PRESENTAZIONE

a cura dell'ADi

La Commissione

 

Atto di nomina e incontri

In nome della trasparenza e di una corretta informazione, in premessa alcune note sulla commissione che ha lavorato alle “Indicazioni sulle modalità d'innalzamento dell'obbligo di istruzione”. La commissione è stata istituita con decreto dipartimentale n.32 del 24/11/2006, ma prima della nomina formale e del primo incontro ufficiale, tenutosi il 21-12-2006, un gruppo coordinato da Giorgio Allulli aveva già lavorato, producendo alcuni documenti. Dopo l'atto istitutivo, la Commissione si è ufficialmente riunita 4 volte:il 21-12-2006, il 23-01-2007-2007, il 15-02-2007, il 27-02-2007. Il documento conclusivo è stato consegnato dal Presidente Allulli il 3 marzo 2007.

La composizione

Presidente:

Giorgio Allulli

(ISFOL)

Componenti in ordine alfabetico:

  • •  Barbieri Emanuele (Capo Dipartimento Programmazione Ministero P.I., Roma)
  • •  Brocca Beniamino (INAIL, Roma)
  • •  Chiesa Domenico (distaccato Ministero P.I.)
  • •  Colasanto Michele (Università Cattolica, Milano)
  • •  Dupuis Marco (ITIS Severi, Padova)
  • •  Farinelli Fiorella (Direttore Generale Ufficio Studi e Programmazione Ministero P.I., Roma)
  • •  Ferratini Paolo (liceo Copernico, Bologna)
  • •  Franchi Giorgio (libero professionista)
  • •  Giorni Stefano (Associazione IN-presa, Carate Brianza)
  • •  Martinez Giuseppe (Sviluppo e competenze,Roma)
  • •  Missaglia Dario (distaccato CNEL, Perugia)
  • •  Nardiello Maria Grazia (Direttore generale post-secondaria, Ministero P.I., Roma.)
  • •  Rossi Doria Marco (distaccato Ministero P.I, Roma)
  • •  Sedioli Giovanni (dirigente ITI Aldini Valeriani , Bologna)
  • •  Siciliano Paolo (dirigente ITIS Primo Levi, Ronco Scrivia)
  • •  Tonini Mario (Presidente CNOS-FAP, Centro Nazionale Opere Salesiane_Formazione Aggiornamento Professionale, Roma)
  • •  Tiriticco Maurizio (dirigente tecnico in quiescenza, Roma)
  • •  Le Associazioni Professionali di Docenti e Dirigenti Scolastici del FORUM nazionale
    (chiamate a partecipare dal 21 dicembre 2006, dopo la formalizzazione del decreto):
    ADI, ANDIS, APEF,DISAL, AIMC, CIDI, DIESSE, FNISM,LEGA AMBIENTE FORMAZIONE, MCE, UCIIM.

I vincoli

La Commissione è sta condizionata, sia nell'impostazione che negli esiti, da un quadro istituzionale non chiaramente definito, e da molti vincoli. In particolare:

1)  “l'obbligo d'istruzione” per 10 anni si è innestato sul diritto dovere all'istruzione per 12 anni o almeno fino all'acquisizione di una qualifica triennale”, già reso vincolante e gratuito. Si tratta perciò di un obbligo non terminale (diversamente dagli altri Paesi), il che pone alcuni problemi in relazione alla certificazione del suo assolvimento, specialmente nel settore professionale, dove il controllo si instaura ad un anno dalla fine del triennio di qualifica.

2)  Non sono state fornite alla Commissione esplicite certezze sul come e sul dove si potesse o dovesse assolvere l'obbligo d'istruzione” (che non è “scolastico”) e ciò per una perdurante ideologica opposizione di una parte della sinistra al riscatto e rilancio di tutta “l'istruzione e formazione professionale”. La Legge 296 del 27-12-06 (Finanziaria 2007 ) ha infatti dovuto operare acrobatici “slalom”, per non chiudere definitivamente la porta alla formazione professionale,ma ha mantenuto in questo modo ampi margini di ambiguità. Questo il testo:

La formazione professionale non viene dunque esclusa, ma con vincoli non chiariti.

3)  I nuovi “saperi e competenze”, che entrano in vigore dall'a.s. 2007-2008, vanno a sovrapporsi ai curricula scolastici esistenti, che rimarranno invariati fino all'a.s. 2009-2010.

4)  Si è dovuto operare solo sul segmento dei due anni della secondaria di secondo grado, senza nessun collegamento con il primo ciclo, e ciò a differenza di quanto è avvenuto in tutti gli altri Paesi in cui si è messo mano alla definizione delle “competenze chiave”, coinvolgendo tutto il percorso dalla scuola primaria alla conclusione dell'istruzione obbligatoria (v. es . Francia e Spagna) .

