Francia: lo zoccolo comune di competenze

Il decreto Francese 12 luglio 2006 sullo zoccolo comune di competenze chiarisce che:

Lo zoccolo non si sostituisce ai programmi, e non ne è neppure un condensato. (…) Lo zoccolo definisce ciò che nessuno può ignorare alla fine della scolarità obbligatoria pena la sua marginalizzazione.” E aggiunge:

L'acquisizione di una competenza richiede il contributo di più discipline, e, reciprocamente, una disciplina contribuisce all' acquisizione di più competenze. (…)”.

Un'esemplificazione di questo concetto è data in riferimento a una delle competenze chiave più importanti dello “zoccolo”, la padronanza della lingua francese. A tale proposito si specifica: ”Fare acquisire a tutti gli allievi la padronanza della lingua francese, sia orale che scritta, non è compito, nel collége, solo del professore di lettere, ma di tutti i professori”.

Spagna: riforma dei curricoli

La legge spagnola di riforma 3 Maggio 2006 stabilisce che ciascuna disciplina nella Secondaria, è definita in termini di obiettivi, contenuti e criteri di valutazione, ma è anche specificato il contributo dato da ciascuna allo sviluppo delle competenze di base (Contribución del área al desarrollo de las competencias básicas). E chiarisce che lo sviluppo delle principali competenze non è affidato a una sola disciplina ad essa più coerente, ma a tutte. In particolare i decreti stabiliscono che:

    “Nella scuola secondaria, fatta salva la trattazione specifica di alcune discipline, tutte le materie svilupperanno le seguenti competenze di base:

    1. comprensione della lettura,
    2. espressione orale e scritta,
    3. comunicazione audiovisiva,
    4. tecnologie dell'informazione e della comunicazione
    5. educazione ai valori.

Si sottolinea inoltre che lo sviluppo delle competenze di base dipende non solo dal lavoro nelle diverse materie, ma anche da metodi e strumenti organizzativi e funzionali quali:

l'organizzazione e il funzionamento delle scuole, che entro certi aspetti possono favorire o al contrario ostacolare lo sviluppo di competenze relative alla vita sociale e alla comunicazione, l'analisi dell'ambiente fisico, la creatività, la convivenza e il senso di cittadinanza, l'alfabetizzazione informatica;

l'azione tutoriale, che può contribuire in modo determinante alla buona relazione degli alunni con la scuola, alla regolazione degli apprendimenti, allo sviluppo emozionale e alle abilità sociali;

la programmazione di attività complementari ed extrascolastiche, che possono rinforzare lo sviluppo delle competenze di base.

Le raccomandazioni dell'Unione Europea sulle competenze chiave

La fonte ispiratrice di queste due riforme va ricercata nel documento del 2005 dell'UE "Raccomandazioni sulle competenze chiave per l'istruzione e la formazione per tutta la vita" approvato in termini definitivi il 18 dicembre 2006.

Va aggiunto però che, mentre il Decreto francese sullo zoccolo si limita alla descrizione di ciascuna competenza secondo l'impostazione dell'UE (conoscenze,abilità e attitudini), i decreti spagnoli tentano un più approfondito collegamento fra acquisizione delle competenze chiave e discipline, nell'evidente consapevolezza che una definizione delle competenze avulsa da una rivisitazione dei campi disciplinari rimarrebbe puro esercizio retorico. 

Appare utile a questo punto un quadro sintetico che metta a confronto le competenze chiave delle Raccomandazioni UE con quelle francesi e spagnole

 

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