Questionario relativo alla parte comune per i tre gradi scolastici

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In relazione alla parte comune il questionario fornirà indicazioni su:

•  quante scuole hanno modificato il POF in seguito all'emanazione delle Indicazioni per il curricolo o in relazione ad esperienze di autovalutazione,

•  quante hanno utilizzato la quota di curricolo riservata all'istituto,

•  quante praticano la flessibilità oraria o del gruppo classe,

•  quante partecipano a reti di scuole e per quali attività,

•  attività di ampliamento dell'offerta formativa, se realizzate, e quali (teatro, lingue, Cittadinanza e Costituzione - …ma non è insegnamento obbligatorio? - latino, ecc.),

•  incontri fra docenti di scuole di diverso grado collegate, se svolti.

E ancora, domanda molto generale sull' inclusione degli alunni disabili … evitando qualunque aspetto significativo e scottante; qualche altra, un po' meno generica sulle forme di flessibilità organizzativa per gli alunni stranieri.

Sulla valutazione le domande sembrano alla ricerca della mosca bianca, a meno di sorprese favorevoli. Alla fine dovrebbe risultare:

•  in quante scuole la valutazione degli apprendimenti avviene secondo gli standard europei?

•  Quante scuole– qui il numero probabilmente aumenterà – utilizzano le prove INVALSI per la valutazione degli alunni?

•  Se venga effettuata la certificazione delle competenze e in che modo.

•  Se esistano sistemi di autovalutazione d'istituto e che ricaduta si ritiene abbiano sulla scuola.

•  Se la documentazione abbia luogo anche a livello di istituto secondo uno specifico progetto.

Piuttosto puntuali le domande sulle attività di formazione dei docenti negli ultimi tre anni, si chiede:

•  se si siano svolte in rete, a livello regionale o di singola scuola,

•  se vi abbia partecipato il 30% dei docenti o fino al 60% o più del 60%,

•  quali metodologie si siano praticate (lezione frontale, apprendimento cooperativo, studio di caso, ecc.)

•  e quali argomenti si siano trattati (pessimo segnale l'assenza, nella rosa delle voci, del tema dei disabili, nascosto dentro a quello generale e generico dell'inclusione, e di quello delle difficoltà di apprendimento: DSA, ecc.).

Ci si occupa poi degli spazi e strutture, in primo luogo delle tecnologie multimediali e delle forme d'uso da parte dei docenti e degli alunni.

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