L'iter del documento

Il documento ha avuto un iter abbastanza travagliato.

Fino alla vigilia dell'ultima riunione (27 febbraio 2007) era prevalsa l'impostazione per competenze suddivise in 4 aree disciplinari (1. area linguistica, 2. area matematica, 3. area scientifico-tecnologica, 4. area storico-socio-economica ). Tale impostazione era mutuata, con alcune modificazioni, dal testo dell'Accordo Stato-Regioni del 15-01-04, per la formazione professionale, Standard formativi minimi relativi alle competenze di base”, suddivisi in quattro aree, 1. area dei linguaggi, 2. area scientifica, 3. area tecnologica, 4. area storico-socio-economica.

Sul documento, fino a quel momento elaborato, l'ADi inviava, in data 22-02-07, le proprie osservazioni che qui si allegano (Note ADi). In sostanza si diceva di considerare sbagliato confondere le competenze con le aree disciplinari, per molti motivi concettuali, ma anche per la confusione che si generava nelle scuole che avrebbero mantenuto fino al 2009 curricoli immutati. Si esprimeva quindi la convinzione che in questa fase di transizione si dovessero dare poche indicazioni, ma tali che da un lato potessero coinvolgere tutto il periodo della scolarizzazione obbligatoria, e sulle quali, dall'altro, si potessero davvero mobilitare i docenti ed elaborare strumenti di supporto e di verifica. Si indicavano quindi due fondamentali: lingua funzionale e matematica funzionale, chiarendo che l'apprendimento della lingua funzionale doveva interessare gli insegnanti di tutte le discipline. Si aggiungeva che tutt'al più si sarebbero potute includere la padronanza di una lingua straniera e l'alfabetizzazione scientifica. Questo non significava assolutamente che il curricolo dovesse ridursi a questi apprendimenti (permanendo peraltro in vigore tutti gli attuali programmi), significava invece definire traguardi minimi ma fondamentali che tutti, qualsiasi fosse stato il loro percorso, avrebbero dovuto ineludibilmente possedere. Con ciò si intendeva che l'obbligo d'istruzione a 16 anni avrebbe potuto considerarsi assolto solo se questi apprendimenti fondamentali fossero stati acquisiti almeno al livello sufficiente da definirsi, senza nessuna compensazione fra di essi (un buon voto in lingua non poteva compensare un voto insufficiente in matematica). Il documento ADi sottolineava anche come fosse opportuno indicare le due competenze citate del Quadro Europeo delle Qualifiche, le sole definite come competenze, ossia “responsabilità” e “autonomia", al livello previsto dallo stesso per la conclusione dell'obbligo. Poteva essere un modo per aiutare gli insegnanti a compiere in maniera progressiva e rigorosa il passaggio da una pedagogia centrata sull'insegnamento ad una centrata sull'apprendimento, ancora sostanzialmente estranea alla scuola secondaria.

In data 26 febbraio 2007 il presidente Allulli inviava un nuovo testo, accompagnandolo con le seguenti note:

  • Vi invio i nuovi documenti per la riunione di martedì 27 alle ore 15 .
  • Come vedrete, per quanto riguarda il documento sulle competenze ho apportato, d'intesa con i colleghi del gruppo di lavoro, dei cambiamenti radicali.
  • Abbiamo infatti riflettuto sulle osservazioni fatte da molti di voi riguardo ad almeno tre rischi che un approccio per aree di carattere disciplinare comporta:
  • - il rischio di una lettura riduzionista da parte dei docenti delle discipline, che potrebbero finire per concentrarsi sulle competenze presentate all'interno della “loro” area disciplinare di riferimento, non cogliendo così la dimensione di trasversalità che le competenze devono avere (nonostante tutti i richiami fatti in proposito dal documento)
  • - il rischio di creare confusione tra i docenti riguardo al ruolo delle competenze con base disciplinare rispetto ai curricoli esistenti. Non si capirebbe più bene quali sono i reali obiettivi da perseguire.
  • - il rischio di creare contese tra i disciplinaristi, riguardo alle diverse priorità disciplinari.”

Il documento inviato non conteneva più riferimenti ad aree disciplinari, ma indicava solo competenze trasversali da certificare (1. costruzione del sé, 2.rapporto con gli altri, 3.rapporto con la realtà naturale e sociale).

Il 3 marzo, dopo la riunione del 27 febbraio 2007 (a cui l'ADi non ha partecipato a causa del seminario internazionale) veniva licenziato il documento finale, in cui si riproponeva un riferimento alle aree culturali, ma ribadendo che le competenze da certificare per l'assolvimento dell'obbligo d'istruzione rimanevano solo quelle trasversali.


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