L'articolazione del percorso quinquennale

I licei sono articolati in due bienni e in un quinto anno, ma non è dato capire cosa ciò significhi, vale a dire quali conseguenze abbia in termini culturali, professionali, organizzativi e valutativi dal momento che:

•  non è prevista nessuna certificazione alla fine del primo biennio conclusivo dell'obbligo di istruzione

•  non è prevista nessuna valutazione su due anni

•  il quinto anno è solo conclusivo del percorso di studi, non è né più specialistico rispetto agli anni precedenti, né indirizzato alle scelte successive, come la legge 53/03 stabilisce.

Gli orari obbligatori

L'impianto generale prevede 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno. Fanno eccezione gli ultimi 3 anni del liceo classico con 31 ore, dell'artistico con un max di 35 ore, del musicale e coreutico con 32 ore.

Noi siamo sempre stati sostenitori di un orario leggero e le 30 ore settimanali hanno sempre costituito per noi il tempo massimo per l'insegnamento, dal momento che a queste ore va sommato anche lo studio individuale. E' evidente che non si può però diminuire l'orario mantenendo lo stesso numero di discipline e la stessa organizzazione delle medesime.

C'è bisogno di un grandissimo impegno culturale per debellare l'enciclopedismo e la frammentazione disciplinare, occorre rompere i rigidi confini delle discipline, aprire la scuola al nuovo forgiarsi dell'organizzazione del sapere e sostenere e accompagnare queste scelte. Solo così sarà corretto ed efficace portare a 30 l'orario delle lezioni.

Nessuno si nasconde che si tratti di un problema complesso, ma va affrontato.

In un Paese a noi vicino, la Francia, si sta discutendo lo stesso problema, entro una riforma molto contrastata dei licei (intesi come triennio finale). Una delle ipotesi avanzate è quella di riorganizzare i programmi ricorrendo al metodo dei “cerchi concentrici”, che consiste nel definire il “cuore” di una disciplina o di una nuova aggregazione di discipline, che esplicita ciò che deve essere tassativamente appreso da tutti gli studenti, e zone di approfondimento, la cui esplorazione è lasciata all'autonomia dei docenti tenuto conto della personalizzazione dell'apprendimento.

Sempre sull'orario occorre rilevare che, mentre il 1° biennio dovrebbe essere anche di orientamento e quindi contenere oltre alle discipline fondamentali diverse opzioni orientanti, il 2° biennio e in particolare il 5° anno dovrebbero diventare sempre più specialistici, con una diminuzione delle discipline generali e un maggior approfondimento di quelle specifiche di indirizzo. In questo senso il cono dell'orario e il numero delle discipline dovrebbe essere invertito rispetto all'impostazione attuale, che vede meno ore al biennio e più ore al triennio.

La flessibilità organizzativa

E' prevista la possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari:

1) del 20% nel primo biennio e nell'ultimo anno

2) del 30% nel secondo biennio.

Attraverso questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (chi ci crede?) gli orari delle discipline sino a un terzo nell'arco dei 5 anni, o aumentarli, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti nell' apposito elenco indicato nell'allegato H sottoriportato.

La novità dell'ultima ora è l'indicazione di attivare le nuove discipline nelle “singole classi”.

Abbiamo già commentato questa impostazione nel capitoletto “Fine della metastatiche sperimentazioni?

E' tutto da dimostrare!”, ci limiteremo qui a ribadire che un'esperienza ormai ventennale ci ha insegnato che la flessibilità non è mai stata usata per diminuire orari bulimci (la diminuzione dell'orario è avvenuta unicamente riducendo le ore a 50' per studenti e insegnanti), ed è pertanto scontato che, nelle condizioni organizzative date, con l'attuale meccanismo di costruzione degli organici e di reclutamento, tale flessibilità sarà ancora una volta utilizzata per “aumentare” gli insegnamenti nel disperato tentativo di mantenere il più possibile invariato l'organico esistente.

 

Allegato H

Insegnamenti attivabili sulla base del Piano dell'Offerta Formativa
nei limiti del contingente di organico assegnato all'istituzione scolastica

  • •  Approfondimenti nelle discipline obbligatorie
  • Ove non previsti tra le Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti nelle singole classi
  • •  Diritto ed economia
  • •  Musica
  • •  Strumento musicale
  • •  Lingua straniera 2
  • •  Lingua e cultura latina
  • •  Lingua e cultura greca
  • •  Discipline audiovisive
  • •  Tecnologia e disegno
  • •  Storia dell'arte
  • •  Pedagogia
  • •  Psicologia
  • •  Sociologia
  • •  Legislazione sociale
  • •  Elementi di Psicologia, sociologia e statistica
  • •  Informatica e sistemi automatici
  • •  Scienze sociali e metodologia della ricerca
  • •  Fisica
  • •  Scienze naturali
  • •  Teoria e tecnica della comunicazione
  • •  Conversazione in lingua straniera con insegnante madrelingua

 

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