, dove, secondo i più avanzati principi della psicologia cognitiva e della pedagogia attiva, l’insegnamento è un mix ben equilibrato di testa, cuore e mano

• Dentro al cervello che apprende, relazione di  Roi Cohen Kadosh, ordinario di neuroscienze cognitive e direttore del gruppo “Cognizione, Apprendimento e Plasticità” all’Università di Oxford.

• Come si acquisisce autonomia e si affrontano le sfide alla  ESBZ di Berlino: il racconto di Ivi Kussmaul  e Anselm Ferdinand Bresgott, studentessa e studente della celebre scuola tedesca ESBZ.

2^ Sessione: Il futuro è il nostro presente

Come vivremo, impareremo, lavoreremo in futuro?
Ci sono già molti indizi per saperlo ed è importante aprire questa finestra sul futuro per attrezzarci a gestire il cambiamento.
Ne discuteranno  nella  seconda  sessione relatori che sono una dimostrazione vivente di quanto oggi sia fondamentale una formazione tecnico scientifica, orientata alla sostenibilità:

• Giovani, intelligenza artificiale e futuro del lavoro, relazione di Giulia Baccarin, trentaseienne, ingegnere biomedico, appassionata di Intelligenza Artificiale, premio per l’imprenditoria Giovanile e Femminile, a 27 anni ha creato una propria azienda I care. Ora è co-fondatrice e Amministratore delegato di Mipu, un network di tre aziende, con 4,5 milioni di fatturato, che sviluppa tecnologie che permettono di prevedere fenomeni nel prossimo futuro.

•  Le scuole Vega in India, progettate scientificamente per l’apprendimento, relazione dell’indiano Sandy Hooda, co-fondatore delle scuole Vega, un esperimento unico in questo immenso Paese.

• Apprendere ora e in futuro, relazione del norvegese Olaf Hallan Graven, Direttore del Dipartimento di Scienze e Sistemi Industriali alla Facoltà di  Tecnologia  e Scienze Naturali e Marittime dell’Università di Kongsberg in Norvegia, che ha , fra i suoi obiettivi, quello di prefigurare e costruire il futuro dell’educazione.

• Insegnanti: il difficile traghettamento ai nuovi ambienti di apprendimento, relazione dell’inglese Alastair Blyth, notissimo architetto, che si è occupato a lungo , all’OCSE, di spazi e ambienti di apprendimento.

• Zero Robotics il futuro è nello spazio, relazione di Matteo D’Elia e Iris Vogna, studente e studentessa del Liceo Scientifico Scienze Applicate “ Giulio Natta” di Rivoli (Torino), appassionati alla robotica. Guidati dal loro insegnante Marco Gioia,  fanno parte del gruppo Zero Robotics.

3^ Sessione: Creatività e imprenditotialità

Dal famoso discorso di Ken Robinson sulla creatività (Do schools kill creativity? 2006), una maggiore attenzione è stata dedicata a questo tema. Oggi la creatività è spesso associata all’imprenditorialità. Ma come si sviluppano nella scuola creatività e imprenditorialità? Lo sapremo dai relatori della 3^ sessione, studenti compresi.

• Entrecomp: il quadro di riferimento europeo  dell’imprenditorialità, relazione di Margherita Bacigalupo, ricercatrice qualitativa al Joint Research Centre (JRC), della Commissione Europea, autrice del  recente Quadro di Riferimento per la competenza chiave Spirito di iniziativa e Imprenditorialità: Entrecomp.

• Norvegia: Vip24, uno strumento strutturale e olistico per l’orientamento, relazione di Trude Johansen  e Charlotte Berg consulenti della norvegese Fonix, che ci illustreranno un formidabile strumento vip24, utilizzato per l’orientamento scolastico e lavorativo e per risolvere il mismatch fra offerta e richiesta di lavoro.

• La progettazione dell’apprendimento nel 21° secolo, relazione della danese Mette Hauch, responsabile del Dipartimento sull’Apprendimento Centrato sugli Studenti  di Autens.

• Studenti e Imprenditorialità, relazione  congiunta di Armando Persico, docente  di Imprenditoria e alfabetizzazione finanziaria all’ITS di Bergamo, e di Edoardo Pennacchia, uno dei suoi tanti studenti diventati imprenditori.

>Leggi sul sito presentazione, programma, relatori, modalità di iscrizione.

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI: CORSO ADI
RESIDENZIALE INTENSIVO - ROMA 1-2-3/12/17

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Il programma e i relatori

Il corso residenziale dell’ADi  ha un approccio intensivo, ma vario e coinvolgenteSi alternano  infatti 8 esperti  nei vari campi (v. sito) che affrontano in modo approfondito e con una pluralità di voci tutte le tematiche oggetto del concorso, rendendole più “appetibili” e assimilabili.

I temi affrontati coprono in maniera esaustiva tutte le tematiche indicate nel Regolamento pubblicato il 20 settembre scorso, vale a dire:

• normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto (Legge 107/15 e relativi 8 decreti);

• modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;

• processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del PTOF e del RAV del PDM;

• organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica;

• organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico;

• valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici;

• elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni;

• programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;

• sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea.

Sarà inoltre aperta una piattaforma su cui verranno pubblicati materiali e quesiti.

L’ADi, Associazione qualificata per la formazione, rilascerà certificazione per un’unità formativa di complessive ore 30, costituite da 22 ore e 30 minuti in presenza e 7 ore e 30 minuti di studio sui materiali online, con esercitazione sui quesiti.

Leggi sul sito il programma dettagliato, i relatori e le modalità di iscrizione 

CONVEGNO ADi BOLOGNA 25 NOVEMBRE 2017

Il convegno Imparare a stare al mondo, che si svolgerà a Bologna nella mattinata di sabato 25 novembre 2017, nasce dall’impegno assiduo ed entusiastico di Dora Acri, che ha creato e sviluppato  l’incontro tra ADI, CDI e Fondazione Rocca dei Bentivoglio,  nato con il convegno dello scorso anno Per imparare bisogna… stare bene.

La finalità è ancora una volta quella di far uscire dall’isolamento insegnanti e associazioni che si occupano di benessere a scuola, creando una rete concreta di collaborazione tra chi condivide la convinzione che  imparare e stare bene siano due obiettivi indivisibili, come indivisibili sono emozioni e razionalità nel processo di apprendimento.

Il convegno Imparare a stare al mondo è una nuova occasione di riflessione su questi temi con uno specifico approfondimento sull’educazione alla cittadinanza e alla legalità, cioè alla dimensione sociale ed etica del nostro “stare al mondo”. Un’educazione che la scuola dovrebbe impartire nel concreto dell’azione pedagogico-didattica, praticando i valori della convivenza civile, della solidarietà, della giustizia, della tolleranza, del rispetto delle differenze.

Il convegno sarà un’occasione per riflettere insieme su come questi principi possano essere realizzati nella pratica educativa, attraverso la testimonianza delle esperienze e delle strategie di chi ci prova quotidianamente.

Leggi sul sito il programma.